Si sente sempre più spesso parlare di digitale ecologico. Ma cosa cosa significa esattamente? Ecco una piccola guida per approfondire questo tema!

Cosa significa Digitale Ecologico

Per prima cosa va detto che per digitale ecologico si intende quel processo che mira a far si che la tecnologia sia usata in modo responsabile, sostenibile ed equo, sia per il pianeta che per le persone.

Un’ indagine abbastanza recente svolta da McKinsey e Co mostra come la pandemia abbia costretto le imprese premere l’acceleratore sia sulla digitalizzazione, sia per quanto rigurarda i processi di interazione con la clientela, sia sulla quantità di prodotti digitali offerti ai clienti.

Questo trend tecnologico ha portato ad una grande trasformazione del modo di pensare, agire e produrre sia a livello delle aziende, sia della società in genere. Così, si è registrata una forte impennata di tutto quanto concerne la tecnologia come il 5G, le stampanti in 3D e l’intelligenza artificiale.

Digitale ecologico cosa vuol dire? Ecco una piccola guida!
Le tecnologie digitali oggi, foto via Canva PRO

Digitale e Sostenibilità

Il digitale e la sostenibilità sono due concetti legati indissolubilmente. Il digitale potrà infatti essere veramente utile solo quando avrà anche le caratteristiche della sostenibilità.

Purtroppo, fino ad ora un processo che miri in questa direzione non si è visto. Infatti, lo scopo principale di questo nuovo digitale è quello di far produrre servizi e beni più efficienti a vantaggio delle ditte stesse, ma non di certo per migliorare la vita delle persone che ci lavorano o dell’ambiente.

Digitale ecologico cosa vuol dire? Ecco una piccola guida!
Un impronta sulla Terra Foto Canva Pro

Servirebbe, al contrario, un’interazione responsabile con l’ambiente così da permettere un adeguato sfruttamento delle risorse naturali e la relativa riduzione delle emissioni inquinanti. Infattii, l’obiettivo che dovremmo raggiungere è “il net zero”, vale a dire la neutralità climatica per il 2050 così come era stato stabilità dall’accordo di Parigi nel 2016.

Digitale ecologico cosa vuol dire? Ecco una piccola guida!
Digitale ecologico cosa vuol dire? Ecco una piccola guida!


Per quale motivo la sostenibilità digitale riveste un’importanza così fondamentale? E’ importante avere un digitale sostenibile sia per noi sia, soprattutto, per le generazioni che verranno in quanto solo in questo modo si potrà continuare a produrre beni e servizi senza stravolgere il Pianeta Terra.

L’impatto ambientale del digitale

Il mondo digitale non è solo virtuale: si fonda su un’infrastruttura fisica, che spazia dai dispositivi di input come i mouse ai server, richiedendo notevoli quantità di energia, lavoro e risorse, corrispondenti al 4,2% del consumo energetico mondiale e al 3,9% delle emissioni globali di gas serra.

Le tecnologie digitali prevedono un aumento del loro impatto e della quantità di energia per farle funzionare, come dimostrato dall’Irlanda, dove i data center hanno assorbito gran parte del consumo elettrico del paese nel 2021 e si prevede che raggiungeranno il 27% entro il 2030. Inoltre, le tecnologie innovative, come le antenne 5G, sebbene più efficienti rispetto al 4G, consumano il triplo di energia.

I metalli delle terre rare rappresentano componenti essenziali nella fabbricazione di smartphone, laptop e altri dispositivi elettronici. L’estrazione di questi metalli sta diventando un terreno di scontro geopolitico ed economico, principalmente a causa della loro concentrazione in Cina. Un caso particolarmente problematico riguarda il cobalto, in quanto la Repubblica Democratica del Congo, ricca di questo metallo, presenta una diffusa presenza di lavoro minorile, legata alla sua estrazione, spesso associata a forme di schiavitù, corruzione e coinvolgimento di gruppi armati nell’industria.

Allo stesso tempo, l’accento posto dalle aziende sulla riduzione dei costi dei dispositivi contribuisce a mantenere bassi gli standard ambientali e sociali. Finora, le imprese digitali si sono principalmente concentrate sulla ricerca del profitto, spesso trascurando gli impegni presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030.

Come perseguire una transizione digitale ecologica?

trasformazione digitale
Foto Canva Pro

Per poter riuscire ad avere la doppia transizione, sia digitale che ecologica, è fondamentale che ci sia un cambiamento anche nella cultura. Si deve passare dall’economia lineare tradizionale all’economia circolare, per ridurre gli sprechi sia di risorse naturali sia di energia.

Il principio dell’economia circolare si basa infatti sulla condivisione, sul usare di nuovo, nel riparare quello che si rompe e non gettarlo subito, nel riciclo di materiali e prodotti già esistenti così da farli durare di più. Questo nuovo modello di produrre improntato sull’ecologia dovrebbe poi essere premiato e incentivato anche dai Governi.

È infatti fondamentale che il settore pubblico prenda l’iniziativa per ridurre le emissioni di gas serra del digitale. Ad esempio, in Francia, a partire dal 2022, i fornitori di servizi Internet sono tenuti per legge a informare i clienti sulle emissioni generate dalle proprie attività.

Nel 2009, l’Unione Europea ha promulgato la direttiva Ecodesign, che stabilisce criteri affinché i data center, i server e altre strutture di archiviazione dati siano progettati per agevolarne la riparazione, il riciclaggio e la rigenerazione. Inoltre, dal 2019, l’Unione Europea sta lavorando su una legislazione ancora più ambiziosa in questo ambito.

Il digitale è un elemento essenziale nella transizione verso un’energia più sostenibile. L’efficienza derivante dall’uso del digitale in diversi settori può infatti ridurre le emissioni globali dell’1,3%.

Inoltre, sfruttando il digitale per l’integrazione delle fonti di energia rinnovabile nel settore energetico, si può addirittura ottenere una diminuzione annuale delle emissioni del 19%, risultato che supera ampiamente le emissioni prodotte dal settore digitale stesso.

Foto di Copertina Fonte Canva Pro


Autore: Monica Palazzi

Amo molto viaggiare (lavoro permettendo)... Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (in modo particolare i cosiddetti libri gialli) sia scrivere. Mi piace molto cucinare e i miei piatti “forti” sono il risotto, in tutte le sue forme, e i dolci come la torta sia la paradiso sia la marmorizzata. Stravedo per gli animali soprattutto i cani. Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po
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