In sella alla bicicletta, alla scoperta di Torino e delle sue meravigliose colline in modo slow ed eco-sostenibile. Pedalando lungo le Strade di Colori e Sapori, incontriamo natura, arte e buon cibo. Ecco un insolito ciclo-tour di Torino attraverso le sue colline, tra Superga e il Chierese.

Sul finire di settembre mi ritrovo a esplorare i territori meno battuti nei dintorni torinesi grazie ad un ciclo tour, all’interno dell’itinerario tematico “Strade di Colori e Sapori”, organizzato dall’agenzia turistica “Turismo Torino e Provincia” che ha invitato diversi tour operator ad una serie di visite guidate per dare loro la possibilità di conoscere le ricchezze del territorio. Una tre giorni di full immersion a Torino e la collina torinese, tra Superga e il Chierese, alla scoperta di percorsi naturalistici, musei, chiese e specialità a chilometro zero.

Pronti, partenza, via!

torino, vista sulla città con Mole Antoleniana
Torino, vista sulla città con Mole Antoleniana, foto via pxhere.com

Primo giorno

Raggiunta la stazione di Torino vengo accolta dalla cortesia di Mirko, la mia guida in questo percorso, referente di “Turismo Torino e Provincia” che si dimostrerà molto preparato ed entusiasta. A noi si aggiunge l’irrefrenabile Pablo, l’operatore madrileno di “Bike Spain”, mio futuro compagno di avventura. La prima tappa si raggiunge al tipico ristorante “Porto di Savona”, situato in centro, dove degustiamo le squisite pietanze torinesi.

La cucina che ci allieterà lo stomaco e i sensi in questi pochi giorni si baserà completamente sui sapori locali come gli antipasti a base di salumi e formaggi della zona, pane e grissini caserecci, agnolotti o ravioli con sugo d’arrosto o ragù, carni condite, il tutto generosamente annaffiato da vini bianchi o rossi come Nebbiolo, la Bonarda o la Freisa e poi, dulcis in fundo, tanta cioccolata e il fantastico Bonet.

Quando arriva Serena, la nostra guida della giornata, iniziamo la visita alla città.

Torino tra Arte e specialità locali

In equilibrio tra storia e modernità l’elegante e vivace Torino è una città completamente immersa nel verde. Si trova in una posizione strategica: ai piedi dell’arco alpino occidentale e le sue cime innevate, è abbracciata dalle colline e attraversata dal Po. Ricca di arte e di cultura, si svela discreta ma fiera in tutta la sua imponenza. La prima Capitale d’Italia è caratterizzata da meraviglie d’eccellenza, un unicum a livello europeo, come le sue Residenze Reali riconosciute Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1997.

Torino
Torino, foto di Cecilia Vecchi

Ci tuffiamo in musei, strade, piazze e bar storici.

Diamo una breve visita alla strepitosa Mole Antonelliana che ospita il Museo Nazionale del Cinema, passiamo da Palazzo Carignano, dal Teatro Regio, dal Palazzo Madama, dal maestoso Polo Reale (formato da Palazzo Reale, Galleria Sabauda, l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale e il Museo Archeologico). Vediamo da lontano, sulla prima collina attaccata al centro, la Villa della Regina, circondata da giardini e dal vigneto. Poi visitiamo il Duomo di San Giovanni dove è conservata la Sacra Sindone; quei gioiellini di storia dell’arte che sono la chiesa di San Lorenzo, con l’ardita cupola del Guarini e San Filippo Neri. Poi ancora, le chiese gemelle di San Carlo e Santa Cristina in Piazza San Carlo, trionfo di arte barocca e la neoclassica Basilica di Maria Ausiliatrice.

Ci immergiamo nel quartiere ebraico, in via Roma (simbolo della città), in via Carlo Alberto e le sue vetrine lussuose, nella più giovanile e frizzante via Garibaldi, nelle più ricercate via Maria Vittoria e via della Rocca, fino al tripudio di profumi e colori di Porta Palazzo. Ci deliziamo di un bicerin e del cioccolatino vincitore assoluto come “Miglior Cioccolato Gianduja” nella rinomata e storica pasticceria Guido Gobino e poi assorbiamo le luce nel Parco del Valentino.

