L’innovazione tecnologica e la pandemia hanno favorito la creazione di nuovi modelli di vita e lavoro che hanno ripopolato le piccole città. Vediamo insieme chi sono i nomadi digitali.
Prima della pandemia, i piccoli borghi, lontani dalle grandi città, rischiavano di restare spopolati. Grazie all’introduzione dello smart working ciò non è avvenuto: molti infatti si sono riavvicinati alla propria località natale, anche a causa dell’elevato costo della vita in città più sviluppate.
Così sono nati i nomadi digitali: persone alla ricerca di una migliore qualità della vita, un ritmo lento e una maggiore flessibilità lavorativa. Sono individui che cercano libertà e avventura. Non vogliono timbrare il cartellino in ufficio, vogliono scegliere un posto adatto alle loro necessità e fare il lavoro che amano utilizzando semplicemente un pc, un telefono e la rete internet.
La filosofia dei nomadi digitali
Queste persone vogliono avere la libertà di viaggiare quando lo desiderano e vogliono la possibilità di lavorare ovunque essi preferiscano: gli basta solo un dispositivo elettronico ed una connessione ad internet.
Questo modello di lavoro si sviluppa in varie forme: imprenditori digitali, content creator, professori che tengono lezioni online e molto altro.
Avere una casa nella propria città di origine è ovviamente meno costoso del trasferirsi da un’altra parte. Questo gli permette di avere più risparmi da spendere per loro stessi e per attività di svago ed intrattenimento.
La gente non è più interessata alle metropoli, che erano le mete più ambite fino a qualche tempo fa. Ora si prediligono le destinazioni lontane e più vicine alla natura, dove non si usa l’auto, l’aria è più pulita e c’è meno caos rispetto alle grandi città.
I nomadi digitali sono alla ricerca della tranquillità, di un benessere psicofisico che nell’ultimo periodo si andava perdendo. Tutto ciò è possibile grazie al riavvicinamento alla natura e al proprio luogo di origine, che permette anche di vivere al meglio le proprie tradizioni e la propria cultura.
Grazie a questo fenomeno, diversi borghi antichi sono stati recuperati e l’innovazione tecnologica ha permeasso di renderli perfetti per lo smart working.
Inoltre, le persone più consapevoli dei loro bisogni e del loro impatto ambientale. Per questo, sempre più nomadi digitali puntano ad un riequilibrio dei territori, un ritmo di vita lento, un modello di lavoro con più libertà e un approccio sostenibile al viaggio, in nome della salvaguardia ambientale.
39