Chi non ha mai sognato di mollare tutto e cambiare vita? Guela e Roberto l’hanno fatto. Rifugisti per caso, hanno lasciato il loro lavoro d’ufficio e hanno aperto il loro Rifugio Sogno, a 2500 metri d’altezza tra le vette della Valle d’Aosta, nella Perla Alpina di Cogne, ad un passo dal Gran Paradiso. Conosciamoli insieme!
Il sogno di Guela e Roberto è quello di una vita semplice, a contatto con la natura e la montagna. Un giorno trovano il coraggio per realizzare il loro sogno. Lasciano il loro lavoro d’ufficio e rivoluzionano la loro vita. Si trasferiscono in alta quota, tra camosci, stambecchi e natura incontaminata. Qui gestiscono un bellissimo rifugio eco-friendly, Rifugio Sogno di Berdzé, che è anche ospitalità Perla Alpina. Abbiamo intervistato Guela e Roberto, ecco cosa ci hanno raccontato:
Come è nato il vostro progetto di eco-ospitalità?
Rifugisti per caso … Dopo una vita passata a lavorare in ufficio e a vivere il resto della vita in famiglia, e dopo una esperienza di volontariato come rifugisti al Rifugio Tazzetti nel 2016, eccoci a rivoluzionare la nostra vita. Dal sogno, al rifugio Sogno. Una struttura ricettiva a 2526 metri di altezza completamente autosufficiente, inserita in un contesto di ecocompatibilità unico qual’è quello di Cogne, in Valle d’Aosta. La complicità del proprietario (Sig. Berger) ed il gioco è fatto. Eccoci qui a vivere un sogno al Sogno in un contesto unico nel suo genere.
Quali caratteristiche rendono unica la tua eco-ospitalità?
Siamo ad un passo dal parco del Gran Paradiso (esattamente 3 metri) e altrettanto dal Parco dell’Avic (300 metri). Il ns rifugio si raggiunge a piedi. Generiamo l’energia elettrica attraverso una centrale idroelettrica e prossimamente, attraverso una pala eolica. Malgrado le difficoltà logistiche, ricicliamo circa il 90% dei nostri rifiuti. Quelli organici li gestiamo direttamente in rifugio. Usiamo prodotti detergenti ecocompatibili e carta riciclata. Proponiamo ai nostri ospiti diversi percorsi lenti nella natura, sia a piedi che in mountain bike.
Quale itinerario, esperienza o escursione consigliate maggiormente a chi viene da voi?
Intorno alla ns. struttura a distanza di 1 ora a piedi o poco più, alcuni laghi rappresentano la destinazione ideale per una gita immersi nella natura tra le più accattivanti della Valle d’Aosta: Laghi Miserino, Lago Ponton, Lago Miseren, Lago delle Loie. Dal rifugio poi si può partire per gite alpinistiche affascinanti e complesse come Punta Tervisa o Rosa dei Banchi. Il vallone dell’Urtier è un luogo magico dove è possibile incontrare una flora unica nel suo genere. Serate con il Guardia Parco (del Gran Paradiso), con Guide Escursionistiche, Esperti di Botanica alpina, la Deveteja (la transumanza delle mucche dai monti a valle)… permetteranno anche ai neofiti di riconoscere le bellezze della nostra terra.
Quali buone pratiche di sostenibilità avete adottato?
Utilizziamo risorse da fonti rinnovabili: l’energia elettrica proviene dalla centrale idroelettrica e da eolico e il riscaldamento del rifugio da fonti rinnovabili al 100%. L’acqua è quella del pozzo. Usiamo i piedi anziché l’auto. Chiediamo ai nostri ospiti di collaborare nella raccolta differenziata (che raggiunge il 90%) attraverso l’uso di contenitori differenziati. Cerchiamo di ridurre il riscaldamento dei locali e l’uso di acqua calda, compatibilmente con l’accoglienza nella nostra struttura.
Cosa significa per voi essere una “Perla Alpina“?
E’ amore per la montagna. E’ un pensiero ed un “modus operandi”. E’ la ricerca di una modalità di vita più rispettosa dell’ambiente. E’ l’essere inseriti in un contesto dove altri si comportano nel tuo stesso modo rispettoso. E’ la ricerca di bellezza attraverso semplici gesti quali quelli (proprio semplici, solo per esempio) di raccogliere l’immondizia lasciata da altri perché il posto in cui ti trovi ti appartiene. E’ il desiderio di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo hai trovato.