La Sardegna è la seconda isola più estesa del Mar Mediterraneo ed è una meta estiva molto gettonata grazie al clima e alla bellezza delle sue spiagge. Oltre a ciò, esistono realtà sconosciute dal turismo di massa, che rappresentano il lato più “green” e sostenibile dell’isola. Tutto questo è stato raccontato da Tourists for Future, di cui avevamo già parlato in questo articolo. Abbiamo documentato la loro partenza da Palermo e le loro prime tappe. Da allora, hanno già vissuto diverse avventure, tutte all’insegna del turismo responsabile. Scopriamo insieme cosa ha regalato loro la splendida isola di Sardegna.

Foto di gruppo di Tourists for Future

Alla scoperta del turismo minerario

Per iniziare, sapevate che la Sardegna è la regione mineraria con la più alta densità di miniere in Europa? Addirittura esiste un trekking dedicato a questo patrimonio di archeologia industriale: il sentiero delle Miniere nel Blu, che attraversa la Costa Verde.

Si parla a tutti gli effetti di turismo minerario, un tipo di turismo che potrebbe essere un’opportunità di bonificare alcune aree che un tempo erano dedicate all’attività mineraria, funzionante fino agli anni ’70. Difatti, oggi vi sono numerosi villaggi sorti nei pressi di ogni miniera lasciati in rovina e che meritano di essere considerati per la riqualificazione ambientale.

Colossi millenari unici al mondo

Al Museo Civico di Capras è possibile osservare il ritrovamento archeologico più importante nel Mediterraneo del XX secolo: i Giganti di Mont’e Prama. Sono statue umane nuragiche alte oltre i due metri, risalenti a 3000 anni fa.

Sono state trovate, in più di 5000 frammenti, da un contadino nel 1974 in località nel Sinis di Cabras. Inoltre, il museo ospita centinaia di oggetti ritrovati nelle campagne che documentano la storia millenaria della penisola di Sinis, dalla preistoria al Medioevo.

Luoghi magici nell’entroterra: il Pozzo Sacro di Santa Cristina

In provincia di Oristano si scoprono luoghi incantati, avvolti da un velo di sacralità ereditato dai misteriosi tempi antichi. Si tratta del Parco Archeologico di Santa Cristina, una delle più importanti aree sacre dell’età nuragica.

Vista dall'alto del pozzo sacro di Santa Cristina
Vista dall’alto del Pozzo Sacro di Santa Cristina

Al suo interno è presente il Pozzo di Santa Cristina, tappa imperdibile per gli amanti della spiritualità. Infatti, questo pozzo era un vero e proprio tempio sacro, dove la luna e l’acqua vennero venerate per secoli. Inoltre, in questo luogo venivano praticati dei riti dedicati alla femminilità: numerosi archeologi e astronomi affermano che si facevano bagni rituali di purificazione delle donne, tradizione presente in molte culture.

Viaggiatrice di spalle sulle scale del pozzo sacro

Per non bastare, studi scientifici affermano che il Pozzo di Santa Cristina è in grado di prevedere le eclissi, grazie ad una elevata conoscenza dell’astronomia. Infatti, nelle giornate dell’equinozio, il sole rientra perfettamente lungo la scalinata ed è possibile vedere la propria ombra capovolta! La luna invece, ogni 18 anni e 6 mesi, raggiunge la sua altezza massima e si specchia interamente nell’acqua del pozzo.

Una struttura unica dal punto di vista scientifico, architettonico e spirituale.

Un sogno divenuto realtà: Bisos Ospitalità diffusa ecosostenibile

Bisos in sardo significa “sogno“. E’ ciò che ha compiuto Francesco con la ristrutturazione di un antico palazzo dell’Ottocento secondo le più moderne innovazioni eco-sostenibili della bioedilizia. Dalla doccia che indica quanta acqua stai consumando, ai muri auto-rinfrescanti, questa dimora dalla classe energetica A+ è ideale per chi vuole viaggiare in modo eco-consapevole.

bisos sardegna
Camera dell’ospitalità diffusa eco-sostenibile Bisos

La cultura sarda è ampiamente valorizzata attraverso i mobili e i tessuti artigianali e con la accogliente iniziativa dei social eating. E’ una occasione unica per gustare piatti locali a tavola con le famiglie di Paulatino, riscoprendo la convivialità.

Due trekking nella natura selvaggia della Sardegna

Chi ama mettersi in gioco e cimentarsi in difficili sentieri, in Sardegna non rimarrà deluso. Infatti, i nostri amici di Tourists for Future hanno avuto modo di percorrere non uno, bensì due trekking in un solo giorno! Partiti all’alba, sono andati alla ricerca di mufloni, ossia una specie protetta di pecora presente solo in Corsica e in Sardegna. Il luogo migliore per avvistare questo raro animale è il Taccu di Perda Liana, una formazione rocciosa ricca di affascinanti leggende.

Camminata trekking a Baunei, Sardegna

Il secondo percorso è il Selvaggio Blu, il trekking più scenico e impegnativo d’Italia. Infatti, il sentiero è composto da 6 tappe e dura 6 giorni e 5 notti di cammino. Inoltre, si sviluppa sull’orlo di una falesia verticale, passando da canyon, boschi e fiumi. I nostri viaggiatori ne hanno attraversato un tratto, sperimentando le ingegnose scale di ginepro costruite dagli antichi pastori per raggiungere i punti d’acqua o recuperare il bestiame.

Selvaggio Blu, Sardegna
Selvaggio Blu, foto di Anita Cason

Il Canyon di Gorropu: le gole più spettacolari d’Europa

Quando ti affidi a guide turistiche locali è possibile scoprire posti più unici che rari. Infatti, nell’entroterra riesci a venire in contatto con una realtà più genuina e non ricreata ad hoc per i turisti. Si sta parlando del Canyon di Gorropu, con pareti di oltre 500 metri e il punto più stretto di soli 4 metri!

Gole di Gorropu

Le gole sono luoghi abitualmente frequentati da pastori, capaci di muoversi con l’incredibile agilità di un alpinista. I tradizionali strumenti che utilizzano sono costruiti con legno di ginepro del posto, chiamati “scale e fustes“.

Il canyon è anche conosciuto dai bambini dei paesi vicini, poiché è un luogo dove sono state ambientate storie che vedono come protagonisti i Drullíos (spaventose figure leggendarie simili a troll).
Un luogo imponente, che ospita specie animali e vegetali uniche, come l’Aquilegia nuragica (o Aquilegia di Gorropu), da vivere a 360 gradi!

Grazie a Tourists for Future stiamo scoprendo gli angoli più autentici dell’Italia, impregnati di cultura e tradizione. Non perdere nessuna avventura e lasciati ispirare dalle loro tappe, intraprendendo come loro un viaggio più sostenibile e genuino.

Ricordiamo che Tourists for Future é un progetto nato dal basso, per dare voce alle realtà impegnate nel turismo etico e sostenibile, puoi sostenerlo seguendo questo link

Immagine di copertina: foto di Anita Cason, Giorgio Cordin, Matteo Osele e Giulia Fattoretti


Autore: Maria Cristina

Nata tra le campagne assolate della Sicilia e cresciuta in mezzo alle maestose montagne trentine. Fin da piccola sono sempre stata affascinata dalla diversità culturale presente nel nostro paese da nord a sud. Ho una grande passione per le lingue e sogno di poter scoprire in ogni angolo del pianeta, rispettando l'ambiente e valorizzando l'unicità che ci caratterizza.
Altri articoli di Maria Cristina →


Questo articolo è stato pubblicato il storie di viaggio ed etichettato , , . Ecco il permalink.