Albert Einstein sosteneva che Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata. In effetti, non possiamo dargli torto! Anche la più difficile “metamorfosi” da parco a lago, da lago a parco, l’opera meravigliosa della natura l’ha già compiuta. Dove? In Austria, nella località di Tragöß, nella regione della Stiria.
Provate a chiudere gli occhi solo per un istante: immaginate di essere seduti su una roccia… Attorno a voi solo natura a 360° fatta di alti abeti che sembrano voler toccare il cielo, vette rocciose che si stagliano nell’azzurro, infiniti sentieri trekking che si snodano nel bosco ed un piccolo laghetto chiamato Grüner See o Green Lake. Apriteli lentamente: davanti a voi una distesa d’acqua, un meraviglioso lago verde smeraldo che arriva ad accarezzare la roccia su cui siete seduti…
Di cosa stiamo parlando? Del parco (o forse sarebbe meglio definirlo lago … l’identità è ancora in fase di accertamento) di Tragöß: avete capito bene.
In questo luogo particolare, immerso tra le montagne carsiche austriache, con l’alternarsi delle stagioni, accade qualcosa di unico e di particolare. In primavera, l’acqua della neve sciolta, confluisce in una conca che durante l’anno è uno splendido parco e si trasforma in un lago dalle meravigliose acque limpide. Puntuale e regolare, quando la neve si scioglie, l’acqua sommerge il manto erboso, facendo raddoppiare le dimensioni del bacino, da 2.000 a oltre 4.000 metri quadrati.
In questa stagione, appassionati sub, si recano a Green Lake per scoprire un mondo sommerso fatto di ponti, panchine e sentieri trekking, assaporando la bellezza di un’immersione “con gli scarponi”.
Ma attenti: se vi recate dopo fine luglio, potrete trovare la sorpresa di non scorgere più il lago, ma uno splendido e lussureggiante parco, poiché le acque del lago si dissolvono grazie all’opera di un piccolo fiume che lascia defluire le sue acque.
Qualsiasi sia la vostra idea di vacanza, se decidete di regalarvi un soggiorno a Tragöß, ricordate di mettere nello zaino, scarponi da trekking, muta, bombola e una buona macchina fotografica (meglio water proof 😉