1. Cosa vedere a Trento
Arrivando dall’autostrada è facile imbattersi nel grigio Adige, corso d’acqua sempre carico e imponente, che costeggia la città accompagnando i visitatori verso il meraviglioso centro storico.
La sua posizione geografica centrale e favorevole ha fatto sì che Trento diventasse la cerniera ideale tra il mondo germanico e quello mediterraneo-latino: infatti, ogni monumento e ogni costruzione architettonica è una commistione eterogenea di stili e tradizioni.
A partire dal Duomo, la Cattedrale di San Vigilio, prima tappa cui si può giungere dal retro, per poi rimanere estasiati dalla Piazza con la fontana del Nettuno.
Sempre nella Piazza Duomo le “Case ai Portici”, all’angolo di Via Belenzani, uniscono i tratti tipici dell’architettura alpina semplice e schietta all’eleganza e alla cromia ricercata del cinquecento, con gli affreschi di Marcello Fogolino.
A mezz'ora a piedi dal centro di Trento troverete il Doss, collinetta a ridosso dell’Adige, con una bella passeggiata panoramica. Come arrivare? Facile! Attraversate il fiume, arrivate a Piedicastello e seguite le indicazioni che vi condurranno sulla cima del monticello, godetevi poi la vista e il silenzio… unici!
Potete anche godervi un breve pic-nic, le aree attrezzate vicino Trento sono tantissime e qui ve ne è proprio una. Troverete molte specie di fiori selvatici e sentieri che attraversano il bosco fino a valle. Svetta tra le dune verdi il mausoleo di Cesare Battisti con il suo lucente colonnato in pietra… una visita è d’obbligo!
2. I sapori e la cucina a km0
I piatti tipici trentini sono il risultato di una felice commistione tra i sapori forti di montagna e quelli edulcorati dell'alto Garda.
I primi sono tutti molto corposi, a partire dagli spazle (pasta fresca di farina e uova ridotta in grossi chicchi con l'ausilio di un'apposita grattugia e bollita: questi gnocchetti sono originari della Germania e più tipici dell'Alto Adige, ma nella provincia di Trento troveranno ugualmente spazio per allietare i vostri palati).
I canederli, gustosi sia nella variante asciutta (al sugo o al burro fuso) che in quella in brodo, sono un piatto da non perdere per chi ama lo speck e i cibi semplici di tradizione tedesca.
E ancora, continuando con i primi, gli strangolapreti alla trentina, le paste con fagioli e verze e i risottini con ridotto di vino rosso e mele trentine dop.
I secondi spaziano dalle carni ai soufflé: prestate particolare attenzione alla carne salada cruda, tipica dell'alto Garda; è saporita e invitante, con ottimi contorni di fagioli o sottaceti fatti in casa.
Imprescindibile lo speck in tutte le sue declinazioni e i prodotti caseari. Dal burro ai formaggi stagionati in Trentino la materia prima è sicuramente nobilissima e imbattibile.
Siamo nella terra madre delle mele verdi, qui ha sede la famosa azienda "Melinda", quindi assaggiate i croccanti pomi alpini accompagnandoli con miele o formaggi e ricordate di fermarvi in Val di Rabbi, dalle parti di San Bernardo, per conoscere le varietà più famose.
Sui dolci primeggia lo strudel ma ottime sono anche la torta di mele, le crostate, le frittelle di mele e lo strauben, un composto arricciato di farina acqua e zucchero, fritto e servito con salse o cioccolata.
Capitolo a parte lo fanno i vini: rigorosamente km0 il Mϋller Thurgau, fruttato e delicato potrà accompagnare ogni vostro pasto con raffinata ricercatezza.
3. Le Dolomiti del Brenta e i dintorni
Siamo nel tempio degli sport alpini: tutto intorno cime e monti con grappoli di abeti e larici.
