“Esistono da noi valli che non ho mai visto da nessun’altra parte. Identiche ai paesaggi di certe vecchie stampe del romanticismo che a vederle si pensava: ma è tutto falso, posti come questo non ne esistono. Invece esistono: con la stessa solitudine, gli stessi inverosimili dirupi mezzo nascosti da alberi e cespugli pericolanti sull’abisso e le cascate di acqua, e sul sentiero un viandante piuttosto misterioso. Meno splendide certo delle trionfali alte valli dolomitiche recinte di candide rocce. Però più enigmatiche, intime, segrete. La valle del Mis, per esempio, con le sue vallette laterali che si addentrano in un intrico di monti selvaggi e senza gloria, dove sì e no passa un pazzo ogni trecento anni, non allegre, se volete, alquanto arcigne forse, e cupe. Eppure commoventi per le storie che raccontano, per l’aria d’altri secoli, per la solitudine paragonabile a quella dei deserti.”
(Dino Buzzati)
La solitudine paragonabile a quella dei deserti, unita alle storie commoventi delle montagne dure e aspre dove l’uomo che vuole ritrovarsi ogni tanto deve perdersi.
Questo è l’itinerario che vi suggeriamo per un rilassante weekend autunnale, per lasciare a casa lo stress, la fretta, la nevrosi e la tecnologia.
Per una volta concedetevi il lusso di perdervi nelle montagne dove non nevica firmato, per citare Mauro Corona, alla scoperta di uno dei tanti incantevoli luoghi d’Italia, molto spesso tralasciati dagli itinerari turistici più in voga.
Ad esempio, raggiungete la Valle del Mis, all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dove dopo Sospirolo presso Mas, sorpassato il lago del Mis, percorrendo un semplice sentiero adatto anche ai bambini, in circa mezz’ora approderete ai cosiddetti Cadini del Brenton.
Davanti ad essi rimarrete letteralmente a bocca aperta nel vedere le quindici piscine naturali, scavate nelle rocce carbonatiche nel corso dei secoli dall’acqua del torrente Brenton nello sforzo di raggiungere il torrente Mis.
La più profonda è alta 4 metri, ma la maggioranza sono molto basse. Le prime quattro sono nascoste alla vista e si raggiungono solo uscendo dal sentiero battuto, mentre le altre undici si possono ammirare restando sul sentiero.
L’acqua è turchese, contenuta dolcemente nelle bianche rocce calcaree. Ogni piscina è unita alle altre attraverso delle cascatelle. La calma è assoluta. Sentite solo il rumore dell’acqua e del bosco. Se le raggiungete d’estate le piscine sono oasi per viandanti del deserto.
Se le raggiungete in questa stagione il colore dell’acqua si mischia ai colori dorati e rossastri del bosco.
Ed ecco che improvvisamente vi ritorna in mente Dino Buzzati e le sue stampe del romanticismo, ed ecco che dentro di voi sentite risalire un po’ di quella pace tanto cercata e di quella pienezza che vi sfiora quando la natura si fonde con la vostra anima.
Tornando sulla strada principale e poi risalendo potrete inoltre raggiungere la Cascata della Soffia, dove tra anfratti, caverne e piscine naturali l’omonimo torrente si tuffa in una gola profonda 12 metri dietro la quale, la leggenda narra si possano scorgere i volti delle Anguane, creature favolose legate all’acque e dalle sembianze di ninfa, tipiche dei miti alpini.
Il posto è davvero lontano dai percorsi turistici, probabilmente anche a causa di una scarsa valorizzazione e promozione del territorio. L’atmosfera è avvolgente ed emozionante. L’acqua che si butta nelle rocce di quello che potremmo definire un canyon, cambia continuamente colore secondo la luce che riesce a catturare nella sua impetuosa cascata.
Quando scenderete stanchi fisicamente ma riposati nell’anima, potreste decidere di fermarvi a Santa Giustina (Belluno) all’Ostello Altanon – casa dell’Ecoturismo in dolomiti Unesco, che si trova sempre all’interno del parco Dolomiti Bellunesi.
L‘ostello è volto a promuovere la conoscenza e la tutela delle risorse ambientali del territorio ed è parte del Progetto Klima DolomitiLive, cofinanziato dalla Commissione Europea. Se ci passate dopo il 15 ottobre e siete un gruppo di amici chiamate prima, per concordare un’eventuale apertura.
Finito il weekend, quando tornerete alle vostra vita di tutti i giorni, conservate dentro di voi un po’ del silenzio, della calma e della pienezza senza consumo che avrete per un po’ afferrato nei boschi e nelle acque della Valle del Mis. Portate con voi un po’ della purezza e della cristallinità delle acque delle piscine naturali dei Cadini del Brenton, imitate la fermezza delle rocce dolomitiche, trattenete in voi l’irruenza e il coraggio della Cascata di Soffia, irradiate nella vita di tutti i giorni i colori del foliage degli alberi d’autunno.
Foto di copertina: piscine naturali Cadini del Breton, foto di Elio Stevanin, via flickr