Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta – scriveva Alexandra David-Néel. Questa è la filosofia di Teresa Agovino, che ha fondato un progetto che promuove un modo di viaggiare più responsabile. Conosciamola insieme!

Ingegnere ambientale con la passione dei viaggi, Teresa Agovino ci racconta con entusiasmo il suo progetto. Nato come “Viaggio Incontro Sostengo” oggi si chiama “Teresa Agovino“, e ha l’obiettivo di sensibilizzare verso scelte di viaggio rispettose della natura, dei luoghi e delle comunità locali. Per dimostrare ai viaggiatori che è possibile scoprire le meraviglie del mondo in modo responsabile. Incontrare gli altri (le persone, gli animali, la natura) con rispetto è la vera essenza del viaggio, secondo Teresa. Un’idea di viaggio perfettamente in sintonia con la filosofia di Ecobnb, per questo l’abbiamo intervistata. Ecco cosa ci ha raccontato:

Ciao Teresa, raccontaci qualcosa di te

Sono un ingegnere ambientale e, prima ancora, un’instancabile viaggiatrice. Viaggiare, conoscere ed esplorare sono, per me, adrenalina allo stato puro. Amo definirmi viaggiatrice più che turista perché quando viaggio non ricerco soltanto posti nuovi ma, soprattutto, esperienze di vita. Viaggiare significa, per me, immergermi appieno nella realtà di un luogo entrando in contatto con la popolazione ed apprendendone cultura e tradizioni. I miei viaggi sono lenti e sostenibili e mirano sempre a ridurre al massimo gli impatti negativi che il turismo irresponsabile genera sull’ambiente, sulle comunità e sugli ecosistemi.

Teresa Agovino

Come è nato il tuo progetto?

Consapevole del ruolo strategico che il turismo gioca nello sviluppo globale, dopo aver concluso gli studi universitari, ho deciso di accrescere le mie conoscenze e specializzarmi nel settore del turismo responsabile e sostenibile con l’obiettivo di farmi portavoce di una modalità di viaggio più attenta nei confronti dell’ambiente e delle popolazioni.

Da un lato, dunque, sensibilizzo i viaggiatori sia proponendo soluzioni rispettose dell’ambiente e delle popolazioni che diffondendo consigli e buone pratiche per ridurre i rifiuti prodotti e rendere il viaggio quanto più eco-friendly possibile e, dall’altro, fornisco consulenza ingegneristico-ambientale a tutti quegli operatori turistici, enti e strutture turistiche che intendono ridurre gli impatti negativi generati dai loro prodotti turistici.

Le mie competenze ingegneristiche e la mia specializzazione nell’ambito del turismo sostenibile mi consentono, infatti, di fornire loro gli strumenti tecnici necessari e le soluzioni ottimali per rendere responsabili e sostenibili itinerari di viaggio, attività turistiche e strutture ricettive.

Teresa Agovino durante uno dei suoi viaggi
Teresa Agovino durante uno dei suoi viaggi

Cosa significa praticamente turismo responsabile?

Organizzazioni ed associazioni autorevoli ne hanno fornito innumerevoli definizioni ma, personalmente, mi piace descriverlo come una modalità di viaggio in punta di piedi. Una maniera di viaggiare che si impegna a non lasciare impronte negative nel mondo e che è in grado di apportare più benefici che danni sia all’ambiente che alle popolazioni locali. Una maniera di godere delle meraviglie del mondo senza alterarle irrimediabilmente e, soprattutto, senza sottrarle ai posteri.

Viaggiare in maniera responsabile e sostenibile assume sfaccettature diverse a seconda del Paese in cui ci si trova. In alcuni luoghi significa supportare progetti di tutela ambientale, in altri optare per tour operator che investono parte dei proventi nella valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, in altri prediligere attività commerciali o alloggi a carattere locale in modo da fornire benefici economici alle comunità indigene e, in altri ancora, scegliere attività che tutelino animali e bambini e si battano contro il loro sfruttamento. Com’è noto, infatti, ogni Paese del mondo ha problematiche e caratteristiche diverse ed è per questo che non esiste una maniera univoca di essere viaggiatori responsabili e sostenibili.

