Hai mai pensato di cavalcare un elefante o di tenere in mano una tartaruga? O di voler vedere i delfini esibirsi o le scimmie ballerine? Se sì, stai leggendo l’articolo giusto. Lo sapevi che tra il 20% e il 40% del turismo mondiale coinvolge gli animali selvatici, e circa il 75% di questo ha effetti negativi sugli animali? (Fonte).

La cosa più sconcertante di questo tipo di turismo, è il fatto che nessuno al mondo prende posizione e impone regole da seguire su come trattare gli animali selvatici all’interno di queste strutture. Soprattutto governi, attrazioni turistiche e turisti in prima persona che avrebbero il potere principale di creare e di avere un cambiamento in questo tipo di attrazioni, non lo sfruttano.

L’associazione “World Animal Protections” ha mostrato alcune delle pratiche sugli animali selvatici più crudeli nel mondo. Proviamo a dare un’occhiata insieme:

Cavalcare elefanti

turismo degli animali selvatici
Foto di Devaiah Mallangada Kalaiah on Unsplash

Le destinazioni più comuni per questo tipo di attrazione sono in Tailandia e in Sud Africa. La maggior parte delle volte, l’elefante viene preso dalla madre già in età piccola e viene inserito in un processo di addestramento che affligge loro dolore a causa dei ganci di metallo utilizzati, o della chiusura in piccole gabbie o attraverso l’uso di catene o corde. Dopo aver subito maltrattamenti, la possibilità che l’elefante possa formare relazioni sociali naturali con altri elefanti è minima.

Tenere in mano tartarughe

tartaruga marina nella mano di un turista
Foto di Jeffrey Hamilton on Unsplash

Le tartarughe sono animali molto fragili ma la maggior parte dei turisti non ne è al corrente. Infatti, quando alcuni di questi viaggatori che prendono in mano le tartarughe con già dei problemi alle spalle, possono infliggergli delle ferite più gravi, come per esempio la rottura della conchiglia.

Esibizione dei delfini

delfino che si esibisce per i turisti
Foto di Michal Mrozek on Unsplash

I delfini che sono addestrati ad esibirsi sono cresciuti in cattività. Ciò significa che hanno vissuto tutta la loro vita in uno spazio poco più grande di una piscina. L’ambiente dell’acqua della piscina può causare irritazione alla pelle dell’animale e agli occhi dovuto all’uso di sostanze come il cloro. Inoltre, possono soffrire da stress, attacchi di cuore e gastriti all’ulcera.

Passeggiare con i leoni

leoncino con leone: animali selvatici sfruttati come attrazioni turistiche
Foto di Brianna Reak on Unsplash

Questa è un’attrazione turistica diffusa sopratutto in Sud Africa. Da cuccioli i leoni sono strappati dalle loro madri per abituarlo alla presenza umana. A seguito di questo crudele addestramento si mostrano docili con i turisti che cercano “emozioni forti”.

Scimmie “ballerine”

scimmie, animali selvatici sfruttati per attrarre turisti
Foto di Shashank Sahay on Unsplash

Nella maggior parte dei paesi esotici da dove le scimmie provengono, come Macache e Tailandia, le persone locali hanno l’abitudine di addestrarle in modo da attirare l’attenzione dei turisti nel vedere scimmie con comportamenti simili a quelli dell’uomo. Gli viene insegnato come ballare e come eseguire dei trucchi per intrigare i viaggiatori. Tuttavia, appena finiscono la loro esibizione, le scimmie vengono intrappolate in piccole gabbie o legate a delle catene corte.

In aggiunta a ciò, attività come selfie con gli animali, fattorie di coccodrilli, parchi di orsi, … hanno un impatto negativo sugli animali selvatici.

Ora, dopo aver letto questo articolo, quali sono i tuoi pensieri a proposito degli animali utilizzati come attrazioni per turisti? Stai ancora pensando di contribuire a questo mercato?

È importante essere consapevoli degli effetti che questo tipo di turismo causa agli animali selvatici e diventare viaggiatori responsabili.

Immagine di copertina: foto di AJ Robbie on Unsplash

Autore: Giulia, origini Emiliane con una grande passione per il turismo e l’economia, studente di economia del turismo e del benessere in Olanda. Ama gli animali e la natura. Attraverso piccole azioni sostenibili giornaliere, cerca di rendere il mondo un po’ più verde.