Prendete un grigissimo week end autunnale, una macchina, una borsa militare, prendete un amico fidato o qualche componente della vostra famiglia (a due o a quattro zampe), caricate la macchina con costume, ciabatte e felpe pesanti: il gioco è fatto. Un week end alla scoperta dei misteri del Lago di Garda è servito!

I tenui effluvi di Sirmione

Basta poco per comprendere, già all’uscita della Milano – Venezia, a Sirmione, l’atmosfera di questo luogo ameno e profumato.

L’odore del Lago, in autunno, confonde i sensi. Abbandonato il frastuono estivo in questo periodo è possibile assaporare la quintessenza del Lago, la sua vera natura. Eccovi a Sirmione, la città delle terme per antonomasia, prima tappa del tour.

Una minuscola cittadina, avviluppata su una striscia di terra che si specchia sul lago ad est ed ovest. La via principale per raggiungere il centro (Via XXV aprile) si insinua proprio a ridosso delle due sponde regalando a qualsivoglia cenno del capo una vista mozzafiato. Quello che colpisce all’interno delle mura, ancor prima di arrivare alle terme, è il delizioso odore di zolfo e minerali. Una volta giunti alle storiche vasche, poi, un rilassante paesaggio di olivi cipressi, direttamente sul lago, celebra il perfetto connubio tra sensi ed emozioni.

Dopo aver rigenerato corpo e spirito immersi nel blu cobalto delle acque sulfuree c’è il tempo per godere dei prodotti locali: vino e olio la fanno da padroni, ma anche di assaporare pesce di lago e di mare, il tutto nella cornice gustosa della tipica cucina gardesana.

Sirmione
Strade di Sirmione, foto di Son of Groucho, via Flickr

 

Un porticciolo incastonato nel lago: Toscolano Maderno

Si riprende il tour, la bussola è orientata a nord, direzione Riva del Garda; la strada è facile e scorrevole, si oltrepassa Salò e ci si ritrova lungo un’incantevole percorso, tutto a ridosso del lago. Qui, dopo una ventina di chilometri, fa capolino un paesino arroccato tra forti e macchie di verde: Toscolano Maderno.

Il piccolo porticciolo è incantevole alla vista e i riflessi del lago diventano di smeraldo, quasi cristallini. Non soltanto chi ha il lago nel sangue può godere esterrefatto di questi angoli di paradiso che il Garda riesce a riservare, qualsiasi visitatore spalanca gli occhi ad una terra fatta di storia, acqua e bellezza infinita. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel 1° secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa della quale, nei pressi dell’ingresso alla cartiera, si possono ammirare ancora ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito d’alcuni lavori di scavo.

Qui si può sostare per la prima notte in un incantevole complesso di due case in mezzo ai campi, il B&B Cervano. Tre suite separate arredate con mobili ottocenteschi ed una grande e modernissima sala comune assicurano la massima accoglienza in una atmosfera di raffinata semplicità. Oppure optare per Cà dei Casai, un B&B ecosostenibile e di charme ricavato in un antico cascinale, circondato da un rigoglioso uliveto con una meravigliosa vista sul Lago di Garda. A voi scegliere se dondolarvi sulle amache o passeggiare nel verde, ammirando i suggestivi tramonti sul lago. Entrambe sistemazioni riservate e tranquille vi accompagneranno nella notte, che consigliamo di trascorrere cavalcando le note di un notturno di Chopin.

Toscolano Maderno, foto di David Nicholls, via Flickr
Toscolano Maderno, foto di David Nicholls, via Flickr

Raffiche di vento e panorami soavi: Campione del Garda

Una buona colazione e si può ripartire alla volta di Campione del Garda. Crocevia di appassionati di windsurf di gran parte dell’Europa, questa bellezza tutta bresciana sorge attaccata ad una montagna rocciosa mastodontica. L’accesso al paese è aperto da una grotta naturale (consigliamo di aprire bene gli occhi, perché le indicazioni in galleria arriveranno a sorpresa dietro una piccola curva), a preludio dell’unicità del luogo. Usciti dalla galleria vi travolgerà la luce del lago che accarezza i piedi ai monti veronesi, precisamente di rimpetto a voi.

Celebre per i suoi suggestivi paesaggi, Campione è un ritrovo famoso tra gli sportivi anche per i venti che vi soffiano.

La conformazione dello specchio d’acqua che dall’ampio Basso Lago si stringe ad imbuto verso Nord, chiuso ad est dal Baldo e ad ovest dai monti dell’asse trentino-bresciana,

crea molte correnti d’aria, venti e brezze spesso puntuali ed alcune volte imprevedibili che permettono agli amanti della vela di poter trovare sempre un luogo adatto a svolgere questa attività sportiva, dal wind-surf fino al più moderno kitesurf.

