A volte la mia terra sembra un libro scritto in lingua straniera. Una porta antica e misteriosamente intarsiata, con una serratura di cui non ho la chiave.

Qui più che altrove, ci vuole pazienza per trovare ciò che si cerca: una spiaggia meravigliosa e deserta, un borgo senza le brutture del cemento, un sapore sconosciuto (la farinata, la panissa, la frittata di bianchetti, la sacripantina… Meglio che mi fermi).

Ci vuole un occhio particolare, un istinto che prediliga il caruggio al viale, la panetteria defilata al ristorante, il borgo arroccato alla costa, il perdersi al cercare…

Nel tempo, la Liguria ha trovato i suoi cantori e i suoi guardiani. I loro occhi sono la guida migliore.
Oggi però lasciamo stare ossi di seppia, crêuze de mä e mari di “zaffiro liquefatto, in cui si vorrebbe stemperarsi”. Oggi i nostri vati saranno dei “furesti”, alcuni dei quali salparono dal Nord…

Per avere un’idea di cosa trovarono, ve li presento con tre annunci ai quali avrebbero potuto corrispondere:

AAA: borgo in pericolo cerca esploratore e antropologo norvegese (biondo)… Urge ristrutturazione!

Edificio in pietra; la porta in legno reca un volto inciso e dal muro sporge (Colla Micheri, SV)

 

Poco sopra a Laigueglia, al limitare della provincia di Savona, si trova un piccolissimo e pacifico borgo, una sorta di miniatura perfetta. Case in pietra, vicoletti, piante rampicanti, grandi alberi e naturalmente olivi. Deserto anche a Ferragosto, salvo per gli abitanti e gli avventori dell’unica osteria. Parliamo di Colla Micheri.

Foto di Thor Heyerdahl da giovane
Dal sito http://avosurt.livejournal.com

Curiosando in giro, troviamo un cartello vicino alla chiesetta che ci informa che qui visse Thor Heyerdahl per oltre trent’anni. Un breve sentiero ci porta a Capo Mele e sulla strada del ritorno, appena dopo una torre saracena in rovina, scorgiamo una piastrella su un tumolo dove è inciso questo stesso nome, data di nascita e morte… E un veliero. La curiosità diventa irresistibile, dobbiamo capire chi è quest’uomo.

Thor Heyerdahl (Larvik, 1914 – Colla Micheri, 2002) fu un esploratore e antropologo norvegese, che compì straordinari viaggi e navigazioni per confermare le sue teorie. Fu un uomo che sapeva apprezzare la bellezza e che scelse questo borgo per la sua casa, la torre saracena per scrivere i suoi libri… Ristrutturò gli edifici salvandoli dall’abbandono e dall’incuria.

Oggi il paese continua a essere abitato ed è il punto di partenza di numerosi sentieri ben segnati. Percorrendo quelle strade, attraversando le pinete, i boschetti di bassi arbusti, si possono ammirare i due golfi confinanti e le catene montuoso alle loro spalle.

Se vi ho incuriosito, guardate questo video: si tratta di un’intervista alla figlia di Heyerdahl, Marion, che parla del borgo e del padre, molto interessante!

Il nostro consiglio: per continuare la vostra esplorazione nei dintorni (mi raccomando non perdetevi Cervo!), ecco DianoGreen un rilassante b&b a pochi km dal mare, circondato dalla natura e attento alla sostenibilità ambientale!

AAA: cittadina costiera, famosa per la ceramica, cerca artisti innovativi e spontanei

villa Jorn dall'esterno (Albisola, SV)
Dal sito hildegoesasger.org

1954, Albissola (Savona). Su invito di altri artisti Asger Jorn, pittore danese un po’ squattrinato, arriva in questa piccola cittadina della riviera, in apparenza non dissimile da tante altre. Decide di stabilirsi lì con la famiglia e poco a poco arriva il successo.

a picture of Asger Jorn
Dal sito denstoredanske.dk

Ma quelle che vedete nelle foto non sono opere esposte in una galleria: si tratta di casa sua. Ed è proprio questo il bello: per Jorn arte, architettura e quotidianeità sono fuse insieme; vivere in un luogo reso bello, gioioso e spontaneo dall’arte e dalla configurazione dello spazio ha il potere cambiare in meglio la vita delle persone. Ciò che si crea non è destinato ai musei, ma a divenire parte della vita vissuta. Per questo al nostro pittore piaceva aprire la sua casa agli amici, festeggiare, mangiare insieme.

Un altro aspetto affascinante è l’arte come risultato della fusione tra natura e intervento umano. Se andrete a visitare la casa, capirete immediatamente cosa intendo: conchiglie, tronchi, pietre, pezzi di vetro, fiori e piante, tutto questo è parte integrante delle decorazioni della casa e della casa stessa. Elementi architettonici, naturali e artistici si compenetrano perfettamente. Il risultato è un’armonia gioiosa che ci fa venire voglia di vivere quegli spazi (io continuavo a pensare “potrei fare qualcosa del genere a casa mia!”).

Villa Jorn è stata riaperta al pubblico nel maggio 2014 e fa parte del progetto MuDA (Museo Diffuso Albisola). L’ingresso è gratuito, così come una piccola guida molto ben scritta. Per informazioni potete chiamare l’ufficio della cultura del comune (01940029280).

Il nostro consiglio: una notte nell’Agriturismo Rio Lunei (Stella, Savona) e un giretto nella sua azienda agricola biologica!

AAA: villaggio in abbandono (causa terremoto) è ansioso di essere ripopolato e trasformato in laboratorio artistico

Rovine della Chiesa di Sant'Egidio viste dall'interno (Bussana Vecchia, IM)
Chiesa di Sant’Egidio a Bussana Vecchia (IM). Foto di Annie Lambla via Flickr

La storia artistica di Bussana Vecchia, frazione di Sanremo, ha avuto origine da un terremoto: è il 1887, e la violenza della scossa induce gli abitanti a spostare le loro abitazioni (a Bussana Nuova, per l’appunto). Ma le rovine di questo borgo medievale e della chiesa di Sant’Egidio continuano ad aspettare fiduciose, sinché negli anni Cinquanta qualcosa inizia a muoversi. Non curanti della mancanza di acqua corrente, elettricità e fognature, un gruppo di artisti (italiani e internazionali) via via più numeroso si stabilisce nel borgo.

La loro piccola costituzione fu effimera, ma davvero interessante: chiunque, per finalità artistiche, poteva stabilirsi in uno dei ruderi, a patto che lo ristrutturasse utilizzando esclusivamente i materiali presenti in loco. Dopo tre anni di abbandono, la casa sarebbe ritornata alla comunità. Non c’erano atelier individuali: le opere di ciascuno formavano una galleria del borgo.

Oggi le cose sono cambiate: le logiche di mercato, il turismo di massa e i problemi legati alla mancanza di proprietà non sono più banditi in questo villaggio. Nonostante ciò vale davvero la pena di esplorarlo, entrare negli atelier, osservare le case e i ruderi… La socialità e la creatività artistica che contraddistinguevano questo luogo ancora sopravvivono nei luoghi e nelle persone. Bisogna imparare a guardare 🙂

Il nostro consiglio: per restare in tema, spingete i vostri passi un po’ più in là, sino all’ecovillaggio Torri Superiori: nato per “restaurare e ripopolare il villaggio medievale in stato di abbandono”, offre camere accoglienti, cibo biologico e la possibilità di partecipare alla vita quotidiana della comunità!

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