Sulle colline umbre, tra oliveti, vigne e boschi di querce, un antico borgo del XV secolo è stato recentemente recuperato e trasformato in una comunità ecosostenibile, che verrà inaugurata proprio in questi giorniMonestevole (a 40 minuti da Perugia e a 2 ore da Firenze o Roma) sarà la terza comunità di Tribewanted, dopo quella nelle Fiji e quella in Sierra Leone.

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Ci lavoreranno 15 persone del luogo per produrre olio, salumi, pane e pasta biologici. Offrirà un’ospitalità semplice, ecologica e a contatto con la natura, in camere di vario tipo (dalla suite con il camino a quelle con i letti a castello) con colazione e cena biologica compresa nel prezzo. Ma sopratutto,  dimostrerà nei fatti che uno stile di vita sostenibile è possibile già oggi.

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Si vive a contatto con la natura (tra cavalli, pecore, mucche, maiali, polli, pavoni,  gatti e cani), si possono visitare le città e i borghi d’arte dei dintorni, si cena tutti attorno ad un tavolo, ma sopratutto si partecipa e si impara, e ciò che si è appreso lo si porta a casa per cambiare in meglio il proprio stile di vita.

Durante il soggiorno a Monestevole si potranno infatti compiere importanti esperienze di sostenibilità: dalla bioedilizia alla permacultura, dal riciclo delle acque alla generazione di energia verde, dalla produzione di miele e marmellate alla potatura degli alberi. Il primo corso, che si terrà ad aprile 2013, sarà proprio sulle tecniche di permacultura.

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Quella di Monestevole è una comunità ecosostenibile a livello ambientale, sociale ed economico, il cui successo viene misurato attraverso 10 indicatori: energia, acqua, cibo, rifiuti, impronta ecologica, istruzione, salute, lavoro, felicità e sostenibilità economica. Inoltre il 100% dei ricavi verranno reinvestiti nella comunità locale e nella gestione della cooperativa.

Abbiamo incontrato Filippo Bozotti, fondatore del progetto Tribewanted insieme a Ben Keene, e gli abbiamo chiesto come è iniziata la loro eco-avventura.

Il progetto Tribewanted è nato nell’aprile 2006 dall’idea di promuovere una visione sostenibile del mondo e del nostro futuro attraverso la creazione di realtà economiche votate alla diffusione dell’ecoturismo.

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“Nel 2008 gli esseri umani hanno usato l’equivalente di 1,5 pianeti in termini di risorse naturali per sostenere la loro esistenza.” (Rapporto WWF Living Planet)  La nostra società “usa e getta” sta cominciando a collassare. Le crepe sono ovunque. Consumati dal consumismo, non possiamo crescere per sempre su un pianeta che ha risorse limitate. Occorre cambiare i comportamenti di massa al fine di ritrovare un equilibrio con la natura. Questa è la sfida che la nostra generazione deve affrontare.

Per questo è nato Tribewanted, un social network che condivide valori e uno spirito comune, una vera e propria tribù virtuale, la cui missione è quella di costruire comunità reali, fisiche, eco-sostenibili orientate al turismo.

I 10 elementi costitutivi delle nostre comunità sono: la loro sostenibilità finanziaria, il consumo di acqua, di energia, di cibo, il ciclo dei rifiuti, l’impronta ecologica, l’occupazione creata dal progetto, l’istruzione locale, la salute e il benessere dei nostri Tribe members.

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Isola di Vorovoro nelle Fiji, Foto di James Vlahos, via National Geographic Adventure

Nell’aprile 2006, Ben Keene, all’epoca ventiseienne, pubblicò un appello online per raccogliere persone interessate a far parte di una community online, la cui missione sarebbe stata quella di costruire una comunità reale, fisica, eco-sostenibile orientata al turismo sull’isola di Vorovoro nelle Fiji , in collaborazione con gli abitanti e i proprietari locali che possedevano i terreni. L’appello riscosse un grande successo e nel giro di poche settimane un migliaio di persone provenienti da 21 paesi nel mondo si unirono alla “tribù online”, pagando una media di 250 dollari a testa per sostenere il progetto e avere la possibilità di visitare Vorovoro. La vicenda ebbe vasta eco e suscitò l’interesse dei media di tutto il mondo, a cominciare dalla una trasmissione della BBC (documentario) e da una copertina del “National Geographic”.

Quali sono stati i principali risultati raggiunti?

Negli ultimi sei anni abbiamo sviluppato due comunità partendo da zero: su un’isola nelle Fiji e su una spiaggia in Sierra Leone. E ora tocca a Monestevole in Umbria, che aprirà nella primavera del 2013.

Abbiamo lavorato in collaborazione con le comunità locali e con più di 1500 Tribe members che sono venuti a soggiornare nelle nostre comunità per un periodo di qualche giorno o di alcune settimane.

Abbiamo così generato 1,5 milioni di dollari di ricavi, che sono stati reinvestiti sul territorio dove sono sorte le comunità, creando così più di 50 posti di lavoro diretti, oltre al beneficio sull’indotto.

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Isola di Vorovoro nelle Fiji, Foto di James Vlahos, via National Geographic Adventure

Quali progetti futuri?

Il nostro obiettivo è costruire una rete di 10 nuove comunità modello, che educhino e dimostrino concretamente che la sostenibilità può essere realizzata realmente.

Il progetto si fonda sul modello “10-10-10”: 10 mila tribe-member che contribuiscono con 10 sterline (circa 12 euro) al mese per aprire 10 comunità sostenibili nel mondo.

Noi crediamo nella forza delle esperienze comunitarie al fine di influenzare positivamente il cambiamento dei comportamenti delle persone. Attraverso la creazione di comunità sostenibili e la condivisione di esperienze interculturali significative, stimolanti e divertenti, sia sul campo sia online, vogliamo dare un’impronta positiva che ispiri altre persone a fare lo stesso.

Tribewanted dimostra che il cambiamento può iniziare proprio dalla scelta responsabile delle nostre vacanze. Se vi sentite ispirati e non avete ancora organizzato il week end di Pasqua, questo è il programma della festa di inaugurazione di Monestevole, dal 21 marzo al 1 aprile 2013.