Nonostante ciò, però, ogni viaggio in punta di piedi ha alcuni fondamenti imprescindibili: la consapevolezza che ogni nostra azione ha una ripercussione sui popoli e sull’ambiente ed il rispetto per i luoghi e le comunità che decidiamo di esplorare.

Essere viaggiatori responsabili significa:

  • informarsi prima del viaggio,
  • adottare soluzioni sostenibili quando si è in cammino
  • diffondere una cultura del viaggio più rispettosa una volta a casa.

Perché come diceva un antico proverbio: Non possiamo evitare di lasciare impronte, ma possiamo scegliere come farlo.

Teresa Agovino incontra una bambina durante il suo viaggio in Laos
Teresa Agovino incontra una bambina durante il suo viaggio in Laos

Un’esperienza di viaggio indimenticabile che consiglieresti ai nostri lettori?

Domanda davvero difficile. Consiglierei ogni singola esperienza vissuta in giro per il mondo perché ognuna di essa mi ha permesso di vivere emozioni e sensazioni positive. Dall’incontro con i bimbi nei villaggi remoti del Laos alla sistemazione in homestay in Thailandia, dal safari nel cratere del Ngorongoro allo snorkeling nella riserva marina di Zanzibar, dal trekking nelle foreste pluviali del Sud Est Asiatico alle giornate nei villaggi con la popolazione locale.

Ricordo ognuno di questi momenti in maniera così vivida e forte che davvero è difficile dirti quale sia stata la più bella. Se, però, dovessi sceglierne una, e solo una, sicuramente ti racconterei di quella giornata con gli elefanti in Thailandia. Anzi della mia faccia felice avvolta nella loro proboscide.

Teresa Agovino in Tailandia, abbracciata da un elefante
Teresa Agovino in Tailandia, abbracciata da un elefante

Ero a Chiang Mai, a nord del Paese, e, nel tentativo di ricercare un’attività autentica e sostenibile per gli animali, entrai in contatto con la Dumbo Elephant Spa, un santuario degli elefanti a gestione familiare. Volevo che quell’esperienza fosse tanto bella quanto rispettosa per questi giganti spesso maltrattati e sfruttati e, così fu.

Per un intero giorno feci esattamente ciò che un mahout, ovvero colui che si prende cura degli elefanti, fà. Diedi loro da mangiare, li accompagnai durante la passeggiata quotidiana in montagna, mi immersi nel fango con loro per la sessione giornaliera di scrub e, alla fine, li lavai nelle acque del fiume.

L’emozione nel vederli muoversi liberamente nel loro habitat senza catene nè sedioline sul dorso e la gioa nel poterli, anche solo per un giorno, accudire é sicuramente impagabile. Impagabile proprio come la sensazione di felicità che ti pervade quando, all’improvviso, tra giochi e spruzzi, senti che la proboscide dell’elefante avvolge il tuo corpo.

Quella sensazione di gioia e di rispetto per gli animali è, senza dubbio, tra le più indimenticabili e impagabili che abbia mai provato.

Teresa Agovino

Qual’è l’emozione più grande che hai vissuto durante i tuoi viaggi?

L’emozione più grande? Quella che va oltre l’adrenalina del viaggio stesso, oltre la curiosità di scoprire posti nuovi e oltre la felicità di camminare per strade completamente nuove?

Sicuramente, per me, resta quella di riuscire a comunicare con il sorriso. Sembrerà banale, però, il sorriso, insieme agli occhi, restano gli unici strumenti che abbiamo a disposizione per entrare in contatto con persone di altre culture.

Sorridere ad uno sconosciuto e comunicargli, attraverso lo sguardo, la propria empatia permette di accorciare le distanze e abbattere quella barriera, seppur sottile, legata alla differenza linguistica e culturale. Non sempre è immediato ma l’emozione che si prova quando ciò avviene è inspiegabile. Una sorta di fusione tra due universi che sprigionano un’energia potentissima. Mi è capitato di provarlo diverse volte durante i miei viaggi. Con persone più disparate e in contesti più diversi.

E, in quegli sguardi e in quei sorrisi, che davvero le mie parole non riusciranno mai a rendere appieno, risiede l’essenza del mio vagare. Quando viaggio, forse, è proprio questo ciò che, anche inconsciamente, continuo a ricercare. L’emozione del sorriso e la consapevolezza di quanto esso sia potente.


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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