Marco Ginelli, con la sua avventura di viaggio in bicicletta attraverso le Alpi, da Salisburgo a Grado, è il vincitore del premio ‘Take it Slow’
Vi ricordate di Take it Slow, il premio di Ecobnb e IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile per condividere esperienze di viaggio lento? Oggi vi presentiamo il vincitore del premio.
Si chiama Marco Ginelli e vive a Crema, una cittadina nella Pianura Padana. Ama la natura, la fotografia, e più di ogni altra cosa viaggiare. Da piccolo seguiva suo padre nelle varie escursioni sulle Dolomiti in percorsi itineranti tra i vari rifiugi. Oggi la passione per il viaggio lento è rimasta, e da qualche anno si è incanalata nel cicloturismo.
“La bici è un ‘pallino’ che è scattato qualche anno fa: parlando con un ex compagno di scuola nonché carissimo amico che iniziò a fare viaggi in bici. Mi sono subito appassionato ai suoi racconti e alle sue esperienze vissute durante i suoi viaggi” – ci racconta Marco.
“Il mio sogno sarebbe quello di girare il mondo in bicicletta, con una tenda e tutto il necessario per essere indipendente, ma sto aspettando di vincere il superenalotto o di andare in pensione in quanto allo stato attuale il mio lavoro non mi permette di prendere abbastanza giorni di ferie per poter realizzare questo sogno.”
A proposito di lavoro, Marco cura la certificazione Ambientale ISO14001 per un’azienda multinazionale. La sua passione per il rispetto dell’ambiente lo ha portato ad esercitare una professione attinente.
“L’attenzione all’ambiente è quasi diventata un’ossessione per me, a tal punto che utilizzo i social per cercare di aumentare la sensibilità dell’opinione pubblica sul favorire la mobilità sostenibile e quindi intervenire per creare nuove ciclabili e sistemare le esistenti.
Nel mio piccolo vorrei poter migliorare la situazione del nostro pianeta impegnandomi a ridurre l’impatto ambientale mio e di chi vive su questo pianeta favorendo l’economia in ottica più circolare.
Voglio dirvi una curiosità: durante i miei viaggi in bici ho notato una cosa lampante, ovvero che in Italia siamo veramente messi male con le ciclabili; provate così… per gioco, scrivete in google map un punto di partenza e un punto di arrivo e poi selezionare mezzo di trasporto bici… ecco vi accorgerete come mi sono accorto io, che per la maggior parte degli altri stati vi proporrà un percorso ciclabile ma appena entrate nei confini Italiani google vi dice che non esiste un percorso.
Vorrei tanto che domani i nostri figli possano digitare partenza e arrivo e ottenere da google map il percorso bici come primo percorso proposto.
In un mondo dove la popolazione continua ad aumentare e traffico ed inquinamento di conseguenza, sono sempre più convinto che solo la bici ci potrà salvare!
A dimenticavo… Nel mio impegno per preservare l’ambiente, ho deciso che la mia prossima auto sarà elettrica tutta ricoperta da pannelli solari! Pochi sanno che esiste già questo prototipo che presto diventerà produzione di serie in uno stabilimento Svedese con il quale sono in contatto da mesi per prenotare la mia nuova auto.
Abbiamo intervistato Marco per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa di più sulla sua esperienza di viaggio lento. Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Marco, ci racconti qualcosa di te?
Cosa dire di me, sono sempre stato educato fin da piccolo al rispetto dell’ambiente, amo vivere in mezzo alla natura prediligo il campeggio a lussuosi hotel e se posso evito sempre di usare l’auto a favore di mezzi ecologici. Amo il windsurf perché anch’esso mi permette di navigare a impatto 0 così posso conquistare anche le acque… La mia intenzione è quella di poter conquistare anche i cieli sempre all’insegna del eco mobilità e quindi credo che presto farò un corso di parapendio.
Come è nata la tua avventura in bicicletta e l’idea di partecipare a ‘Take it Slow’?
L’avventura in bici da Salisburgo a Grado è nata dopo che ho conosciuto tramite i socials alcune persone che con la loro bici hanno intrapreso viaggi anche lunghi diversi mesi. Mi sono detto: perché non iniziare ad usare la bicicletta come mezzo di trasporto casa-lavoro e fare una vacanza in bici?
Parlando con un amico di questa idea, abbiamo definito insieme la meta.
L’amico è una guida alpina e quindi il viaggio era obbligatorio che includesse la montagna. La scelta quindi si è orientata verso la via Adria antica via che collegava Austria a Italia attraversando le Alpi.
Una volta creato l’itinerario ne parlammo con amici i quali ci presero per pazzi, tranne uno al quale ha subito destato interesse e quindi decise di aggregarsi.
I tre moschettieri come ci definirono, erano pronti a partire: Marco Cesare Giorgio.
Cosa regala in più un viaggio “lento” rispetto ad uno tradizionale?
Viaggiare lento permette di vedere molto più di quanto permetterebbe un viaggio in auto o con altri mezzi.
Essendo appassionato di fotografia il vantaggio è quello di potersi fermare in qualsiasi momento ad immortalare le varie scene che si incontrano durante il viaggio.
Oltre a questo viaggiare lento da opportunità di conoscere molta gente nuova. Un viaggiatore in bicicletta desta sempre interesse e curiosità nelle persone che incontra e quindi è come essere in un social media 4.0 oserei definire.
Quali difficoltà avete incontrato durante il percorso?
A parte i primi tre giorni, dove si presentano alcune salite, il viaggio non ha presentato grosse difficoltà. Basta essere pronti a gestire eventuali imprevisti (qualche camera d’aria di scorta è d’obbligo).
Cosa consiglieresti a chi vuole fare una vacanza in bicicletta di più giorni come la tua?
Per chi volesse avvicinarsi a questa avventura consiglio di fare prima la famosissima ciclabile Passau-Vienna che non presenta alcuna difficoltà, in quanto tutta pianeggiante adiacente alle sponde del Danubio. Inoltre, è molto ben servita per i ciclo viaggiatori, al punto tale che vi sono servizi di trasporto bagaglio sulle varie tratte, quindi è realmente alla portata di tutti.
Cosa significa per te “viaggiare slow”? E quali saranno le tue prossime mete?
Viaggiare lento per me significa trovare opportunità per svuotare la mente dallo stress accumulato durante la giornata lavorativa, per questo motivo uso la bici anche per recarmi al lavoro.
La tua prossima meta?
Mnhhh non saprei, in genere non faccio programmi a lungo termine mi piace decidere all’ultimo… All’avventura!!!
Una cosa è certa, in ottica di miglioramento continuo opterò per una vacanza sempre più intraprendente.
Grazie Marco per l’intervista! Noi immaginiamo che la tua prossima meta sarà uno degli ecobnb in cui potrai trascorrere un weekend green per 2 persone, meglio se in sella ad una bicicletta!