Correva l’anno 1950 quando il piccolo paese di Curon fu sommerso in seguito alla creazione di una grande diga che unificò 3 laghi. Da allora, la torre di un campanile spunta dall’acqua, rendendo inconfondibile e magico il Lago di Resia.
Siamo nella bellissima Val Venosta, un luogo caratterizzato dalle testimonianze storiche e dai sentieri naturalistici, dai castelli e dai percorsi in mountain bike. Qui, davanti alle montagne della Vallelunga, a 1.500m sul livello del mare, c’è il Lago Resia, il più grande dell’Alto Adige, che ancora oggi ci racconta la sua storia.
La storia del Lago di Resia
Un tempo i laghi erano tre: oltre il Lago di Resia c’erano il Curon e il San Valentino alla Muta. Nel 1950 furono uniti da una diga, che però sommerse con sé Curon, le sue case e i suoi terreni. Gli abitanti dovettero evacuare e del borgo rimase solo il grande campanile della chiesa risalente al Trecento. Sembra spuntare dal nulla, e rende il Lago di Resia un luogo davvero suggestivo e fiabesco, simbolo di tutta la valle. D’inverno, quando il lago si ghiaccia, il campanile può essere raggiunto a piedi.
La leggenda racconta che, nelle freddi notti d’inverno, si sentono ancora le campane suonare.
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Foto di copertina di Sander van der Wel via Flickr