Sport, natura e relax: questa è in sintesi l’esperienza che puoi vivere al Parco naturale Delta dell’Ebro.

Seguici, ti portiamo in Catalogna, in Spagna, nella provincia di Tarragona. In un ampio spazio di 320 chilometri quadrati, dei quali 80 integrano il Parco, dove si estende una superficie paesaggistica incredibile. Per un viaggio fuori dai soliti circuiti turistici, poco affollato e fatto di sola natura.

Il Parco naturale Delta dell’Ebro è uno scenario vario, composto da mare, spiagge, baie, laghi e fiume; poi lagune, dune, isole fluviali, boschi e risaie. Un habitat che ospita una fauna di particolare interesse, soprattutto quella ornitologica, composta da più di 400 specie differenti e di rilievo internazionale. E una vegetazione molto ricca, con più di 700 specie catalogate.

E’ uno dei territori acquatici più importanti nel Mediterraneo occidentale. Inoltre, a poco più di 30 chilometri di distanza vive un’altra meraviglia naturalistica: il Parco naturale di Els Ports, ideale per osservare gli uccelli.

La morfologia

Delta dell'Ebro
Foto da Wikimedia.org

Il Rio Ebro, dopo il Duero, è il fiume con la maggior portata di tutta la nazione Iberica, è il più imponente ed è il secondo più lungo della penisola. Attraversa il Nord del Paese, unendo la costa catalana ai Paesi Baschi. E, prima di lanciarsi nel Mediterraneo, all’altezza circa di Tarragona, crea una foce enorme che irriga campi e terre. L’area infatti, si caratterizza da pianure singolari che cambiano ad ogni stagione dell’anno.

Ci sono zone coltivate a frutteti, ad ortaggi e a risaie. Oppure, nella parte costiera, ci sono larghe lagune attorniate da giuncheti e canneti. Intorno al parco poi, sono presenti enormi spiagge deserte con dune di sabbia e terreni salini.

Cosa visitare nel Parco naturale Delta dell’Ebro

Parco naturale del Delta dell'Ebro
Foto da Wikimedia.org

Il Parco è un labirinto di stradine e canali che possono confondere l’orientamento. Ma questo è il bello. In un paesaggio che sembra ripetersi, all’improvviso sbuca un paesino, oppure una distesa naturalistica a volte selvaggia, un villaggio o una città.

Il centro principale è Amposta, un comune di circa 20.000 abitanti, seguito da Deltebre, che si erge proprio nel cuore del Parco. E poi ci sono le piccole località quali Poblenou del Delta, caratterizzato da stradine strette e piccole case bianche, che nasce come insediamento rurale vicino alla Laguna dell’Encanyissada. E Riumar, residenziale e più turistica, data la sua posizione tra il fiume e il mare. Al suo fianco si trova la nota Illa de Buda da dove partono le imbarcazioni che portano alla scoperta del Delta dell’Ebro.

Poi c’è Punta de la Banya, una zona sabbiosa che ha un’estremità paludosa. Una specie di barriera che separa la foce dell’Ebro dal mare aperto. Qui incontri una spiaggia enorme di sabbia fine e dove tira sempre un gran vento. Motivo per cui è diventata una meta ideale per chi vuole praticare kite surf. E dove, nonostante il vento, siccome il versante nord è a contatto con il fiume, le acque sono sempre tranquille.

All’interno del Parco naturale del Delta dell’Ebro emergono la Casa de Fusta, che è il centro informazioni e museo ornitologico, l’Ecomuseo del Parco naturale, per conoscere i punti di interesse del Delta dell’Ebro e il Museo territoriale del Montsià, che illustra i diversi aspetti della zona.
Sono assolutamente da visitare, inoltre, la Catedral, il Palau Bisbe, un palazzo vescovile del XIV-XVIII secolo e Sant Domènec, un antico monastero domenicano ora sede dell’Università.

Cosa fare al Parco naturale del Delta dell’Ebro

Fenicotteri Parco Delta dell'Ebro
Foto di Marc Pascual da Pixabay.com

Contemplare la natura, osservare la vegetazione e gli animali, rilassarsi, praticare ogni tipo di sport come il kitesurf, la canoa o la pesca, oppure passeggiare a piedi o in bicicletta. Dentro il parco naturale del Delta dell’Ebro hai solo che l’imbarazzo della scelta, puoi scegliere l’attività che preferisci, nell’assoluto rispetto dell’ambiente.

Un ambiente ben progettato con piste ciclabili che attraversano l’intera area e che sono percorribili anche a piedi. Puoi scoprire i vari campi, le coltivazioni di riso, i fiumi, le dune e i pantani. Oppure fermarti in vari posti di avvistamento per birdwatching, dato che il Delta dell’Ebro è un campo base per molte specie di uccelli migratori come gli eleganti fenicotteri rosa.

Le degustazioni culinarie del Delta dell’Ebro

Paella
Foto da pxhere.com

Il Delta dell’Ebro è anche rinomata meta gastronomica dove degustare i prodotti a chilometro zero. Innanzitutto la zona è ricca di risaie, quindi, puoi mangiare un’ottima paella o un arroz caldoso (una sorta di riso in brodo). Con il riso si produce inoltre un particolare liquore leggero, dalla consistenza cremosa e lievemente zuccherato.

Poi ci sono i frutti di mare, le anguille cucinate in vario modo, le cosce di rana fritte, in salsa o alla piastra e le anemoni di mare fritte. Vengono presentate in maniera curiosa, non riconoscibili perché non si notano i tentacoli, in quanto sono come delle polpette croccanti dal sapore di mare.

Anche gli uccelli rientrano nei piatti tipici. Forse l’anatra è la rappresentante più speciale, per la cura nell’allevamento, la selezione di razza e l’alimentazione che le viene riservata.
Ed infine, puoi deliziare i sensi con una grandiosa degustazione di vini del territorio.

Non perderti il Parco naturale Delta dell’Ebro, un viaggio naturalistico d’eccezione, una delle migliori destinazioni turistiche sostenibili al mondo, secondo l’associazione internazionale Global Green Destinations e dall’EDEN, la European Destination Of Excellence.
Un’avventura che regala emozioni e scorci di bellezza inesauribili.

Sei pronto a partire?


Autore: Cecilia Vecchi

Mi chiamo Cecilia, sono laureata in Lettere e Filosofia e mi occupo di comunicazione. Da sempre amo il viaggio perché partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni, odora di libertà. Viaggiare vuol dire conoscere e scoprire, vedere nuovi posti per tornare con nuovi occhi. Anche scrivere è viaggiare: un'evasione senza l'ansia degli orari e il disturbo dei bagagli! Vorrei avere le ali e fare del viaggio il mio mestiere.
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