Quanta plastica usiamo ogni giorno? Tantissima. Ci vuole poco tempo per bere da un bicchiere di plastica, da una cannuccia, da una bottiglietta, o per buttare via la plastica che confeziona qualcosa che abbiamo appena comprato o un sacchetto in cui portiamo la spesa, ma un’infinità perchè si smaltiscano. Tutte queste piccole cose, se messe insieme e moltiplicate per tutti gli abitanti del mondo, creano tonnellate e tonnellate di rifiuti, tanto da far nascere delle vere e proprie isole di plastica.
La plastica è un materiale che si presenta in moltissime forme e compone praticamente quasi tutti i prodotti che usiamo. Ci siamo a contatto ogni giorno, e ogni giorno compriamo o buttiamo qualcosa che sia fatto di plastica. Ad oggi siamo come invasi da essa e non siamo solo noi ad esserne pervasi e a subirne le conseguenze: l’ambiente è la prima vittima.
Senza pensare troppo lontano, concentriamoci anche solo sull’immensa quantità di bottigliette, cannucce, forchette e piatti di plastica che consumiamo. Ogni volta che le abbandoniamo nell’ambiente ci restano per anni e anni prima di degradarsi, e le conseguenze sono serie. Per farti un esempio, sapevi quanti rifiuti finiscono in mare ogni anno? Più o meno, 8 milioni di tonnellate. Ce ne sono così tanti che si sono addirittura formate delle vere e proprie isole di plastica.
Isole di plastica: esistono davvero!
Pacific Trash Vortex: è così che si chiama l’isola di plastica più grande del mondo, e si trova nell’Oceano Pacifico (e per questo è chiamata anche Great Pacific Garbage Patch). Ha iniziato a formarsi negli anni 80 e ad oggi la sua superficie è incredibilmente enorme: le stime variano da un’area grande quanto la Penisola Iberica ad una ancora più grande degli Stati Uniti. A causa di questa gigantesca isola di rifiuti muoiono tantissimi uccelli marini, tartarughe e pesci, perchè ingeriscono spesso pezzi di plastica che scambiano per cibo. Alcune delle altre isole di plastica sono la South Pacific Garbage Patch, grande 8 volte l’Italia; la North Atlantic Garbage Patch, la seconda isola più grande dopo il Pacific Trash Vortex, nell’Oceano Atlantico; e la Indian Ocean Garbage Patch.
Non è tutto: anche il nostro Mediterraneo sembra essere stato colpito dall’invasione di queste discariche di plastica in mare. Secondo uno studio del Cnr-Ismar infatti, il Mediterraneo è uno dei mari con la maggiore concentrazione di microplastiche al mondo. Si tratta di frammenti millimetrici di plastica che restano in superficie e inquinano l’ecosistema marino. Secondo l’infografica di Seabin, il 69% della biodiversità è potenzialmente a rischio di ingerirle. Questa situazione interessa soprattutto la costa toscana e lancia un allarme che non può essere trascurato: bisogna salvare il mare.
Davvero sconcertante è il video del sub britannico Rich Horner: si era tuffato nel mare attorno all’isola di Nusa Penida perchè voleva semplicemente filmare delle mante. Con gran sorpresa però, si è ritrovato letteralmente immerso nella plastica, e ciò che vediamo è impressionante:
Plastica sulle nostre tavole
Secondo uno studio condotto dall’ente australiano di ricerca Csiro riguardante l’impatto dell’inquinamento del mare sulla fauna, entro il 2050 circa il 95% di tutti gli uccelli marini avranno plastica nell’organismo. Un dato incredibile e spaventoso, perchè significa che la plastica è veramente una minaccia per tutti. Non solo infatti mette a rischio tutte le specie marine, che muoiono per ingerimento o che comunque assorbono nei loro tessuti le sostanze chimiche della plastica, ma anche la nostra salute: la plastica è entrata nella catena alimentare e arriva anche sulle nostre tavole, facendoci ritrovare a mangiare pesce e plastica.
