E se il prossimo carnevale fosse più sostenibile? Una startup sociale tedesca ha ideato un’alternativa meno inquinante ai coriandoli tradizionali, elaborando una soluzione che oltre a non far disperdere dei rifiuti riesce a arricchiere l’ambiente.
Tutto inizia a Colonia, la città tedesca forse più legata al carnevale. Durante questo evento nella città, ogni anno, gli abitanti gettano nell’ambiente circa 400 tonnellate di rifiuti. Philip Weyer, fondatore dell’azienda Saatgutkonfetti e originario di Colonia, si è quindi impegnato a trovare una soluzione che riuscisse a coniugare il divertimento della festa con il rispetto per l’ambiente. Nascono così i coriandoli compostabili.
Come sono fatti i coriandoli sostenibili
Si tratta di una miscela di amido e coloranti naturali ed ecologici a cui vengono aggiunti anche 23 semi di piante selvatiche e autoctone del territorio. In questo modo, non solo è possibile festeggiare senza impattare sull’ambiente, ma si può allo stesso tempo fare qualcosa di buono e concreto per l’ecosistema. I coriandoli della startup Saatgutkonfetti sono pensati per l’utilizzo in zone residenziali, soprattutto giardini privati. Non dovrebbero invece essere utilizzati nelle riserve naturali, in quanto la semina interferisce con un ecosistema complesso. L’azienda ha scelto di tutelare e sostenere la biodiversità regionale, scegliendo inoltre piante gradite ad api, farfalle e altri insetti.
L’azienda ora lavora per automatizzare il processo di produzione dei coriandoli. In questo modo vuole renderli più economici; e quindi accessibili a un numero sempre più maggiore di persone, e sopratutto all‘internazionalizzazione del prodotto. Essendo così fortemente legati alla biodiversità del territorio, attualmente i coriandoli sono disponibili solo per il mercato tedesco. Ma ben presto i coriandoli compostabili saranno disponibili anche in altri Paesi del mondo, speriamo anche Italia!
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