Domenica, ore 7.00. Cosa ci fai già in piedi?!?

Vuoi goderti ogni minuto che ti separa dal lunedì mattina?
Ti senti insofferente tra le mura di casa?
O forse hai solo voglia di esplorare qualcosa di nuovo?
Vieni con me, so io cosa fa al caso tuo!

Mentre attraversiamo la valle che ci porterà dove inizia il sentiero, leggiamo i cartelli, sbirciamo nei bar e nelle case… I nomi suonano strani, tutto è motivo di curiosità.
Alla partenza cominci a sentirti meglio: siamo a 1504 metri e si inizia a respirare la montagna! Già le gambe scalpitano, perciò zaino in spalla.

Durante la salita, ogni particolare ci incanta: le varietà dei fiori, i fischi delle marmotte, gli stambecchi… Un’ode alla natura, alla bellezza del concreto. Per non parlare delle emozioni che ci regala la ferrata!

Immersi nei nostri pensieri non ci accorgiamo che dalle rocce inizia a spuntare il tetto spiovente del bivacco Luca Vuerich.
La struttura in realtà è molto più di una casetta accogliente: il suo design, i materiali (principalmente abete rosso), perfino l’esposizione al sole sono il risultato di un progetto interamente  made in Italy (o meglio in Friuli) e naturalmente della grande determinazione di chi lo ha voluto realizzare a 2531 metri di quota. Infatti, il bivacco è dedicato alla  memoria dell’alpinista Luca Vuerich, prematuramente scomparso.

 

Al riparo di questo piccolo capolavoro, lo sguardo è libero di esplorare la valle, le cime, l’abisso che si stende sotto ai piedi…
Non solo: il bivacco può ospitare sino a 8 persone ed è possibile pernottarvi gratuitamente! Abbiamo bisogno solamente di un sacco a pelo, qualche provvista e, perché no?, un camping gas per un tè o una cioccolata.

La natura, il cielo stellato, l’alba… Ogni evento atmosferico qui si trasforma in uno spettacolo impagabile, capace di tenere vivi i nostri sogni ad occhi aperti e traghettarci attraverso una nuova settimana di lavoro, verso il prossimo weekend, verso un altro Viaggio Verde…

Rifugio Luca Vuerich, Friuli Venezia Giulia

Alcuni consigli pratici:

Come arrivare
Da Sella Nevea proseguire in auto per i Piani del Montasio;
dopo 6 km circa si incontra un parcheggio dove lasciare la macchina.

Il sentiero
Dal parcheggio, seguire le indicazioni per il rifugio G. di Brazzà (1660 m); dopo averlo raggiunto, salire lungo il sentiero che conduce alla Cima di Terrarossa. Sotto la Cima, proseguire in direzione Forca de lis Sieris; una volta alla Forca, il sentiero diventa più impegnativo (inizio ferrata) sino all’arrivo, la vetta panoramica del Foronon del Buinz, dove è situato il bivacco.

Dislivello: 979 m

Periodo migliore: da metà giugno a metà settembre

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Autore: Anna Stella

Sono nata a Savona ma ho salutato il vento e il mare per venire a studiare Sociologia a Trento. Per fortuna al mio arrivo c'erano le montagne a consolarmi. Convinta che le abitudini di consumo e gli stili di vita di ciascuno possano davvero fare la differenza sul benessere personale e globale, sono cresciuta in questo senso grazie a molte realtà di condivisione delle conoscenze, in particolare quella dell'orto sociale. Mi piace leggere, impastare, camminare in montagna, cantare, disegnare, e naturalmente viaggiare. Amo poterlo fare con grande calma, per riuscire a immedesimarmi in modi di vivere diversi dal mio. Sogno di andare in Islanda.
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