Lo Scoppio, il borgo fantasma immerso nel silenzio e nella natura dell’Umbria, cerca le persone giuste per rinascere. Se avete voglia di cambiare vita, fatevi avanti!

Lo Scoppio è un borgo ricco di storia incastonato in un paesaggio suggestivo, su uno sperone di roccia che domina il Fosso della Matassa, in provincia di Terni, Umbria. Nell’ultimo secolo è stato progressivamente abbandonato, come è successo a migliaia di realtà in Italia, fino a diventare un borgo fantasma.

Alcune persone si stanno impegnando nel progetto di rinascita del borgo. Il loro sogno è di trasformarlo in un borgo ecologico del terzo millenio. Ma hanno bisogno di qualcuno desideroso di mettersi in gioco, contribuire alla rinascita del borgo ed abitarci. Fateci un pensiero, è un’altra vita!

Dai Monaci Basiliani ad oggi, la lunga storia del borgo medievale

Lo Scoppio, in Umbria

La storia di questo borgo inizia dai Monaci Basiliani, che nel cinquecento d. C. si stabilirono nelle grotte naturali nella rupe sottostante, adattandole parzialmente allen loro necessità. Si dice che anche San Francesco di Assisi visse qui per un periodo, e la sua grotta è ancora visitabile.

Verso la metà del 1.200 d. C. arrivarono i Templari, che costruirono un castello e una chiesa romanica sulla cima della rupe. Ancora oggi sono visibili le mura del castello – che in seguito è stato trasformato in casa colonica – e la Chiesa Romanica. Anche se l’interno dell’edificio religioso è stato in seguito intonacato, da un punto dell’Abside – in cui si è staccato l’intonaco – è visibile una Croce Templare.

Nell’ambito delle Terre Arnolfe, verso la metà del 1.300 fù costruito il Borgo fortificato, in seguito inglobato allo Stato Pontificio. Di questo periodo rimangono le mura di tutte le case, e le torri di fortificazione. Inoltre, durante i lavori di scavo sono state rinvenute diverse monete storiche.

Da tranquillo borgo borgo di agricoltori e pastori, nel novecento Lo Scoppio è stato progressivamente abbandondato, e a metà degli anni sessanta è diventato una città fantasma.

Lo Scoppio, da città fantasma a borgo ecologico del terzo millennio

Itinerari di trekking vicino al borgo fantasma Lo Scoppio
Itinerari di trekking vicino a Lo Scoppio

Nel 1986 il Comune di Acquasparta approva il Piano di Recupero de Lo Scoppio, prevedendo:

  • Un restauro conservativo del borgo, mantenendo i volumi e lo stile delle antiche case;
  • Il restauro di due stalle esterne al borgo per farne un rifugio e punto di partenza per escursioni;
  • La realizzazione di due aree per parcheggio e campeggio.

Stefano Gammaitoni, insieme alla compagna decide di restaurare l’ex castello, ricavandone tre appartamenti, e una casa in cui abitare, acquistando circa il 40% del borgo. Il progetto di restauro non è completato, anzi, è stato in parte interrotto da alcuni atti di vandalismo, ma ora deve ripartire.

L’idea di Stefano è quella di creare un borgo ecologico del terzo millennio, ispirato alle Corti Medievali. Un villaggio contemporaneo, fornito delle tecnologie per il telelavoro. Ma anche un villaggio della tradizione, ispirato al mecenatismo ed alle corti medievali , dove invitare i maggiori esperti di PermaCultura, bioarchitettura e sostenibilità. Un luogo da far rivivere anche attraverso l’arte, la musica, la danza, la poesia, il cinema e teatro.

Gli ecovillaggi di Torri Superiore, in Liguria, e Monestevole, in Umbria, testimoniano che paesi fantasma e case abbandonate possono trasformarsi in luoghi da favola per abitare ed eccellenze di ospitalità turistica sostenibile.

Ora Stefano cerca persone interessate ad investire insieme a lui nel progetto. Appassionati di ecologia, architettura, arte, agricoltura, turismo… Se avete voglia di cambiare vita e contribuire alla costruzione di un progetto unico fatevi avanti!


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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