San Valentino: voglia di scappare in un’isola caraibica?
Ma se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e non solo, date un occhio alle 5 isole italiane in cui poter passare un weekend o anche solo un giorno, passeggiando e scoprendo che non è necessario attraversare l’oceano per dire “Ti amo”.

Torcello, Venezia

La meno nota delle 3 isole della laguna veneta, Torcello è la più affascinante e mantiene ancora un’atmosfera quasi selvaggia, forse anche per via del numero davvero limitato dei suoi abitanti che erano, udite udite, ben 17 a Dicembre 2014.
Pochi ma…agguerriti e ben intenzionati a mantenere la loro privacy e la loro tranquillità ben protette: sull’isola potrete sentire il cinguettio degli uccelli, la voce di qualche turista che approda fino a qui durante la stagione e, tutt’al più, lo sciabordio delle acque sugli scafi che si avventurano nei canali che tagliano l’isola, ma nulla più: qui è tutto pace e silenzio.

Da non perdere: una visita all’antica cattedrale bizantina al centro dell’isola. I raggi del sole che entrano dalle vetrate sembrano accendere con calde fiamme l’oro che i Bizantini usavano con generosità per impreziosire pareti e decorazioni.

Dove dormire? ECO BB Venezia

Monteisola, Lago Iseo (Brescia)

Se W. Goethe avesse soggiornato qui oggi invece che sul Lago di Garda nel XVIII secolo, probabilmente ora una delle sue liriche più famose direbbe “Conosci la terra dove fioriscono i limoni…e le auto non ci sono?”

Monteisola, la più grande isola lacustre d’Europa, ha proibito l’uso delle automobili e dei veicoli a motore a quattro ruote fin dalla loro prima comparsa. Gli abitanti di Monteisola si muovono a piedi, in bicicletta e con lo shuttle pubblico che fa il giro dell’isola più volte al dì. A Monteisola i concetti di “subito” e “veloce” non hanno patria.
Il nome dell’isola deriva dalla caratteristica principale di questo lembo di terra in mezzo al lago: Monteisola è una montagna sopra all’isola nel mezzo di un bacino di origine glaciale.

Un San Valentino perfetto? Noleggiate le biciclette a Iseo, prendete il ferry fino a Peschiera Maraglio, il villaggio più grande sull’isola, e percorrete tutta la sua circonferenza. Non dimenticate di fermarvi lungo il percorso per godervi un po’ di sole e provare a immergere i piedi nelle acque verdi-blu del lago. Ma soprattutto, non fatevi mancare una pausa in una delle trattorie lungo il percorso per assaggiare gli “spaghetti al coregone”, tipico pesce del Lago d’Iseo.
Coraggiosi? Provate a salire fino alla Rocca e al santuario in cima alla montagna. La salita è davvero ripida ma la vista sul Lago d’Iseo e sull’isola ne vale veramente la pena.
Dove dormire? BB Appartmento Lago Iseo

Mozia, Marsala (Sicilia)

Conosciuta all’estero per via del “Fanciullo di Mozia” sono pochi gli italiani che conoscono questa isoletta che si trova a pochi chilometri dalla costa siciliana, nei pressi di Marsala.
Talmente vicina alla costa che fino a pochi anni fa si camminava dalla terra ferma a Mozia quando c’era bassa marea.
Oggi per raggiungere Mozia è necessario recarsi all’imbarcadero davanti all’isola con un mezzo privato, auto o taxi, perchè non ci sono né bus né treni che fermano lì vicino e prendere, poi, una barca che vi porterà all’imbarcadero di Mozia.
Mozia è stata a lungo al centro delle rotte commerciali nel sud del Mediterraneo e data la sua rilevanza strategica ha fatto gola a molti: fenici, greci, romani tra gli altri.
Resti degli antichi “padroni” di Mozia riaffiorano a fasi alterne e le campagne di scavi archeologici sull’isola danno sempre risultati eccellenti. Ma sicuramente il ritrovamento che ha fatto gridare al miracolo è stato quello del “Fanciullo di Mozia”: dal fango e dalla sabbia apparve, nel 1979, il torso di un giovane atleta con un telo dalle delicate striature in condizioni quasi perfette.
Poco noto agli italiani, la statua è una “star” all’estero: Londra e il governo britannico l’hanno voluta durante i Giochi Olimpici del 2012 e da Londra il fanciullo ha poi preso il volo per gli Stati Uniti per rientrare sulla sua isola natìa solo due anni più tardi, nel Giugno 2014.

Appasionati amanti …dell’arte: la visita a Mozia e una passeggiata ai primi raggi del tiepido sole siciliano valgono senza dubbio la pena del viaggio, ma se siete interessati soprattutto al “Fanciullo di Mozia”, verificate prima che sia “a casa”.

Dove dormire? Agriturismo Fattoria Spezia

Isola Tiberina, Roma

Per molti l’Isola Tiberina è la più piccola isola abitata al mondo e piccola, l’Isola Tiberina, lo è davvero.
Sorta in mezzo al Tevere, nel centro della Roma caotica, la leggenda racconta che la sua fondazione si debba a due serpenti che, pare, ancora la abitino. Si tratterebbe dei due serpenti del Dio Esculapio, il Dio della salute per i Greci e i Romani.
Sarà una coincidenza, ma sull’isola sorge infatti l’ ospedale Fatebenefratelli.

San Valentino all’Isola Tiberina: un picnic al primo sole lungo le sponde che si affacciano sul Tevere ma anche un’invocazione al Dio della salute perchè preservi quella dell’amato o dell’amata. Come diceva Peppino De Filippo “Non è vero, ma ci credo”.

Dove dormire? Eco bedandbreakfast Marela

Isola San Giulio, San Giulio Orta (Novara)

Uno dei posti più romantici e meno noti per passare il giorno di San Valentino, ma non solo.
Anche in questo caso parliamo di serpenti, ma se per l’Isola Tiberina i serpenti sono stati presenze preziose, per l’Isola San Giulio i serpenti sono stati un ostacolo e una maledizione.
Ostacoli prontamente rimossi da San Giulio che, raggiunta l’isola viaggiando sul mantello trasformato in barca (era un Santo non per nulla!), con un gesto imperioso allontanò le serpi e costruì proprio sull’isoletta la sua centesima e ultima chiesa.
Del tempio originale non resta più nulla e l’isola è oggi dominata dalla possente mole del seminario fatto costruire nel XVIII secolo, pur mantenendo un’atmosfera fiabesca.

Da non perdere: una passeggiata nei vicoli e nelle piazzette dell’isola per ammirare gli affreschi che ancora si scorgono sui muri.

Dove dormire?Villa Crespi

Foto di copertina: Isola a forma di cuore nel sud dell’Australia, foto di Mark Merton, via flickr

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E voi credete alle favole, ai Castelli ed ai draghi?