Genova vista da Bonassola, fotografia di Ilmatte, via Flickr
Camminare, passeggiare, vagabondare, ogni tanto prendersi una pausa per riscoprire la natura fa bene, il cervello si ossigena e i sensi si rilassano. Se saremo in grado di guardare con occhi di bambino tutto diventerà una scoperta e le cose che ci stanno intorno ci appariranno belle come non mai.
Chi si recherà a Genova potrà oltre il mare, godere di diversi itinerari a piedi, a contatto con la natura, infatti poco distanti dalla città è possibile raggiungere splendidi sentieri ricchi di vegetazione autoctona: ornielli, carpini, frassini e qua e là, agrifogli e pungitopi.
Cavallo tra le colline genovesi, fotografia di Ondablv, via Flickr
1. Itinerario a cavallo, da Genova Nervi a Torre Quezzi
Per gli amanti dell’equitazione non si deve perdere l’occasione di montare in sella a un bardigiano, cavallo di piccola taglia, tipico dell’Appennino Settentrionale. Da Genova Nervi, seguendo le indicazioni per Bavari, nella frazione di Montelungo, si trova la società ippica, sede anche di un centro estivo per ragazzi.
Il sentiero che si deve percorrere si addentra subito in un fitto bosco dove si incontrano varie pendenze che i cavalli consentono di superare con facilità. Continuando a inerpicarsi verso la vetta del monte Ratti, si incontra l’antico forte “Ratti”, ormai abbandonato.
Dal versante meridionale della montagna si può raggiungere uno spiazzo da cui ammirare in tutto il suo splendore Genova e il suo mare a tratti azzurro e smeraldo. Poco più avanti, superati i ruderi di una torre circolare, percorrendo una strada militare, si giunge alla Torre Quezzi, alta circa 20 metri con imponenti volte a botte risalente al 1800.
Ammirata la torre, ripercorrendo in senso inverso la mulattiera, si raggiungono le scuderie di partenza.
Passeggiata Anita Garibaldi, fotografia di Roberto N, via Flickr
2. Passeggiata Anita Garibaldi
Sempre a Nervi, si può godere della splendida passeggiata Anita Garibaldi, una litoranea di 2 km, davvero suggestiva, sovrastata dalla ferrovia. Situata su un costone roccioso e frastagliato, presenta lunghe scalinate che discendono verso il mare. Inizialmente (1823) la strada serviva ai pescatori della zona per raggiungere con facilità i luoghi di pesca.
Successivamente nel 1862 sono stati avviati lavori per creare una vera e propria passeggiata a mare. Lungo il percorso si incontra la Torre Gropallo del XVI secolo, che prende il nome dal marchese che ha ideato la passeggiata, essa faceva parte del sistema difensivo della città.
Camogli, fotografia di DiegoFornero, via Flickr
3. Trekking da Camogli a San Fruttuoso
Un’altra splendida passeggiata davvero notevole e suggestiva si trova nella vicina Camogli che si può raggiungere col comodo treno litoraneo. Visitato il bellissimo paese e dopo essersi ristorati con le ottime focacce liguri, si può partire ad affrontare il percorso (circa 90 minuti) che da Camogli sale lungo il Rio Gentile, fino a sbucare nell’abitato di S. Rocco per proseguire fino al minuscolo borgo di Punta Chiappa.
Qui si può godere appieno del fantastico colpo d’occhio sul mare e gustare una bibita fresca, nei piccolissimi bar lungo il percorso, ricavati nella roccia. I più temerari possono continuare alla volta di San Fruttuoso, percorrendo un sentiero a piedi, unica via di accesso, via terra. I suoi abitanti, infatti, si spostano via mare, in battello che da Camogli dista circa 30 minuti.
San Fruttuoso, Cristo degli abissi, Cristo degli abissi, fotografia di Vgm8383, via Flickr
San Fruttuoso è un luogo incantato a due passi da Portofino che attrae ogni anno un gran numero di subacquei, grazie alla presenza del Cristo degli Abissi, opera in bronzo di Guido Galletti del 1954 e posta a 17 metri di profondità nelle acque antistanti la baia.
Genova dal Monte Fasce, fotografia di Sipierdi, via Flickr
4. In bici nel parco dell’Aveto
La splendida Liguria non rappresenta proprio il paradiso della bicicletta perché è una tra le regioni più impervie, inoltre la via Aurelia, che offre scorci di mare magnifici è congestionata dal traffico delle auto ed è sconsigliata ai ciclisti. Ma per chi volesse mettersi alla prova, ci sono diversi percorsi per scalatori nell’entroterra (pendenza 9%), soprattutto nel parco dell’Aveto, che dal picco più alto del Monte Fasce (754m) prosegue fino al passo della Scoffera, famoso perché da qui il giro d’Italia, dal lontano 1912, è passato almeno una ventina di volte.
Insomma che siate ciclisti, amanti delle passeggiate o del cavallo non fa differenza, Genova è pronta ad accogliere chiunque in posti incantevoli che di sicuro accontenteranno anche i più esigenti.