Quando ho visitato Ilha da Tartaruga non mi sarei mai aspettata di trovare quello che poi sarebbe diventato uno dei miei posti preferiti qui, in Alentejo.
Ormai l’Alentejo, letteralmente “oltre il fiume Tejo”, è una seconda casa per me e sapere che ci sono sempre nuovi posti da scoprire lo rende ai miei occhi una regione del Portogallo ancora più stupefacente e piena di risorse. Ilha da Tartaruga è un Ecobnb che si trova nelle vicinanze di Mértola (che fa parte del distretto di Beja, sud Alentejo) al confine con la Spagna lungo il fiume Chança, affluente del fiume Guadiana, che nell’Alentejo meridionale segna il confine con la Spagna. Questo posto, un’isola o una penisola a seconda del periodo dell’anno, è raggiungibile sia in macchina che con l’autobus (da Lisbona Sete Rios a Mértola).
Qui, Theo, ha costruito e realizzato passo dopo passo negli anni una vera e propria oasi naturale. Un posto unico e davvero meraviglioso. Quando ho chiesto a Theo se aveva delle immagini da mostrarmi, per vedere com’era il posto quando era appena arrivato, ha tirato fuori e mi ha fatto vedere una serie di foto (che bello che ci sia ancora qualcuno che le stampi e non te le faccia vedere semplicemente dal cellulare!) che mostravano un luogo spento e senza colori.
Theo mi ha poi raccontato che quel pezzo di terreno era rimasto inutilizzato da molti anni e quando lui è arrivato è riuscito lentamente a dargli un’identità e delle sfumature che nel tempo l’hanno reso il luogo che è oggi. Dal magnifico giardino, ricco in termini di biodiversità che ospita principalmente flora locale dal cisto alle erbe aromatiche come salvia e lavanda, ai ruscelli d’acqua e al laghetto pieno di ninfee e rane.
L’Ecobnb è strutturato lungo diversi spazi, un primo alloggio è dato da una roulotte a cui Theo ha dato una nuova vita ristrutturandola e ricolorandola. Qui ci possono dormire fino a 4 persone.
Poi troviamo un altro alloggio, una piccola casetta fatta in legno, la cui vista è mozzafiato. La si può ammirare da dentro la stanza, la quale è fornita di una grande finestra che da sul lago oppure sull’amaca posizionata fuori dalla camera.
Troviamo inoltre un altro alloggio, che a differenza degli altri è coperto solo parzialmente da facciate fatte in legno e con altri materiali naturali. Perfetto per quando si visita questo posto in piena estate quando il caldo alentejano ti mette a dura prova. Questo alloggio, chiamato “Cozy Corner”, è davvero ben ventilato e nonostante sia parzialmente scoperto è comunque fornito di una zanzariera a tenda che va a coprire il letto durante la notte. La stanza è fornita anche di poltroncine e di un tavolino, in pieno stile “salotto marocchino”.
Arriviamo poi alla yurta, splendido pezzo forte di questo Ecobnb. Anche qui non manca una rilassante vista sul fiume e sulle terre oltre sponda dove si scorge anche la Spagna.
Per i più avventurieri è irrinunciabile la casa sull’albero, interamente costruita da Theo e poi arredata e arricchita di dettagli nel tempo. Quando si entra in questa piccola stanza si viene catapultati in una miriade di colori e tessuti indiani che adornano la camera come fosse un piccolo tempio. Hai due opzioni per salirci: le scale oppure cimentarti nell’arrampicata ed aggrapparti ai rami che ti portano fino alla cima.
Durante le giornate trascorse qui il tempo viene scandito tra un bagno e una nuotata attraversando un confine internazionale, i giri in barca o sopra ad un paddle, i deliziosi e salutari pasti preparati con cura da Theo, le colazioni a base di frutta maturata nell’orto, le chiacchere intorno ad un tavolo sorseggiando del buonissimo the alle erbe, il cielo notturno colmo di stelle luminose, il rumore delle cicale unito a quello dei campanacci delle mucche e la compagnia dei lecci che completano il paesaggio tutt’intorno.
Questo luogo è ideale anche per chi ha bambini, i quali hanno a disposizione un intero parco giochi all’aria aperta per divertirsi, sperimentare e scoprire in maniera ecologica e rispettosa quanto riserva l’ambiente locale.
Anche gli animali saranno un’ottima compagnia, dai gatti a Mara, il cane che è stato accolto sull’isola dopo che era stato abbandonato, piena di energia e affettuosa con tutti.
Ho anche avuto la fortuna di conoscere David, figlio di Theo, vero custode dell’isola e delle due case sugli alberi (solo su una ci si può fermare a dormire). Scoprire gli spazi segreti dell’isola giocando con lui è stata una delle cose più belle di questo soggiorno. Inoltre Luz, che dà una mano a Theo nella gestione del luogo, è stata davvero molto ospitale accogliendomi in modo spontaneo e gentile. Loro hanno sicuramente contribuito a rendere questo soggiorno così piacevole.
Su un forno a legna costruito da Theo, in cui un giorno ha cucinato per pranzo un ottimo pesce, ho trovato una scritta che secondo me riassume a pieno questo posto in poche parole “Too many colors block the eyes, too many noises silence the ears” (Troppo colori appesantiscono gli occhi, troppi rumori silenziano le orecchie). Spero di ritornare presto in questo luogo per me speciale.