le isole dell’Arcipelago Toscano si cela uno dei parchi nazionali più emozionanti da visitare in Italia. Il parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è stato istituito nel 1996 e comprende le 7 isole più grandi, bagnate dal Mar Tirreno e il Mar Ligure, tra le coste della Toscana e della Corsica.

Ogni isola nasconde segreti e perle naturali da poter visitare. La biodiversità in questo arcipelago è estremamente elevata e conservata. Non mancano specie endemiche, vero interesse naturalistico dell’Arcipelago Toscano.

parco nazionale dell'arcipelago toscano
Capoliveri – Autore: Gregory Zeier; Fonte: Wikipedia

Cosa vedere nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Le sette isole maggiori dell’arcipelago (Isola di Gorgona, Isola di Capraia, Isola d’Elba, Isola di Pianosa, Isola di Montecristo, Isola del Giglio, Isola di Giannutri) sono conosciute da tutti per essere dei luoghi magici da visitare. Le isole maggiori sono ricche di manufatti che testimoniano la presenza dell’uomo fin dalla preistoria. Il favoloso clima mediterraneo ha favorito il susseguirsi di popolazioni antiche fino ad arrivare ad oggi.

L’Arcipelago Toscano è una meta da non perdere, soprauttutto se amate i grandi mammiferi marini. Le acque circostanti ospitano questi spettacolari animali, perfettamente adattati alla vita acquatica.

parco nazionale dell'Arcipelago toscano
Autore: Aldo Ardetti; Fonte: Wikipedia

Fauna che puoi incontrare

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è un importante hotspot di biodiversità e centro di nidificazione per molte specie marine. Tutte le isole ospitano specie endemiche, motivo per le quali nel 1996 è stato istituito questo enorme parco nazionale, al fine di tutelarle e proteggerle.

Il Santuario Internazionale dei Cetacei

parco nazionale dell'arcipelago toscano
Delfino comune – Autore: Jessica Redfern; Fonte: Wikipedia

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano fa parte del territorio del Santuario Internazionale dei Cetacei, istituito nel 1999, un luogo in cui questi mammiferi marini vengono tutelati e i loro habitat protetti dall’azione antropica. Durante l’estate, grazie alla massiccia presenza di plancton nelle acque dei 96 mila ettari che compongono il Santuario dei Cetacei, questi animali ne divengono abituali frequentatori. È quindi possibile osservare specie come la balenottera comune, il delfino comune, il delfino pilota, la stenella, il capodoglio e il delfino dal naso a bottiglia. Quando, durante la navigazione, si avvista un cetaceo è bene attenersi ad alcune importanti regole di comportamento: non disturbare gli animali mantenendo le distanze e moderare la velocità di crociera. È molto importante non toccare gli animali per nessun motivo. Il rispetto degli animali e dell’ambiente è molto importante quando si naviga!

Il santuario delle Farfalle

Sull’Isola d’Elba è possibile visitare un altro luogo molto interessante dal punto di vista biologico e della biodiversità: il Santuario delle Farfalle. Istituito nel 2009 in ricordo di Ornella Casnati, il percorso si snoda per due chilometri partendo dall’area pic-nic del Monte Perone. Questo santuario ospite circa 50 specie di farfalle, alcune delle quali endemiche delle isole dell’arcipelago, come la Polissena, ritrovata dopo un’assenza di quasi settant’anni, la farfalla Cleopatra, la Tecla della quercia con le caratteristiche ali blu scuro, le specie endemiche Lycaeides villai e Coenonympha corinna, ed infine le farfalle Giasone, Podalirio e Macaone.

Avifauna del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

L’arcipelago toscano è importante per la tutela di un piccolo volatile: il gabbbiano corso. Leggermente più piccolo rispetto agli altri esemplari della famiglia dei gabbiani e con il becco rosso con la punta nera. Questo volatile è tipico della zona mediterranea e le coste italiane ne registrano la presenza di 800-900 coppie ogni anno. Durante l’inverso questo uccello migra verso sud, puntando all’Africa. Il gabbiano corso è una specie prossima alla minaccia e come tale viene protetto e i siti di nidificazione vengono salvaguardati dalla presenza dell’uomo. Infatti, questo volatile, non ama la presenza dell’uomo, al contrario delle altre specie di gabbiani.

Sulle coste delle isole dell’arcipelago è possibile incontrare anche siti di nidificazione delle tartarughe marine. È molto importante non disturbare questi animali e segnalare alla Guardia Costiera il ritrovamento di un sito, identificabile con delle caratteristiche tracce sulla sabbia. Allertando tempestivamente le autorità è possibile salvare fino a 100 esemplari prima della schiusa delle uova. È molto importante che anche i turisti stiano attenti e aiutino gli organismi preposti nella tutela di questo bellissimo animale.

Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
Portoferraio – Autore: Clay Banks; Fonte: Unsplash

Flora del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Le isole dell’arcipelago toscano sono rivestite da una flora di tipo mediterraneo. Questa condizione è favorita dal clima e dalla geografia insulare. La piante tipiche sono le ginestre, i boschi di leccio e di castagno, il corbezzolo, il ginepro, il mirto, il rosmarino e la lavanda. Peculiari della zona sono alcuni endemismi come la menta di Capraia, l’orchidea di Capraia, il Limonio di Giannutri e il Limonio di Pianosa.

