Spettacolari, insoliti, mozzafiato, ma sempre eco-sostenibili: abbiamo fatto un viaggio tra le montagne del mondo per scoprire i rifugi eco-sostenibili più belli.
Si tratta di strutture innovative, progettati da studi architettura per integrarsi perfettamente con l’ambiente circostante, usando anche forme inusuali e spettacolari, che utilizzano materiali naturali e tecnologie avanzate per non inquinare ed essere auto-sufficienti dal punto di vista energetico.
Ecco i 5 rifugi eco-sostenibili di cui ci siamo innamorati!
Il nostro viaggio tra i rifugi eco-sostenibili inizia nelle Alpi di Kamnik
Siamo sul monte Skuta, in Slovenia, e qui si nasconde, tra paesaggi mozzafiato, un modernissimo rifugio costituito da un prefabbricato modulare, progettato da alcuni studenti di Harvard con lo studi Ofis Architects. È un piccolo gioiello architettonico che si integra perfettamente con le cime intorno. I materiali utilizzati e la forma esterna sono inoltre stati scelti per contrastare le condizioni estreme di questo luogo. Chi arriva qui, a 2532 metri d’altezza, troverà uno spazio dedicato all’ingresso e alla cucina, uno spazio per dormire con alcuni letti a castello e un altro ancora con alcune cuccette.
Sul Monte Bianco, un rifugio storico divenuto eco-sostenibile
Ci spostiamo in Francia e saliamo ancora per raggiungere i 3835 metri s.l.m. Lungo la via normale francese, nel massiccio del Monte Bianco, c’è il Rifugio del Goûter, uno storico rifugio, costruito nel 1906. È il rifugio custodito più alto del Paese e recentemente è stato ristrutturato secondo i principi della bio architettura, utilizzando le più recenti tecnologie. Dopo 4 ore di cammino si arriva alla nuova struttura di legno e metallo, in parte sospesa. L’esterno è costituito da pannelli in inox, scelti per la loro capacità di resistere ai forti venti e alle forti escursioni termiche. Sopra i pannelli sono stati installati alcuni pannelli fotovoltaici e solari che producono il 20% del fabbisogno di energia elettrica e l’80% di quella termica. Inoltre un sistema combinato consente di recuperare al 100% le acque reflue. Per soggiornare è necessario prenotare.
Tra i rifugi eco-sostenibili svizzeri, il più bello è sul Monte Rosa
Il rifugio Monte Rosa Hutte è una costruzione in legno complessa e davvero particolare, infatti con la sua forma unica e il rivestimento di lastre di alluminio sembra un cristallo. La facciata ricoperta di pannelli fotovoltaici garantisce una copertina del 90% del fabbisogno energetico del rifugio, che riesce inoltre ad immagazzinare l’acqua e riutilizzare le acque reflue grazie a un sistema di filtraggio.
Uno dei rifugi eco-sostenibili d’Italia, a 2835 metri di altezza
Siamo in Val d’Aosta, iniziamo a camminare in località Lavachey per raggiungere il Bivacco Gervasutti. Ci colpisce la sua forma davvero particolare che però non invade la Montagna. Progettato da LEAPFactory, internamente troviamo 4 ambienti (ingresso, locale per il pranzo, 2 camerate con 12 posti letto). La struttura è completamente auto-sufficiente dal punto di vista energetico grazie alle unità fotovoltaiche di ultima generazione e l’utilizzo di piastre elettriche per cucinare. È un riparo comune, l’accesso è libero per chiunque si avventura nella montagna; non è necessario prenotare.
Sulle High Tatra Mountains, uno dei rifugi eco-sostenibili più insoliti
Kezmarske Hut è il nome di un rifugio unico al mondo, posizionato al confine tra Slovacchia e Polonia. Sembra un cubo di ghiaccio in bilico, o qualcosa arrivato dallo spazio. Si confonde perfettamente con il paesaggio circostante ed è un rifugio di cinque piani completamente passivo. L’esterno composto da vetro, metallo e pannelli fotovoltaici che rendono la facciata riflettente, gli interni sono invece caratterizzati dalla presenza del legno.
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