La plastica da rifiuto può diventare un elemento d’arte? Strano a dirsi, ma sì. Si può riutilizzare per creare qualcosa di bello, come ha fatto l’artista Veronika Richterovà, che ha inventato la PET-art, facendo del riciclo della plastica la sua missione
Le problematiche legate all’uso (e abuso) della plastica sono ben note. Mentre gli esperti avvertono che entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci in mare, continuando di questo passo, c’è chi ha trovato il modo di riutilizzare il materiale incriminato in maniera decisamente creativa. Anzi, meglio: facendone proprio qualcosa di bello. É l’artista ceca Veronika Richterovà. Scopriamo le sue creazioni di PET-art!
PET-art: l’arte (Vera) del Riciclo
“PET-art“, è così che l’artista definisce le sue opere. PET è l’abbreviativo di polietilene tereftalato, il materiale di cui sono composte principalmente le bottiglie di plastica. Dal 2004, Veronika ha viaggiato per oltre 76 nazioni e raccolto migliaia di bottiglie che ha trasformato in pezzi d’arte da esposizione. Infatti non poche sono state le mostre a cui ha partecipato, sia individualmente che insieme ad altri artisti contemporanei. La sua brillante intuizione è stata rendersi conto che la plastica scaldata diviene modellabile e se ne può ricavare qualsiasi forma si voglia.
“Il principio è molto semplice: ogni bottiglia in PET tende a diventare più piccola quando viene riscaldata, tuttavia, secondo la mia esperienza, è difficile regolare il processo poiché i diversi tipi di flaconi sono di diversa qualità e il loro comportamento è spesso imprevedibile. Il lavoro è sempre pieno di avventure, la scultura finale è solitamente il risultato di molti esperimenti.
Il più grande vantaggio è che c’è un sacco di materiale gratuito in tutto il mondo. Ho una casa speciale piena di bottiglie che ho trovato, che è il mio ‘tesoro’ dove posso andare a scegliere con cosa voglio lavorare.”
Creazioni che aiutano l’Ambiente
Nato come esperimento visivo, è diventato una vera missione. Tagliare, scaldare e modellare. Cosa? Diverse sculture, ma vi mostriamo in particolare una delle collezioni più sorprendenti della Richterovà. É chiamata “Luminari Pet” e consiste in una serie di lampadari realizzati riciclando le bottiglie di plastica raccolte in giro per il mondo. Composizioni elaborate, dal gusto retrò, quasi regale poiché alcune opere ricordano i grandi lampadari delle sale da ballo sette-ottocentesche.
Un esempio che può essere di ispirazione: riciclare plastica, e tanti altri materiali e oggetti presenti nella nostra quotidianità, non solo è un gesto di rispetto per l’ambiente e permette di ridurre gli sprechi e risparmiare. Può anche essere bello, divertente e portare a risultati stupefacenti.
E voi vi siete mai dedicati al fai-da-te per riciclare dei materiali? Condividete le vostre idee.
E se volete cominciare, potete prendere spunto da questa semplice attività che abbiamo proposto qualche settimana fa. Divertitevi liberando il vostro spirito creativo ecologico!
Immagine di copertina: pesci realizzati con bottiglie di plastica riciclata dall’artista Veronika Richterová