Cibo a km zero e specialità biologiche

La tradizione gastronomica delle isole dell’Arcipelago Toscano affonda le sue radici nella agricoltura e nella pesca. Tanti piatti di mare accompagnati da verdure riccamente condite.

Sull’Isola d’Elba è ancora possibile vedere le tonnare e ancora oggi gli abitanti dell’isola sono soliti praticare la pesca. I piatti tipici di questa zona  sono lo stoccafisso alla riese, il gurguglione – una zuppa chiamata anche gaspaccio – e gli spaghetti al sugo di margherita, il nome locale della granseola.

Il ceremito e la sportella sono dei dolci elbani che i fidanzati sono soliti scambiarsi nel periodo pasquale. Una tradizione dell’isola che ancora sopravvive tut’oggi.

Molto simile al panforte senese, sull’isola del Giglio durante le feste, potete trovare il panficato, a base di fichi e uva essiccati al sole su lastre di granito. Per preparare questo dolce occorrono due giorni di lavorazione. Una vera prelibatezza per tutti i palati. Sull’Isola del’Elba, invece, durante il periodo natalizio viene preparata la schiaccia briaca, un dolce che contiene vino e alchermes.

Dove dormire green vicino al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

La Tuja

Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano

A Rio Marina, sull’Isola d’Elba, nascosta tra le spiagge più selvagge dell’arcipelago toscano, potete trovare una perla di rara bellezza: la casa ecologica La Tuja. Si contraddistingue per la splendida accoglienza e ospitalità che solo la gestione familiare possono dare. Le camere in affitto si trovano all’interno di una casa appena ristrutturata seguendo i criteri per renderla una vera abitazione green. Le stanze sono dotate di bagno privato, mentre la splendida cucina in comune con gli altri ospiti vi permetterà di socializzare. È, inoltre, presente una bellissima libreria a disposizione degli ospiti dalla quale potrete prendere in prestito i libri durante il soggiorno. Da La Tuja è possibile raggiungere a piedi la bellissima spiaggia Marina di Gennaro.

Hotel Montemerlo

Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano

L’ecohotel Montemerlo si inserisce in un contesto mediterraneo nel cuore verde della Baia di Fetovaia, sull’Isola d’Elba. L’hotel è immerso nella natura, con palme e banani che vi daranno ristoro durante la vostra vacanza. Nell’hotel è presente un ristorante, il cui chef propone piatti della tradizione toscana ed elbana. Nel giardino, lo splendido porticato e i magnifici pergolati vi terranno al fresco nelle vostre giornate tra un tuffo in piscina un drink all’ombra.

Le migliori escursioni del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

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Autore: Usman Omar; Fonte: Unsplash

Il Parco Nazionale dell’Arcipeago Toscano è costellato di sentieri dedicati all’escursionismo. Percorrendo queste strade potrete godere dell’immensa bellezza del parco e della natura circostante. Molti di questi percorsi sono consigliati solo per chi ha una certa esperienza e senso dell’orientamento. Altri invece richiedono una preparazione da escursionisti esperti. Prima di partire all’avventura controllate di essere ben equipaggiati e informatevi bene sui tempi di percorrenza dei sentieri.

Grande Traversata Elbana (GTE)

L’itinerario della Grande Traversata Elbana è quello che maggiormente rappresenta i sentieri dell’Isola d’Elba. Si tratta di un percorso molto lungo, diviso in 4 tappe da circa 20 chilometri l’una. Collega la maggior parte dei sentieri dell’isola e permette di apprezzare la varietà geologica e la biodiversità presente sull’isola. Il percorso è classificato come livello E (escursionistico) e nei pressi di Monte Capanne si biforca portando a due mete diverse. La prima biforcazione porta a Patresi, mentre l’altro a Pomonte. Il primo percorso è lungo quasi 58 km ed il secondo 50km.

Tappe:

  • 1. Cavo – Porto Azzurro 17,75 km, con un tempo medio di percorrenza di 8 ore 05 minuti
  • 2. Porto Azzurro – Procchio 20,56 km, con un tempo medio di percorrenza di 6 ore 55 minuti
  • 3. Procchio – Poggio 11,84 km, con un tempo medio di percorrenza di 5 ore
  • 4A. Poggio – Patresi 16,28 km, con un tempo medio di percorrenza di 8 ore 10 minuti
  • 4B. Poggio – Pomonte 9,26 km, con un tempo medio di percorrenza di 4 ore 40 minuti.
Isola d'Elba
Autore: Amanda Dalbjörn; Fonte: Unsplash

Curiosità

Ogni luogo spettacolare è circondato da numerosi miti e leggende e l’Arcipelago Toscano non fa eccezione. Una leggenda narra la nascita delle isole dell’Arcipelago. La meravigliosa dea dell’amore e della bellezza Venere, possedeva una bellissima collana di perle. Un giorno la dea si stava sistemando la collana e il prezioso gioiello si ruppe. Sette perle caddero in mare e da queste perle naquero le sette bellissime isole dell’arcipelago toscano.

Isola del Giglio – Autore: Patpatpat; Fonte: Wikipedia

Un luogo magico, di origine mitologica, assolutamente da visitare!

Immagine di copertina: foto via Canva