Possiamo tutti fare qualcosa nel nostro piccolo per diminuire i rischi o per lo meno l’estendersi di questa minaccia. Partendo da una cosa semplicissima e piccolissima come le cannucce di plastica, l’Associazione Marevivo ha lanciato la campagna #EcoCannucce e #StrawFree per invitare a rinunciare alle cannucce di plastica. Sono piccole, ma eccessivamente utilizzate e troppo facilmente vengono lasciate in giro. La campagna aveva già iniziato a riscuotere successo appena lanciata, ma recentemente ha raggiunto un ottimo traguardo arrivando alla Commissione Europea. Dal 28 maggio infatti, la direttiva sulla “riduzione dell’inquinamento da plastica” contiene maggiori proposte e accorgimenti, vietando l’uso da parte degli stati membri dei prodotti di plastica mono-uso più utilizzati e di cui si trovi facilmente un’alternativa. Un esempio per dimostrare il successo di questa campagna? Il 7 giugno, la famosa catena alberghiera Hilton ha ufficialmente detto NO alle cannucce di plastica. Molti altri stanno adottando questa filosofia, inizia anche tu!
10 buone idee per ridurre la plastica e viaggiare responsabilmente
Cosa possiamo fare per contribuire alla lotta alla plastica? Ecco per te 10 piccoli, ma utili accorgimenti per evitare la plastica.
Bevi l’acqua del rubinetto o acquista quella in vetro
Perchè comprare centinaia di bottiglie d’acqua se l’acqua del tuo rubinetto è già buona, gratis e libera dalla plastica? Se non sei sicuro della purezza della tua acqua di casa, prenota un controllo oppure installa uno di quei depuratori che filtrano l’acqua, rendendola pulita e buona, col vantaggio ulteriore di farti risparmiare e di evitare il trasporto periodico di pesanti casse d’acqua. In alternativa, compra le bottiglie di vetro: un materiale molto più semplice da smaltire.
Viaggia con la tua borraccia
Anche quando sei in viaggio puoi evitare inutili rifiuti di plastica. Porta con te una borraccia da riempire ogni volta, è riutilizzabile, molto più resistente delle normali bottiglie, colorata e bella da vedere.
Elimina i monodose
Monodose come flaconcini di bagnoschiuma e profumo sono comodi da portare in giro, ma finiscono subito e aumentano solamente la grande quantità di rifiuti. Preferisci invece contenitori più grandi, e una volta finiti, prendi le ricariche. Abolisci completamente, invece, i monodose di stoviglie di plastica. Se devi portare cibo al sacco, usa piuttosto piatti e stoviglie riutilizzabili.
Usa cannucce di carta, di bamboo o di acciaio
Esistono tante nuove alternative alle solite cannucce di plastica: le cannucce di carta, bamboo e acciaio stanno diventando sempre più popolari: sono colorate ed ecosostenibili, molto meglio di quelle tradizionali!
Sostituisci le borse di plastica con quelle di stoffa
Quando vai a fare la spesa, porta con te una borsa di stoffa oppure altre borse apposta, da poter riutilizzare. Limiterai così l’uso di borsine di plastica che, o perchè si rompono o perchè non vengono più usate, aumentano la quantità di rifiuti.
Compra i fazzoletti in confezioni di carta
I fazzoletti di carta sono per la maggior parte raccolti in tante piccole confezioni di plastica che purtroppo, una volta finite, vengono facilmente disperse nell’ambiente. Puoi facilmente evitare questi rifiuti sostituendoli coi fazzoletti racchiusi in confezioni di carta.
Evita le merendine confezionate
Stai per trascorrere una giornata fuori casa e pensi di portar con te qualcosa da mangiare in caso ti venisse fame? Non comprare merendine pre-confezionate, ma piuttosto preparati un buon pasto da casa, della frutta, oppure cucina dei biscotti e portali con te, racchiudendoli in una confezione riutilizzabile.
Compra i detersivi sfusi
Moltissimi supermercati oggi sono attrezzati apposta per aiutarti a diminuire l’acquisto di plastica. Puoi comprare un detersivo nella sua bottiglia per la prima volta e poi, una volta finito, tornare al supermercato con quella bottiglia e riempirlo direttamente lì.
No alle salviettine usa e getta
Salviettine struccanti e igienizzanti sono comode, ma non sono biodegradabili. Contengono infatti fibre di plastica e inoltre, se disperse nel mare, vengono facilmente scambiate per meduse dalle tartarughe ad esempio, costituendo un vero e proprio pericolo. Per rimuovere il trucco ad esempio, usa un panno insieme a saponi detergenti apposta per struccare.
Datti al riciclo creativo!
Quando hai ancora delle bottigliette di plastica da parte e non sai cosa farne, riciclale per trasformarle in decorazioni per la casa, in simpatiche collane, orecchini e braccialetti o in pupazzetti per i tuoi figli: sarà divertente oltre che un’idea ecosostenibile!