La verde Torino

Borgo con la Rocca padiglione dell'Esposizione Generale Italiana che si svolse a Torino dall'aprile al novembre del 1884, nel Parco del Valentino, Torino
Borgo con la Rocca nel parco del Valentino, realizzati come padiglione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884, foto di Ric.Facchini84, via flickr

Ricordiamo che Torino è una delle città italiane più ricche di verde pubblico che, con i suoi 320 km di viali alberati e numerosi parchi urbani ed extraurbani forma un meraviglioso insieme con le terre circostanti. Dentro le aree protette del Po e della Collina Torinese è fittissima la rete di sentieri ed itinerari dedicati ai bikers, podisti o semplici camminatori.

Nel Parco del Valentino, nei Giardini Reali o nel Parco Ruffini, si può camminare o pedalare rilassandosi. Si può prendere anche una canoa e vedere la città da un punto insolito. A pochissimi chilometri dal centro c’è il Parco Naturale La Mandria in cui vivono numerose specie di animali selvatici tra radure, alberi secolari, prati fioriti e campi da golf.

Lasciamo stanchi ma a malincuore Torino e ci dirigiamo a Pralormo verso “Lo Scoiattolo”, il bike hotel a gestione famigliare circondato da un bel parco che ci ospiterà nei giorni successivi.
Ceniamo e andiamo a riposare, l’indomani ci attende una lunga giornata/pedalata.

Su due ruote tra le colline di Torino

Pralormo – Chieri – Pecetto – Pino Torinese – Superga – Baldissero – Pralormo

Paesaggio in bicicletta dalle colline vicino a Torino
Paesaggio dalle colline vicino a Torino, foto di Cecilia Vecchi

Secondo giorno.

L’hotel è anche servizio bike, perché il nostro percorso prevede due giorni di visite muniti del mezzo a due ruote. Ci presentiamo alla struttura di noleggio bici, dentro l’hotel, alle nostre guide accompagnatori Davide e Diego e partiamo in direzione Chieri. La natura è arida ma suggestiva e in qualche chilometro giungiamo a Pecetto dove la vice sindaco ci apre le porte alla chiesa di San Sebastiano, della prima metà del Quattrocento. Orgoglio del paese, questa piccola opera d’arte è rimasta affrescata con storie e leggende d’ispirazione all’arte jaqueriana. Proseguiamo la strada in un sali e scendi a diversi dislivelli fino al Faro della Maddalena, il monumento dedicato alla Vittoria Alata, presso il colle della Maddalena, in cui sostiamo e ammiriamo Torino dall’alto.

Faro della Maddalena, il monumento dedicato alla Vittoria Alata, presso il colle della Maddalena, da cui ammirare Torino dall'alto. In bicicletta lungo la strada dei colori e dei sapori, Torino
Faro della Maddalena, il monumento dedicato alla Vittoria Alata, presso il colle della Maddalena, da cui ammirare Torino dall’alto, foto di Cecilia Vecchi

Riprendiamo le bici e arriviamo a Superga dove, nella cripta della Basilica, si trovano i monumentali sepolcri dei re sabaudi. E nel retro del complesso la lapide commemorativa alla tragedia di Superga del 1949: l’aereo che trasportava la squadra del Grande Torino, in ritorno da una trasferta a Lisbona, si schiantò non lasciando sopravvissuti.

Scendiamo di una manciata di chilometri e il ristorante “Il Paluch” con il suo splendido giardino e la ricercatezza e delicatezza delle sue portate ci ristora pienamente.

Riprendiamo la via del ritorno, ormai tutta in piano o in discesa lungo le bellezze dei borghi e delle stradine sterrate. In totale, in questa prima giornata in velocipede, abbiamo percorso 84 km lungo l’itinerario collinare.

Giunti in hotel ripartiamo subito per visitare tre bed and breakfast del territorio.

B&B Ilpuntodivista Chieri
B&B Puntodivista, a Chieri

“Il Punto di vista” a Chieriposto su un altopiano da cui godere di una straordinaria vista è anche un punto strategico per fare trekking o percorsi ciclabili alternativi. Il bed & breakfast ha camere confortevoli, arredate in modo moderno e ricavate dalla ristrutturazione ecologica della casa di famiglia. Il giardino offre agli ospiti una bella piscina in cui rinfrescarsi e rilassarsi dopo i chilometri percorsi in bicicletta.

“Gli Specchi”, a Pino Torinese, in un ambiente antico, è una villa di fine Ottocento immersa in un grande e suggestivo giardino, che aderisce al protocollo di Legambiente Turismo.

