Il tema della sostenibilità è ormai da qualche tempo il centro dei discorsi della società e della politica contemporanea. Certamente la bicicletta è il mezzo di trasporto simbolo di questo nuovo punto di vista. Ciò è evidente dall’utilizzo emblematico che ne viene fatto: l’Unione Europea ad esempio l’ha scelta come immagine principale nella campagna di sensibilizzazione “Life is like a Bike”, riguardante gli effetti positivi dell’attività fisica per la salute mentale.

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Campagna di sensibilizzazione dell’UE “Like is like a Bike” – Logo via sito ufficiale MENS

Questo oggetto così comune viene identificato come uno strumento utile e con un impatto molto positivo sul nostro mondo, ma allo stesso tempo la sua idealizzazione e la sua apparente subordinazione ad altri mezzi più moderni tendono a nascondere le sue potenzialità per l’economia.

L’impatto positivo della bicicletta sulla nostra società

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L’effetto positivo della bicicletta sulla salute e sull’ambiente – Foto di Blubel via Unsplash

L’impatto che la bicicletta può avere sulla nostra società è duplice. Da una parte essa ha effetti diretti sull’economia, come è stato dimostrato da diversi studi e statistiche degli ultimi anni.  Dall’altra parte, invece, esso migliora le condizioni di vita del singolo e della comunità, rendendo quindi la società più efficiente e produttiva.

Bicicletta: un nuovo settore manifatturiero in crescita

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Cykelslangen, un esempio di pista ciclabile sopraelevata a Copenhagen – Foto di Steinar Engeland via Unsplash

Nel 2014 sono state vendute 21 milioni di biciclette nei Paesi dell’Unione Europea, superando così di più di 8 milioni le nuove auto registrate. Il settore manifatturiero e dei servizi legati alla bicicletta oggi dà un impiego in Europa a oltre 650.000 persone, superando con queste cifre anche settori tradizionali come quello dell’acciaio.

La forza di questo settore in crescita però non si trova soltanto nei numeri attuali, ma anche nelle grandi potenzialità per il futuro, proprio grazie al nuovo interesse riservato dalla comunità internazionale all’ambiente e, di conseguenza, anche a questo settore.

Ad esempio, secondo uno studio della Federazione Europea Ciclisti, il numero di impiegati nel settore ciclistico potrebbe raggiungere il milione entro il 2020 se si riuscisse a duplicare l’utilizzo quotidiano di questo mezzo di trasporto. Secondo i dati della Federazione Europea Ciclisti, quello su due ruote è il sotto-settore dei trasporti con il maggior tasso di occupazione.

Tale impatto positivo verrebbe rafforzato anche dalla forte influenza positiva che lo sviluppo del ciclismo porta a numerosi altri settori: turismo, salute, nuove tecnologie, infrastrutture ecc.

Soltanto un’analisi completa di tutti questi aspetti rende davvero chiaro il contributo che questo settore può avere ad un livello complessivo. Ad esempio, secondo un Rapporto sulla ciclabilità di Legambiente del 2017, il comparto bici in Italia ha un fatturato che supera i 6.2 miliardi euro se in esso si considera non soltanto la produzione di bici e accessori, ma anche i guadagni derivanti dal cicloturismo e i risparmi su spese come quelle di tipo sanitario e di carburante.

Tali effetti positivi riguardanti il risparmio non coinvolgono soltanto gli utenti, ma anche i governi centrali: il contenimento dei costi delle infrastrutture e dell’artificializzazione del territorio in Italia ha portato a un risparmio medio di circa 107 milioni.

La bicicletta, il trasporto sostenibile per eccellenza dell’Unione Europea

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foto di zhou shuai on Unsplash

L’importanza di questo antico ma ancora moderno mezzo di trasporto è evidente anche dalle parole dell’Unione Europea, che in Lussemburgo nel 2015 ha adottato la Dichiarazione sul ciclismo come mezzo di trasporto rispettoso del clima e dell’ambiente. Tutte queste premesse sembrano supportare la definizione del ciclismo come una “storia di successo europeo” data dall’UE proprio nel preambolo di questa Dichiarazione.

La bicicletta, il bike-sharing e le biciclette a pedalata assistita sono tutte nate in Europa e la sfida ora è riuscire a rendere questo mezzo di trasporto anche il centro di una rivoluzione economica basata sui principi della sostenibilità.

Di conseguenza, è evidente che da un punto di vista teorico e legale le basi per la trasformazione della bicicletta da mezzo di trasporto a mezzo per la crescita economica sono state ormai poste. Certamente le capacità economiche di questo strumento si stanno rivelando soltanto ora, ma l’interesse anche per questo aspetto cresce esponenzialmente con l’aumentare dell’importanza del tema della sostenibilità e dunque il momento decisivo potrebbe essere vicino.

Autore: Michela Salogni

Presentazione articolo: Elena Bragantini

Foto di copertina: Viktor Kern via Unsplash

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