Una ricerca rivela che anche le piante possono pensare, scegliere e ricordare.
Sappiamo benissimo quanto le piante siano importanti per la nostra vita e per quella del nostro pianeta. Lo studio Secret life of plants (che potete leggere qui) dimostra che le piante sono molto più intelligenti di quanto immaginiamo. Si parla di una forma rudimentale di intelligenza delle piante che ha permesso a questi esseri viventi di sopravvivere e propagarsi anche per migliaia di anni.
Le piante hanno un sistema di comunicazione interno che agisce in modo simile al sistema nervoso centrale degli animali: il sistema riceve un impulso elettrico, che viene elaborato, e quindi produce una reazione. E così le piante si adattano all’ambiente, alla quantità di luce e di acqua.
Come le Piante possono Ricordare, Fare Previsioni e Scegliere
Negli anni, le piante hanno imparato ad interpretare i più diversi impulsi presenti nell’aria, grazie anche all’immagazzinamento delle informazioni. Perché la memoria non è prerogativa di uomini e animali, ma anche le piante possono ricordare.
In base ai ricordi e agli impulsi, gli esseri del regno vegetale possono anche scegliere in qualche misura cosa fare, è per questo che due piante identiche in condizioni identiche possono comportarsi in maniera diversa.
Nonostante le apparenze e le credenze comuni, quindi, i vegetali sono in grado di pensare e di reagire agli stimoli esterni, di fare previsioni, e di agire di conseguenza.
Il primo a teorizzare l’esistenza di un cervello inferiore nelle piante fu Charles Darwin, e negli ultimi anni molti studi scientifici hanno avvalorato la sua tesi e fatto importanti scoperte nell’ambito della neurobiologia vegetale.
Foto di copertina: Massmo Relsig, via flickr