Il bello di visitare in bicicletta una città o un piccolo borgo è poterla gustare in tutta calma, senza fretta, cosa che non sempre è possibile fare in auto o con i mezzi pubblici. Pedalando puoi osservare dettagli che in auto sfuggono, fermarti quando vuoi per parlare con le persone o a scattare una fotografia (in bus sarebbe un problema). Senza dimenticare che la due ruote è ecologica, non inquina, e fa bene alla linea (si sa in vacanza si mangia un po’ di più e pedalando si smaltisce l’eccesso) e la puoi parcheggiare dove vuoi senza incorrere nelle multe per colpa delle ZTL (Zone a Traffico Limitato) che ormai ci sono in ogni dove anche nel paese più piccolo che ci sia. E se non sei troppo allenato puoi sempre optare per una bici elettrica! Direi che i vantaggi della bicicletta sono davvero tantissimi o sbaglio??

Da Pizzighettone a Crema in bicicletta

Crema e i suoi dintorni sono una meta perfetta per una vacanza in bicicletta. Scopriamo insieme uno dei percorsi ciclabili più suggestivi, da Pizzighettone a Crema su due ruote! Quando andare in vacanza in bici? Non c’è un periodo ideale per andare con la bicicletta seppur sia sconsigliato il periodo troppo freddo così come quello troppo caldo poi per il resto è sempre fattibile.

Crema, forse meno nota, di città come Milano, Brescia, Bergamo si trova proprio nel centro della pianura padana tra i fiumi Serio Morto e l’Adda. In questa zona sicuramente le piste ciclabili in cui girovagare tra storia e borghi ricchi di tradizione non mancano.

Tuttavia il tragitto ciclabile che vi consiglio è quello che da Pizzighettone arriva fino a Crema. E’ davvero molto bello in quanto si segue la pista ciclabile delle Città Murate per arrivare fino alle Tombe Morte. Sulla strada si passa per Formigara, Soresina così solo per menzionarne un paio e si arriva a Crema attraverso il Canale Vacchelli.

Da Pizzighettone a Crema in Bicicletta
Foto di Arbalete via Wikimedia

Ecco il motivo per cui ho deciso di portarti alla scoperta di Crema e dintorni in questo modo e cosa scoprirai lungo il percorso.

Itinerario

  • Lunghezza: 47 chilometri circa
  • Fondo stradale: sterrato e asfalto
  • Dislivello: +130 metri
  • Difficoltà: facile
  • Adatto a tutti (serve però un minimo di allenamento)
  • Bici da usare: MTB oppure una bici elettrica o ibrida
  • Durata media: 5 ore

1. Pizzighettone

Pizzighettone
Pizzighettone, foto via Canva PRO

Il primo borgo che trovo sul mio percorso è Pizzighettone che è un bel borgo di circa 6.000 abitanti.E tra le tante cose che qui si possono ammirare menziono:

  • Il Museo civico di Pizzighettone: In questo museo si trovano reperti che vanno dalla Preistoria fino ai tempi degli Antichi Romani, passando per le ceramiche del periodo Rinascimentale che sono state recuperate durante degli scavi proprio sotto la cerchia muraria. Per maggiori informazioni visitare il seguente sito internet www.museocivicopizzighettone.it
  • La Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano: è la chiesa parrocchiale di Pizzighettone, risale al 1486 su dei resti di un edificio precedente.
  • Il Castello: La costruzione di questo castello risale al XII secolo e fu fatto dai Cremonesi. Inizialmente si trattava di una piccola rocca che solo nel XIV secolo, grazie ai Visconti e agli Sforza, diventò un castello davvero imponente. Agli inizi del 1800 ci fu una demolizione e di quel mastio non rimasero che due torri.
Il Castello di Pizzighettone
Foto di Gehadad via wikimedia
  • La Torre Mozzata: che nel XV secolo aveva la funzione di Torre Porta e la Torre del Guado. In questa torre fu fatto prigioniero il Re Francesco I di Francia nel 1525.
  • Le Mura: Le mura di Pizzighettone si sviluppano per due chilometri che racchiudono ancora oggi tutto il centro del borgo medesimo. La loro forma originaria è del Medioevo tuttavia nel corso dei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti. Grazie al gruppo volontari mura puoi seguire una visita guidata delle possenti costruzioni, o anche visitare il museo dei Mestieri d’una volta e il Museo delle terribili Prigioni.

2. Genivolta

Tombe Morte di Genivolta
Tombe Morte di Genivolta, foto via Canva PRO

Arrivo quindi a Genivolta che è un comune di poco più di 1000 abitanti. E una volta qui non posso non andare a vedere:

  • Le Tombe morte: sono il più importante concentramento di corsi d’acqua artificiale nonché il primario nucleo dell’Ecomuseo della Provincia di Cremona. Per avere maggiori informazioni rivolgersi al Comune di Genivolta che risponde al seguente numero di telefono 0374/68522 oppure visitare il seguente sito internet www.comune.genivolta.gov.it

E adesso riparto alla volta della mia meta finale vale a dire Crema.

3. Crema

Crema, Lombardia
Foto d MarkusMark via Wikimedia

Sicuramente ci sarebbero davvero tante cose da vedere a Crema, per questa volta mi concentro su:

  • Il Duomo: costruito tra il 1284 e il 1341 in cotto che è un materiale tipico della zona sulle rovine di una precedente struttura i cui resti sono conservati nella cripta. La chiesa è in chiaro stile gotico lombardo.
  • La Torre Guelfa: è l’unica testimonianza del Medioevo che possiamo trovare a Crema. Risale al 1286 e qui campeggia ancora l’effige del Leone di San Marco a ricordo di quando la città era un possedimento della Serenissima.
  • Il Palazzo Pretorio: si trova alla destra rispetto alla Torre, fu restaurato in epoca rinascimentale in quanto fu destinato a residenza del Podestà. Molto bello e degno di nota il portone in stile barocco.
  • Il Palazzo Vescovile: risale al 1548/1549 in origine era la sede dei notai, dei giuristi e dei mercanti. Solamente nel 1580, in seguito dell’istituzione della diocesi di Crema, fu fatto dono al primo vescovo della città.
  • Il Palazzo Comunale: si trova sul lato ovest della Piazza e risale al 1525. E’ un chiaro esempio di architettura rinascimentale. Fu voluto dalla Serenissima come sede del Governo Locale e, difatti, in facciata si possono ammirare alcuni degli stemmi dei podestà che governarono Crema.
Il Palazzo comunale di Crema
Foto di Cremasco via wikimedia.
  • L’arco del Torrazzo: è una porta rinascimentale davvero monumentale che collega Piazza Duomo con via XX Settembre. Questo arco si sviluppa su più piani e gli stili sono databili tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.

Ora si è fatto tardi perciò non posso far altro che riprendere la mia bicicletta e rientrare a casa.

Foto di Copertina una bicicletta Fonte Canva Pro


Autore: Monica Palazzi

Amo molto viaggiare (lavoro permettendo)... Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (in modo particolare i cosiddetti libri gialli) sia scrivere. Mi piace molto cucinare e i miei piatti “forti” sono il risotto, in tutte le sue forme, e i dolci come la torta sia la paradiso sia la marmorizzata. Stravedo per gli animali soprattutto i cani. Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po
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