B&B Gli Specchi con il suo splendido giardino, lungo la strada dei colori e sapori, Torino
B&B Gli Specchi, lungo la strada dei colori e dei sapori, foto di Cecilia Vecchi

Infine consumiamo una ricca e tipica cena al ristorante e bed and breakfast “I Conti della Serva” a Cinzano. E la giornata volge a termine.

In bici, da Casa Martini & Rossi all’Osservatorio astronomico

Chieri – Piorino – Palormo – Pino Torinese

in bicicletta lungo la strada dei colori e dei sapori, Torino
foto di Cecilia Vecchi

Terzo giorno.

Si parte dolcemente verso Chieri, “orfani” della guida di Davide, che si è ammalato, ma sicuri nelle esperte mani di Diego, sempre attento e disponibile. La meta è la casa Martini&Rossi a Pessione di Chieri. Un enorme edificio che costudisce 150 anni di storia, ora luogo ideale per meeting e convegni. In un unico complesso si integrano ambiti distinti ma complementari: insieme alla cultura (rappresentata dal Museo di Storia dell’Enologia e dalla Galleria Mondo Martini), trovano spazio la formazione (con la Bar Academy, la Botanical Room e l’Old Laboratory), la socialità (la Terrazza Martini e il Lounge Bar), e il leisure con il Martini Store. Ci soffermiamo sul Museo che ci svela come nasce il vino e tutta la storia di una delle aziende che è diventata sinonimo di aperitivo più famosa al mondo, poi degustiamo un aperitivo, chiaramente a base di Martini e ci infiliamo nel Martini Store.

E’ il momento del pranzo, in un delizioso locale nel centro di ChieriStasera Cucino io” ci vengono servite ricche e gustosissime pietanze. Seguiamo il pomeriggio alla scoperta della cittadina, con il suo Duomo e le sue vie. Di ritorno percorriamo i meandri di Pralormo e sostiamo all’ “agrigelateria San Pé” di Poirino, dove si può mangiare un fiordilatte genuino e dal gusto vero. Una struttura pensata per un piacevole ristoro all’aria aperta, ideale anche per i bambini perché dotata di parco giochi. L’agrigelateria è nata dall’idea dei proprietari di trasformare una parte del “Latte Alta Qualità”, la loro vivace azienda agricola e la frutta dei loro frutteti in un gelato di eccellenza, e di servirlo in un luogo caloroso e familiare. Una tettoia immersa nel verde.

Finiamo il nostro percorso lungo le vie di Pralormo, le sue vie e il suo centro.

Rientriamo in hotel, e sulle gambe ci portiamo circa una settantina di chilometri.

L’ottimo ristorante “Pigna D’Oro” a Pino Torinese ci fa brindare alla nostra ultima cena prima di passare al Planetario. E’ un moderno museo della scienza che ospita numerose installazioni interattive per poter sperimentare e approfondire i temi astronomici. Con il suo Museo dell’Astrologia e della Spazio e un Planetario digitale tra i più avanzati d’Europa.

Saliamo all’Osservatorio Astronomico dove si può utilizzare il telescopio rifrattore Morais che, con i suoi 42 cm di diametro, è il più grande strumento a lente presente sul territorio italiano.

Peccato che il cielo nuvoloso non ci abbia svelato la luna che, a tratti, si scorgeva in quella tiepida notte.

Il giorno seguente è il momento del commiato. Dopo i calorosi saluti alle persone e idealmente ai territori che ho conosciuto prendo un treno che mi porta a casa. Leggera, ma con la mente piena di immagini e un bagaglio personale strabordante.

Per gli amanti della bicicletta il territorio si presta ad innumerevoli percorsi, strade naturalistiche a cui unire la tipicità enogastronomica del territorio e le eccellenze artistiche. Adatto a più livelli è idoneo a diverse tipologie di persone, dai bambini, ai più o meno esperti delle due ruote.

Nel cuore del Piemonte il miglior modo per godere delle belle colline circostanti è la bicicletta!

 

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Autore: Cecilia Vecchi

Mi chiamo Cecilia, sono laureata in Lettere e Filosofia e mi occupo di comunicazione. Da sempre amo il viaggio perché partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni, odora di libertà. Viaggiare vuol dire conoscere e scoprire, vedere nuovi posti per tornare con nuovi occhi. Anche scrivere è viaggiare: un'evasione senza l'ansia degli orari e il disturbo dei bagagli! Vorrei avere le ali e fare del viaggio il mio mestiere.
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