Il gruppo montuoso di riferimento è quello delle Dolomiti di Brenta: uno spettacolo indescrivibile di alture rocciose e vallate, tra tutte ricordiamo la splendida Val di Sole, con le località più celebri come Folgarida, Malè, Pejo, Dimaro, Rabbi e Caldes.
Qui il verde è brillante e maestoso e il sole irradia i boschi regalando scorci e chiaroscuri da cartolina illustrata.
A pochi minuti dalla città, il Monte Bondone è la montagna simbolo dei trentini che si apre dalle Dolomiti di Brenta all'Adamello e offre bellezze naturali, tranquillità e sport.
Le malghe, a decine, tutte bellissime, sono alpeggi ad alta quota dove perdersi osservando le manze al pascolo o scoprendo caprioli, cervi e scoiattoli...
Moltissime le attività organizzate da alberghi o tour operator in queste strutture comunali: tipiche le degustazioni e le passeggiate in notturna nei boschi.
Tornando a bassa quota… non perdete il lago di Ledro. Arrivati in valle e vi sembrerà di tornare indietro nel passato. Caratteristico il lago circondato dalle montagne e le belle palafitte: l’acqua è fredda ma la location merita un bagno!
4. Natura, sport e itinerari lenti
L'itinerario che da Campo Carlo Magno conduce al rifugio le malghette si trova con estrema facilità percorrendo la provinciale che collega Folgarida a Madonna di Campiglio. Prima del paese un abitazione rosso Pompei dischiude un piccolo parcheggio ghiaiato. Da qui parte il sentiero, molto ben indicato. Tutt'intorno abeti e piccoli rivoli d'acqua montana.
Dopo un'oretta di sterrata forestale perfetta, intonsa e soleggiata ci si butta nella pampa invernale delle piste da sci. Da questo punto partono le seggiovie e parte anche l'ultimo quarto d'ora di camminata sassosa, tra pietrisco e lastroni: un dislivello di circa 400 metri percorribile facilmente anche dai non temerari. Ad aspettarvi un lago alpino dai contorni netti e glaciali. Azzurro cobalto e a tratti verde smeraldo il lago si può perlustrare lungo tutto il suo perimetro grazie a un sentiero panoramico che inizia proprio al rifugio le Malghette.
Ma i sentieri a piedi o in mountain bike sono davvero centinaia in questa provincia, non dimenticate il Lago dei Caprioli, specchio d'acqua alpina e limpida, raggiungibile da Pellizzano anche in automobile, attraverso un via vai di tornanti tortuosi. Una volta giunti al lago e quindi al rifugio è possibile passeggiare lungo un facile percorso di 15 minuti intorno al lago o arrivare in un'ora e mezza di cammino Marileva.
Dulcis in fundo, il Parco Nazionale dello Stelvio offre lo spettacolo irrinunciabile delle cascate di Saènt: si parte da Pellizzano e si arriva al Parco in auto, qui i sentieri sono diversi, il più semplice dalla prima Malga costeggia le cascate, in un turbinio di scalini spesso scivolosi e sconnessi, per arrivare ai punti panoramici che offrono una vista mozzafiato sulla vallata. Proseguendo dopo le cascate si raggiunge la seconda Malga e si può intraprendere il percorso dei larici monumentali: uno splendida passeggiata tra maestosi fusti millenari che raggiungono anche il diametro di otto metri. A far da cornice ai vostri passi, marmotte, caprette, asini, valloni e altipiani verdi punteggiati di rocce e legna da ardere.
5. Dove dormire in città e nei dintorni
A Trento e nei dintorni puoi scoprire bellissime strutture ricettive ecofriendly: agriturismi biologici circondati dai paesaggi alpini, autentiche malghe, B&B eco incastonati in antichi borghi di montagna, bio-hotel con aree benessere naturali e menù vegetariani e vegani.
Scopri tutte le strutture ricettive ecofriendly a Trento e dintorni
Testi di Angela Sebastianelli
Foto di Copertina: foto di Vittorio Ferrari via flickr