Avevamo già capito quanto fosse bella la Basilicata, ma non potevamo immaginare quanto potesse essere magica, unica e meravigliosa Matera. Dopo averci portato in alcuni dei borghi più belli della Basilicata, il blog tour organizzato da Martulli Viaggi, con la collaborazione di Francesca Milione, ci ha condotto nel gioiello più importante della regione.

I Sassi di Matera, patrimonio di storia e bellezza

I sassi di Matera

Matera si trova circondata da un incredibile paesaggio naturale che sembra quasi abbracciarla. Il cuore più antico, primitivo e sorprendente della città sono i Sassi, dichiarati Patrimonio Unesco nel 1993. Si tratta dei rioni Sasso Barisano, Sasso Caveoso e della Civita, il nucleo più antico, che li domina dall’alto. Insieme formano un intrico di scalinate e stradine mozzafiato, in cui perdersi equivale a immergersi in una storia millenaria, che qui appare in tutta la sua toccante bellezza.

Nel corso dei 10 mila anni di storia le case, le cisterne, le chiese e le neviere sono state ricavate direttamente nella roccia, rappresentando un esempio incredibile di architettura in negativo. Nei sassi di Matera infatti non si aggiunge materiale, ma si toglie scavando la calcarenite e creando così ambienti ipogei. Nel corso del tempo la città è riuscita a mantenere la sua identità e oggi, a 70 anni dallo sgombero dei Sassi e dopo aver superato grandi difficoltà, la regione continua a riqualificare e recuperare in modo sostenibile questo gioiello. Il risultato è qualcosa di davvero unico che da sempre ispira viaggiatori, scrittori e cineasti.

Panorama di Matera

Camminiamo in questo mosaico di grotte sovrapposte l’una sull’altra, in cui si alternano abitazioni e piccole chiese in parte scavate e in parte costruite, e veniamo travolti dalla bellezza. Ripercorriamo i luoghi scelti per film come La Passione di Cristo, Il Vangelo Secondo Matteo e James Bond e siamo per sempre rapiti dal fascino unico di questa città. Scopriamo come si viveva un tempo nelle case grotte, vediamo la stratificazione della storia attraverso le testimonianze più antiche che lasciano spazio a chiese romaniche. Abbiamo la fortuna di conoscere Pasquale, che continua ancora oggi a fare vasi di terracotta come una volta. Ascoltiamo, all’interno di una piccola chiesa rupestre, un canto popolare accompagnato dalla Cupa Cupa, uno strumento musicale formato da un recipiente e da una canna lunga e sottile.

Col calare della sera, si accendono le luci e la città diventa ancora più suggestiva. La giornata non può che finire ammirando la città da uno dei tanti punti panoramici.

Matera di sera

Matera significa anche pane

Matera è una delle città più antiche del mondo, così come il suo pane che ne rappresenta un simbolo imprescindibile. Noi ne scopriamo lo storia e alcune curiosità all’interno del panificio Il Forno di Gennaro, aperto sin dal 1890.

Il pane di Matera

Il pane a Matera non rappresentava solo l’alimento quotidiano più importante, ma un vero e proprio culto e rito comunitario. Le donne di ogni famiglia, una volta alla settimana, preparavano in casa il pane, utilizzando rigorosamente semola di grano duro e lievito madre. Nelle prime ore del mattino un garzone passava dalle case del vicinato per raccogliere gli impasti e le massaie lo accompagnavano per recarsi anch’esse nel forno pubblico del rione. Era qui che il pane veniva cotto e consegnato poi alle famiglie. Per evitare che le pagnotte si confondessero, il fornaio procedeva a marchiarle con un timbro in legno o terracotta che ogni famiglia possedeva.

Una delle caratteristiche che rendono unico il pane di Matera è la sua forma, che ricorda un cornetto. Le pagnotte di pane preparate dalle massaie oscillavano tre i 2 e 5 chili, ma i fornai avevano la necessità di infornare più pane possibile alla volta. Ecco allora che il pane di Matera si sviluppa in altezza, assumendo questa forma particolare. Alla sagoma di cornetto si aggiunge il rito dei tre tagli impressi all’impasto: un gesto di devozione che rappresenta la Santissima Trinità e la volontà di ringraziare Dio per questo alimento così importante. Ma se guardi attentamente il pane di Matera noterai che ricorda qualcosa. Agli abitanti di questo luogo così legato alla natura piace infatti raccontare che la forma evochi le tanto amate forme brulle della Murgia Materana. Caso o volontà?

Dai sassi alla Murgia: trekking tra canyon e viste incantate

Matera si inserisce in perfetta armonia nell’ambiente circostante. I Sassi sono scolpiti sulle rocce della gravina e si specchiano con la Murgia Materana, formando un ecosistema urbano davvero affascinante. I due ambienti, la città e il Parco della Murgia, sono collegati da un sentiero, obbligatorio per chi vuole vivere appieno questo territorio.

Lungo il sentiero 406, guardando Matera

Il percorso inizia da Porta Pistola, da qui si scende verso il fondo del canyon e verso il torrente. Camminiamo circondati da timo selvatico, zafferanetto di Thomas e capperi sino a raggiungere un ponte di legno e acciaio che ci permette di raggiungere l’altro lato della gravina. Raggiunta l’altra sponda, inizia la salita verso le grotte e verso il belvedere. Anche se arriverai stanca, appena vedrai il panorama te ne dimenticherai. Vedere Matera dalla Murgia è davvero uno spettacolo unico!

La vista di Matera dal Parco della Murgia

Per affrontare il sentiero ti consiglio un abbigliamento comodo e delle scarpe da trekking per non scivolare nei tratti più sconnessi. D’estate cappello e crema sono un must, non ci sono infatti tratti all’ombra.

Una sosta alla scoperta dell’Amaro Lucano

Durante il nostro blog tour a Matera abbiamo fatto anche una breve deviazione a Pisticci, borgo in cui ha sede la storica azienda dell’Amaro Lucano. Qui abbiamo scoperto qualche dettaglio in più su questo prodotto lucano d’eccellenza, ormai conosciuto in tutto il mondo, e abbiamo anche avuto la possibilità di degustare un ottimo spritz lucano! L’azienda, che dopo 128 anni è ancora a conduzione familiare, sta portando avanti un importante progetto attraverso il quale tornerà a un prodotto 100% lucano, utilizzando esclusivamente erbe officinali coltivate in Basilicata. Il museo ricavato all’interno dell’azienda recentemente ristrutturata vale sicuramente una visita!

Dove dormire a Matera

Nelle nostre giornate materane siamo stati ospiti di Tenuta Danesi. È una masseria immersa nel verde a pochi chilometri dalla città, dove siamo stati accolti da Michele e coccolati dallo chef con fantastiche prelibatezze culinarie. Indimenticabile la cena a base di pesce che incontrava i più tipici sapori lucani. Se invece cerchi una struttura nei Sassi o qualcosa di diverso, qui trovi tutte le altre strutture eco-sostenibili in zona!

Questo blog tour alla scoperta della Basilicata e di Matera è stata davvero un’esperienza indimenticabile che ci ha permesso di scoprire i lati più autentici del territorio, entrando in contatto con natura, tradizioni, luoghi e persone speciali