Gli anziani del posto potranno farvi chiarezza circa i venti: due sono i più famosi, l’Ora, il cui nome deriva dalla parola latina “aura” cioè alito, un vento di terra che proviene dalla pianura padana che spira da sud poco dopo la caduta del vento Peler quindi intorno a mezzogiorno, l’una sino al pomeriggio inoltrato.

È un vento che assume una certa importanza proprio qui nell’alto Garda dove, grazie alla forma ad imbuto, strozzato ai lati dalle catene montuose, raggiunge velocità significative.

Spettacolare il moto ondoso realizzato da questi due motori naturali invisibili, anche per i non sportivi che vogliono semplicemente lasciarsi andare al lento ed incessante scorrere del tempo, scandito dal suono secco delle vele.

Lo specchio di acqua dolce che vi circonda in questa minuscola striscia di territorio dove tutto è immobile vi trascinerà nell’interminabile moto della vita, quasi a dondolarvi inerti tra le spire del vento gelido.

È questa la condizione ideale per godere a piene narici della vera suggestione del lago montano, fatto di raffiche fendenti e folate di calore ancestrale.

 

Limone e l’Elisir di lunga vita

Quasi uno spregio lasciare questo Eden incantato, ma la prossima e ultima tappa, il paese di Limone, ci riscatterà. Limone sorge a ridosso di alte pareti rocciose a nord della Riviera dei Limoni e dei Castelli. In passato era raggiungibile esclusivamente via monti o lago ma oggi è uno dei centri turistici più frequentati e attrezzati del Garda. Il paesello ha saputo però mantenere intatto il suo fascino con un pittoresco centro storico fatto di case antiche, stretti vicoli e porticcioli incorniciati da una natura rigogliosa che offre innumerevoli possibilità di piacevoli e rilassanti camminate sia nell’entroterra che al lago.

La curiosità più sorprendente: alcuni abitanti di Limone sembrano avere il dono dell’”Elisir di lunga vita”. Infatti nel 1979 nel sangue di un nativo limonese fu scoperta una proteina miracolosa, la apolipoproteina a-1 milano che preserva cuore ed arterie anche in presenza di elevati valori di colesterolo e trigliceridi, spazzando i grassi delle arterie. Un’arma efficace contro arteriosclerosi ed infarto. La faccenda fu studiata dall’ americano Steven Nissen, con uno studio pubblicato su Jama alla fine del 2003.

Proprio lo studio Nissen è alla base della ‘HDL Therapy’, una prospettiva di cura – per il momento ancora a livello sperimentale – che potrebbe non solo riuscire a ristabilire la salute nei pazienti. La particolarità genetica degli abitanti potrebbe avere origini ambientali ed alimentari, riconducibili alle condizioni climatiche uniche e ad una salutare alimentazione mediterranea, a base di pesce di lago, agrumi e olio extra vergine di oliva.

Grazie all’isolamento geografico in cui si trovava Limone la proteina si è potuta trasmettere di generazione in generazione agli abitanti, a partire dalla prima coppia di portatori nel 1700 fino ad oggi e il numero dei portatori reali si stima oggi intorno ai 40.

Che dire…vale la pena di fare un salto nel bel mezzo delle montagne bresciane, immersi nelle bellezze di un Lago che cura gli occhi e dona una vita…quasi eterna.

Limone, foto di Claudio Pimazzoni
Limone, foto di Claudio Pimazzoni, via Flickr

Autore: Angela Sebastianelli

Natali parmigiani, una Laurea in giurisprudenza, un impiego di chief editor presso una Casa Editrice e un MBA appena terminato. Poi, tre passioni quasi compulsive: la scrittura, la pittura e gli animali. Nel 2004 prende corpo un esempio della sua vena narrativa che infonde in un primissimo blog; a seguire, una cascata di collaborazioni con diversi siti e testate (PAIS, Total free Magazine ecc.). Pescare dalla Babele quotidiana e riordinarne i pezzi inventando una loro nuova prima volta: questa la sua vocazione, che insegue e persegue su http://mystreamoffecklessness.wordpress.com/. La natura è la sua bussola; il verde, i tramonti che si incendiano all’orizzonte, tutto filtrato dalle orecchie attente di un cavallo, suo compagno instancabile. Il blog di Viaggi Verdi è ora una finestra sul mondo del bello, del green; per pensare, scrivere e parlare di ecologia, sostenibilità e animalismo. Quello convinto, schietto e sincero. Quello di chi gli animali li vive davvero. Da sempre.
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