Sapevi che anche i nostri dispositivi elettronici inquinano? Scopri come ridurre l’impatto ambientale del digitale attraverso 7 semplici consigli green

Durante la pandemia di Covid-19 milioni di lavoratori si sono visti costretti ad adottare lo smartworking, una modalità di lavoro da remoto svolto dalla propria abitazione. Questa modalità è stata apprezzata da molti perché ritenuta più sostenibile: chi lavora da casa, infatti, non si muove in automobile o con altri mezzi, riducendo le emissioni di Co2. Quando gli uffici non sono operativi, la quantità di energia elettrica e altre risorse risparmiate è notevole. Anche il lavoro da remoto, però, ha un impatto sul pianeta. Non dobbiamo infatti dimenticare l’impronta ambientale del digitale e l’inquinamento che ne consegue. Inviare e-mail, fare videochiamate, conservare foto e altri documenti su archivi online ha infatti un impatto ambientale. Per fare un esempio, una mail da un solo megabye consuma 20 grammi di Co2. Questo impatto diventa esponenzialmente grande se pensiamo alla miriade di email che inviamo e riceviamo ogni giorno.

Scopri 7 consigli per ridurre l’impatto ambientale del digitale nel tuo lavoro e nella vita di tutti i giorni.

1. Riduci le dimensioni dei file

Persone che lavorano al computer - impatto ambientale del digitale
Foto di John Schnobrich su Unsplash

Quando invii una mail tenta di ridurne più possibile il peso. Infatti, le mail più corpose e ricche di allegati hanno un’impronta ecologica maggiore. Per questo motivo dovresti scrivere messaggi brevi e coincisi e allegare solo ciò che è necessario. A tal proposito, sono molti i siti internet che consentono di ridurre le dimensioni di foto, documenti pdf e altro gratuitamente e che sono molto utili anche per dare una mano all’ambiente.

2. Cancella i vecchi account che non utilizzi più

Cancellare Vecchi account - impronta ambientale del digitale
Foto di Sigmund su Unsplash

Anche gli account inutilizzati consumano energia: i server necessitano infatti di energia per attivarsi e spegnersi e acqua per raffreddarsi. Per questo motivo si dovresti disattivare tutti gli account sui social media e sugli archivi online che non utilizzi più.

3. Iscriviti solo alle newsletter che ti interessano

Iscriviti solo alle newsletter che ti interessano - impatto ambientale del digitale
Foto di Brett Jordan su Unsplash

Quante volte ti è capitato di iscriverti a newsletter che all’inizio sembravano interessanti, per poi finire a non aprire nemmeno la notifica e a non leggerle mai? Le mail che non ti interessano, oltre ad essere irritanti, sono anche inquinanti. Cleanfox è uno strumento gratuito che ti consente di cancellarti dalle newsletter che non ti interessano e di eliminarne le mail già ricevute.

4. Elimina file inutili e app inutilizzate

app inutilizzate - impronta ambientale del digitale
Foto di Rob Hampson su Unsplash

I file conservati negli archivi digitali occupano spazio nel server, e quindi sprecano energia preziosa. Anche le app che non utilizzi mai andrebbero disinstallate. Questo perché rimangono attive anche quando non vengono usate, dal momento che vengono aggiornate. Gli aggiornamenti comportano un grande transito di dati tra i server e, di conseguenza, un alto dispendio di energia.

 5. Ascolta musica e guarda film offline

film e musica offline - impornta ambientale del digitale
Foto di freestocks su Unsplash

Scaricare musica e video aiuta notevolmente a ridurre i consumi di energia perché i file vengono scaricati una tantum e i dati non vengono utilizzati continuamente durante la visione di un film o l’ascolto di un brano. Tantissime app consentono di scaricare film e canzoni e di fruirne illimitatamente anche senza l’utilizzo di internet, come Netflix, iTunes e Spotify.

6. Sostituisci i dispositivi elettronici solo quando è veramente necessario

Vecchi dispositivi elettronici
Foto di Halacious su Unsplash

La produzione di nuovi modelli di smartphone, talblet e PC è talmente veloce oggigiorno che un dispositivo che riteniamo nuovo di zecca può diventare obsoleto già nel giro di pochi mesi. La produzione dei dispositivi elettronici è però problematica, perché oltre a grandi quantitativi di energia, risorse e acqua, vengono impiegati anche metalli preziosi reperibili quasi esclusivamente nei paesi in via di sviluppo. Sarebbe quindi auspicabile sostituire i propri dispositivi solo quando è realmente necessario e provare a ripararli se sono guasti. Seguire a tutti i costi la moda del momento non è né sostenibile né etico.

7. Opta per dispositivi ricondizionati

dispositivo ricondizionato
Foto di Mohamed Boumaiza su Unsplash

Anche lo smaltimento dei rifiuti elettronici è problematico, soprattutto se si considera che i rifiuti di questo tipo sono in aumento. Una soluzione a questo grave problema sono i dispositivi ricondizionati: si tratta di smartphone, talblet e PC usati ma ancora in ottimo stato, che vengono resettati e riparati, a cui viene quindi data una nuova vita. L’elettronica circolare oltre ad essere amica dell’ambiente è anche ottima per risparmiare, poiché i dispositivi ricondizionati vengono venduti a prezzi vantaggiosi.

L’impatto ambientale del digitale, insomma, è un problema molto attuale e scottante, che però non è abbastanza conosciuto. Utilizziamo i dipositivi elettronici per tantissime ore al giorno ed è quindi fondamentale essere coscienti di questa problematica e impegnarci nel nostro piccolo per contrastarla.

Maggiori Info: https://thanks-in-advance.com/

Foto di copertina: Marvin Meyer su Unsplash


Autore: Alessia Sforza

Credo fermamente che le lingue e le culture straniere siano un ottimo mezzo per farci scoprire il mondo e le sue meravigliose diversità e complessità. Ma le mie passioni non finiscono qui: sono cresciuta nelle valli bresciane a contatto con la natura e cerco di trascorrere più tempo possibile all’aria aperta e, per questo motivo, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità mi stanno molto a cuore. Nelle mie avventure ho sempre con me la mia amata macchina fotografica, con la quale catturo i momenti più significativi ed emozionanti delle mie esperienze!
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