Il futuro del turismo è il viaggio sostenibile. A confermarlo molte indagini statistiche, che lasciano ben sperare per il futuro del turismo e dell’ambiente. La nuova tendenza è infatti viaggiare eco!

Scopriamo insieme i dati delle indagini

Il quarto rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo“, a cura della Fondazione UniVerde, in collaborazione con Ipr Marketing, presentato a Milano in occasione della Bit 2014 (Borsa Internazionale del Turismo), mostra che più della metà dei viaggiatori sceglie mete dedicate alla natura (60%) e alla cultura (65%) tenendo in considerazione l’impatto che il viaggio può avere sull’ambiente.  La preoccupazione che con il turismo si possa danneggiare l’ambiente è infatti cresciuto dal 45% del 2011, all’attuale 49% . Il primo timore rimane la cementificazione, che allarma il 63% degli intervistati, mentre sono in aumento le preoccupazioni legate all’inquinamento (15%) e all’iper-sfruttamento delle risorse del territorio (20%).

Il 21% degli italiani ha dichiarato che un albergo costruito con criteri ecologici e che utilizza servizi eco è sempre da preferire rispetto a chi non segue la stessa policy, e il 65% delle persone lo preferisce comunque a parità di prezzo.

Le eco-caratteristiche più ricercate e apprezzate nelle strutture turistiche sono i pannelli fotovoltaici (51%), seguiti dai menù biologici (29%), dal km zero (29%) e dal risparmio idrico (27%). Anche il mezzo di trasporto è importante, e il 76% degli italiani preferisce raggiungere la propria meta turistica in treno, inoltre, per il 63% dei viaggiatori è importante la raggiungibilità con i mezzi pubblici, l’utilizzo delle biciclette o del car sharing.

Altro dato significativo è emerso in una ricerca Tripadvisor a livello mondiale: il 95,5% dei turisti preferisce strutture ricettive eco-sostenibili.

Un’indagine sui soci CTS ha rivelato un dato significativo sulla propensione dei giovani, compresi nella fascia d’età 18-35, a realizzare un viaggio di tipo ‘responsabile’: il 40,2% infatti dichiara di essere interessato ad effettuare nei prossimi due anni un viaggio ‘eco/equo solidale’ prendendo in considerazione principalmente piccoli operatori turistici che operano localmente nei paesi del Sud del mondo.

Anche un’indagine ISPO registra in Italia un crescente interesse nei confronti delle destinazioni attente alle tematiche ecologiche: il 62% degli intervistati infatti preferisce luoghi di vacanza che sviluppano politiche di salvaguardia dell’ambiente.

E ancora… Un’ indagine italiana condotta da AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) dimostra la costante crescita di questo segmento: si è infatti passati dai 4001 viaggiatori rilevati nel 2008 (21 operatori) agli 8.253 del 2009 fino ai 18.380 turisti che hanno viaggiato con gli 11 soci di AITR che hanno risposto al questionario nel 2011, per un totale di quasi 71.000 presenze. Il fatturato totale stimabile è di circa 7.100.000 euro di cui il 30-40% (pari a una somma compresa fra i 2.130.000 e i 2.840.000 di euro) viene speso sul posto dagli organizzatori di viaggio per l’acquisto di servizi turistici, fornendo un contributo non trascurabile e a volte significativo alle micro economie locali. A questi flussi monetari occorre inoltre aggiungere quelli direttamente generati dalle spese dei turisti in loco e i contributi versati a specifici progetti di sviluppo, pratica molto diffusa tra gli operatori di turismo responsabile (la cosiddetta “quota progetto”). Considerando una media di 50 euro di spese dirette e 5 euro di quota progetto a viaggiatore, si può stimare che il contributo diretto alle economie locali delle comunità visitate da questi 11 soci si aggiri tra i 3 e i 4 milioni di euro annui. Secondo l’Isnart infatti, a conferma della tendenza testimoniata da AITR, nonostante le difficoltà che il settore sta complessivamente vivendo, il turismo responsabile ha registrato negli ultimi anni un incremento medio annuo del 9% in termini di domanda e del 20% in termini di spesa turistica.

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Insomma il turismo eco sostenibile non è più un fatto di “nicchia”.

Il turismo, se correttamente pianificato, attuato e gestito è infatti anche un efficace strumento per promuovere la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e accrescere il benessere delle popolazioni locali. Una sintesi perfetta in cui si soddisfano le esigenze del consumatore/viaggiatore sempre più attento e rigoroso nelle scelte d’acquisto e lo sviluppo delle economie locali dei paesi che lo ospitano.

Cosa aspettate? Scegliete il vostro percorso eco sostenibile in Italia, a due passi da casa, sui monti o al mare. Pianificate gli spostamenti e riducete al minimo l’utilizzo di mezzi inquinanti. Non sarà solo un modo per dire grazie alla terra che ci ospita ma anche un concreto contributo allo sviluppo di meccanismi economici e sociali virtuosi e utili!

Info: leggi i dati dell’indagine: “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo

 

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Autore: Angela Sebastianelli

Natali parmigiani, una Laurea in giurisprudenza, un impiego di chief editor presso una Casa Editrice e un MBA appena terminato. Poi, tre passioni quasi compulsive: la scrittura, la pittura e gli animali. Nel 2004 prende corpo un esempio della sua vena narrativa che infonde in un primissimo blog; a seguire, una cascata di collaborazioni con diversi siti e testate (PAIS, Total free Magazine ecc.). Pescare dalla Babele quotidiana e riordinarne i pezzi inventando una loro nuova prima volta: questa la sua vocazione, che insegue e persegue su http://mystreamoffecklessness.wordpress.com/. La natura è la sua bussola; il verde, i tramonti che si incendiano all’orizzonte, tutto filtrato dalle orecchie attente di un cavallo, suo compagno instancabile. Il blog di Viaggi Verdi è ora una finestra sul mondo del bello, del green; per pensare, scrivere e parlare di ecologia, sostenibilità e animalismo. Quello convinto, schietto e sincero. Quello di chi gli animali li vive davvero. Da sempre.
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