Imparare a conoscere e supportare le persone del luogo: il turismo responsabile non si ferma solo al rispetto per l’ambiente.
Probabilmente il turismo è il settore che apporta maggiori benefici all’economia globale. Ma non si tratta di un fenomeno puramente economico, infatti attraverso il turismo si possono creare opportunità di condivisione e sensibilizzazione di temi sociali rilevanti. È proprio per questo che è necessario evolvere tale concetto in un dualismo che unisce il turismo alla sostenibilità, per arrivare così dall’ecoturismo ad una innovativa definizione di turismo responsabile o di turismo sostenibile.
Ecoturismo: alcune definizioni
“Ecoturismo è viaggiare in ambienti naturali con responsabilità, rispettando l’ambiente e il bene della popolazione locale” (TIES 1991).
“Ecoturismo vuol dire viaggiare con una consapevolezza ambientale e visitare aree naturali relativamente indisturbate, per godere ed apprezzare la natura (come le attrazioni culturali del passato e del presente); ciò promuove la conservazione, ha poche conseguenze negative e favorisce un’attiva e vantaggiosa partecipazione socioeconomica della popolazione locale.” (Elisabeth Boo, 1990)
“Ecoturismo è un modo di viaggiare responsabile in aree quasi naturali, che cerca di ridurre al minimo gli effetti ambientali negativi e le trasformazioni socioculturali, contribuisce a finanziare le aree protette e le possibilità di reddito per la popolazione locale”. (gruppo di lavoro “Ecoturismo” del Ministero tedesco)
Secondo il WTO (World Tourism Organization, branca delle Nazioni Unite), non c’è una definizione universale di ecoturismo, tuttavia le sue caratteristiche di fondo possono essere sintetizzate come segue:
- Tutte le forme naturali di turismo, in cui la principale motivazione del turista consiste nell’osservazione e nell’apprezzamento della natura nonché delle culture tradizionali nelle aree naturali;
- Contiene tratti educativi e interpretativi;
- È perlopiù organizzato – ma non sempre – in piccoli gruppi da piccole aziende specializzate appartenenti a proprietari locali. Anche operatori stranieri di diverse dimensioni organizzano, gestiscono o distribuiscono tour ecoturistici, in generale per piccoli gruppi;
- Minimizza gli effetti negativi per il contesto naturale e socioculturale;
- Sostiene la protezione delle aree naturali attraverso:
- la creazione di vantaggi economici per i comuni ospitanti, le organizzazioni e gli enti che amministrano le aree protette con fini di tutela;
- la creazione di posti di lavoro alternativi e di fonti di reddito nei comuni locali;
- la formazione di una coscienza per la conservazione del patrimonio naturale e culturale nella popolazione locale, così come nei turisti.
Dagli anni novanta ad oggi l’attenzione verso il tema dell’ecoturismo è cresciuta sempre più portando ad un vero boom eco. Così hanno preso piede tante parole alternative al concetto di ecoturismo, dal turismo “verde”, al turismo a basso impatto ambitentale, dal turismo rurale al turismo lento…. Sicuramente è cresciuta la consapevolezza verso le problematche ambientali e l’attenzione al tema dell’eco-turismo.
Verso l’ecoturismo responsabile
Ecoturismo, turismo ecologico o turismo responsabile? Spesso si crea confusione a causa dei tanti termini esistenti. Ecoturismo responsabile mette in chiaro la responsabilità sociale del turista. Non solo la consapevolezza verso la natura e i luoghi visitati, ma anche il rispetto delle popolazioni locali che vi abitano.
La nuova frontiera dell’ecoturismo è l’ecoturismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente, ma anche delle popolazioni locali, che devono essere sostenute economicamente attraverso il turismo. In che modo? Acquistando prodotti ai mercati locali, preferendo hotel e ristoranti gestiti da persone del posto, scegliendo guide turistiche del luogo. Insomma, facendo in modo che i soldi spesi durante il viaggio arrivino direttamente agli abitanti del luogo, portando così beneficio alla comunità che visitiamo.
Che cos’è il turismo verde?
Il turismo ecologico non riguarda solamente il lato ecosostenibile riferito all’ambiente, alla sostenibilità delle strutture alberghiere o dei mezzi di trasporto utilizzati in un’esperienza turistica. L’ecoturismo si fonda sempre più sul concetto di integrazione sociale con la comunità locale con il luogo visitato.
Viaggiare è sinonimo di curiosità e conoscenza. Eppure, il turismo “classico”, il turismo di massa, non ci offre opportunità per comunicare con le persone del luogo. Le interazioni con gli abitanti sono invece la base essenziale per creare un ponte comunicativo tra due culture.
È così, infatti, che si crea il “senso del luogo” ovvero di una “geografia affettiva”, dove i sentimenti vengono messi al centro dell’esperienza turistica. La vera importanza di un tale concetto sta forse proprio nel ritorno a casa, quando ci si rende conto che non sono solamente le foto stampate a colori che rimangono impresse nella nostra memoria.
Inoltre, questa idea innovativa può portare benefici anche economici alla comunità stessa, che riuscirà ad ottenere una nuova fonte di ingressi e posti di lavoro.
I requisiti verdi
D’altro canto, il turismo sostenibile si applica solamente grazie a dei criteri precisi. Per questo, esistono gli Ecolabel, i Green Key e i tanti marchi che individuano le esperienze turistiche sostenibili, così come i requisiti per riconoscere le strutture ricettive green.
Un numero sempre maggiore di persone risulta sensibile ai temi della conservazione dell’ambiente naturale, ormai in rapida degradazione. Perciò, grazie ad un’ulteriore campagna di sensibilizzazione, questa tipologia di turismo potrebbe trovare l’incentivo adeguato a coprire l’ingente somma di investimenti iniziali necessari.
I vantaggi dell’ecoturismo
Il turismo ecologico può essere sviluppato attraverso numerose iniziative, ma il punto focale di queste esperienze è certamente portare benefici all’intera comunità umana, interagendo sia nella conoscenza approfondita di valori lontani ai nostri, sia incentivando un’economia locale sostenibile per un futuro più sereno.
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Immagine di copertina: foto di Avel Chuklanov, via unsplash