Cosa ne dite di scoprire i sentieri selvaggi della Val Camonica, una delle valli più estese delle Alpi centrali, sospesi tra i monti e le nuvole, in sella al vostro cavallo?
Ecco un suggestivo itinerario, dal Castello di Breno al Lago d’Iseo attraverso il bosco degli gnomi: un percorso di 3 giorni, adatto anche ai neofiti cavalieri e a principianti, ideato dai Cavalieri Prealpini. Per godervi da vicino la montagna alpina più sconosciuta e nascosta…
Comincia l’avventura
L’avventura è semplice e genuina, l’ecosistema autentico e delicato. Si entra timidamente, chiedendo permesso a Madre Natura. Si barda il cavallo con cura certosina, si controllano gli zoccoli e i ferri, si fa scorta di acqua, si stringono le bisacce e si chiudono bene le cerniere. Ci si prepara al clima senza timore, accogliendo con lo stesso spirito aperto raggi di sole e raffiche di vento.
Siete pronti? In sella, si parte!
Si comincia in alta quota, a Breno (Brescia), immersi in una natura fragile ma meravigliosa, che ancora resiste alle lusinghe del progresso.
Per raggiungere il castello di Breno si sale attraverso un impervio camminamento, che porta in cima. Qui, dopo alcune ore di sella per nulla faticose, si incappa in un gustoso pranzo servito da splendide damigelle in costume medievale, interamente organizzato dai Cavalieri Prealpini.
Si riparte. Ecco il passo Croce Domini, nel cuore del Parco Naturale dell’Adamello, ed è già ora di cena, presso il rifugio del simpatico Vito (Rifugio Bazena). Si riparte, si, ancora, in notturna, con del buon vin brulè stipato nelle bisacce, verso il Passo Maniva.
Arriva l’alba del secondo giorno, un’alba fatta di suggestivi laghetti e vallate intatte. Dislivello circa 900 metri, 30 chilometri da percorrere in sella.
Tra sali e scendi in alta quota superando il Passo delle sette Crocette si arriva a Malga Rossello, dove è servito il pranzo. Ancora sella, sudore e silenzio, poi si arriva a Plan di Montecampione e si scuderizzano i cavalli nei box interrati dell’albergo.
Ancora un giorno, ancora da cavallari. Si arriva sul Monte Guglielmo a quasi 2000 metri, e si visita il monumento del Divin redentore. Pranzo al rifugio e discesa al bosco degli gnomi…una mostra all’aperto di sculture intagliate direttamente nel legno dell’artista locale Luigi Zatti, poi l’arrivo a Zone con le sue piramidi di erosione conclude la giornata…
Una nuova mattina corrobora gli spiriti dei cavalieri: ad aspettarli la salita alle 13 piante (faggi), un ultimo sguardo al meraviglioso lago d’Iseo e poi via… si superano le pinete di Val Palot, sempre tra passaggi inaspettati e vegetazione rigogliosa.
Una discesa lungo le piste di Montecampione e la giornata è servita…serata rilassante sul Lago d’Iseo con cena su battello tipico. L’ultima alba dei nostri eroi conduce ad Artogne e saluta tutti con brindisi e buffet.
Il percorso disegnato per i cavalieri (e per gli eventuali accompagnatori che possono spostarsi in auto e raggiungerli presso i punti ristoro), comincia a Breno (Brescia); si intraprende un cammino di circa 39 chilometri per raggiungere il Passo di Croce Domini, il dislivello da affrontare sarà di 1861 metri. Dopo un abbondante aperitivo si apre ufficialmente il trek.
Chi sono i Cavalieri Prealpini?
Da anni il gruppo dei Cavalieri Prealpini disegna percorsi ed itinerari a cavallo unici nel loro genere: un gruppo nuovo, che non valorizza solo l’equitazione e lo sport, ma permette anche di far conoscere alla gente la Val Seriana e la Val Camonica. Una questione di turismo, più che di sport. La loro organizzatissima compagine realizza trekking proprio qui, in Italia, nelle nostre Prealpi Orobiche, senza andare chissà dove ad esplorare luoghi sconosciuti e lontani, ma disegnando i contorni del fantastico che sta a due passi da noi, anche se spesso non lo vediamo.
Per chi non li conosce è quasi difficile dipingere una cornice efficace della loro “stoffa”.
Carlo Mazzoleni, il Presidente, è di sicuro un gran pignolo: la pignoleria di chi ha l’ambizione di ottenere sempre e comunque un risultato di qualità. I mesi che precedono i trekking sono duri, mesi di preparazione, fatti di decine di persone adibite a staff che si impegnano quotidianamente per provare e riprovare i percorsi, pulire i sentieri, agghindare punti ristoro e contattare strutture per passare la notte al caldo. Una associazione nata tra le mani di chi ha sempre vissuto la propria terra e i propri cavalli, con sincerità e spirito di sacrificio.
Lo sport si fonde con il viaggio: il Trofeo nazionale trekking
Lo staff è di circa una ventina di persone, provetti accompagnatori composti da veterinari, maniscalchi, fotografi e simpatizzanti delle pre alpi. Tutti uniti e mossi dal medesimo spirito; mossi anche dalla sfida competitiva instaurata tramite il trofeo italiano Trekking, organizzato dal Club Italia Trekking equestre. Infatti il tragitto che raccontiamo si inerisce all’interno di questo trofeo e ci aiuta a capire e a realizzare quanti scorci di montagna si possono svelare ai nostri occhi sul dorso di un cavallo. Una iniziativa pensata per utilizzare il turismo a cavallo come tramite per conoscere il territorio italiano con le sue peculiarità ambientali, paesaggistiche, gastronomiche e storiche.
Il messaggio è positivo e immediato: noi andiamo ANCHE a cavallo, un coinvolgimento totale quindi, nei confronti di chi non si sia mai approcciato a questo mondo, in un’ottica di riscoperta culturale dell’Italia.
Ecco servita l’idea di Trek estremo (nella sua unicità) dei Cavalieri Prealipini. A voi ora scoprire queste piccole lande di inciviltà intelligente, visitarle e ammirarle, grazie alla collaborazione di un amico a 4 zampe dal piede franco.
L’itinerario disegnato in questo articolo è puramente esemplificativo e racconta la Tappa Lombarda del trofeo nazionale trekking: con una telefonata potete contattare i Cavalieri Prealpini e organizzare per comitive trek di qualsiasi livello e durata.
Info: Cavalieri Prealpini, Carlo Mazzoleni (Presidente Associazione Cavalieri Prealpini), 335 7498409, Carlo.mazzoleni@libero.it.