2 dei musei più innovativi d’Italia: il Museo delle scienze di Trento e il Museo di Arte contemporanea di Rovereto.

2 grandi architetti che li hanno progettati: il genovese Renzo Piano e il ticinese Mario Botta.

2 esperienze sensoriali, tra natura e arte.

2 bellissime città da scoprire, in bici e senza fretta.

In mezzo, 25 chilometri di percorso ciclabile punteggiato da castelli e accompagnato dallo scorrere lento del Fiume Adige. Si pedala senza fretta su due ruote, baciati dal sole (unica precauzione, acqua nello zainetto e crema solare!)

Pronti per partire?

 

Al MUSE, uno dei musei più eco-sostenibili d’Italia, per scoprire la Natura

Partiamo dal MUSE, dove lo spettacolo della montagna è racchiuso in un Museo d’avanguardia, per la sua bellezza e sostenibilità. A disegnarlo è stato il famoso architetto Renzo Piano, e ve ne avevamo già parlato qui.

La natura mozzafiato del Trentino, dalle montagne ai boschi centenari, dalle creste innevate agli alpeggi, sembra essere stata condensata in un museo per diventare esperienza e viaggio sensoriale. Il nuovissimo Museo delle Scienze di Trento ci racconta l’ecosistema, dal ghiacciaio al fondovalle, lungo i sei piani che, proprio come una montagna, si restringono a mano a mano che si sale verso la vetta. Partiamo dal tunnel glaciale, passiamo attraverso il labirinto della biodiversità, scopriamo le origini delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e la loro evoluzione geologica, ci stupiamo davanti ai giganteschi dinosauri che abitavano l’arco alpino…
Arrivati alla terrazza sul tetto, il nostro sguardo può finalmente abbracciare le montagne vere, insieme alla città di Trento e al fiume Adige.

E proprio lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Adige inizia, una volta usciti dal museo, la nostra avventura su due ruote, attraverso 25 chilometri di falsopiano che uniscono due dei musei più importanti del Trentino, il museo delle scienze di Trento e il museo di arte contemporanea di Rovereto.

Dal MUSE al MART, in bicicletta tra i musei più belli d’Italia

Abbandonate con lo sguardo le suggestive architetture contemporanee del museo delle scienze, pedaliamo lungo un breve tratto di pista ciclabile che corre parallelamente al fiume Adige in direzione del cuore antico di Trento. Arrivati al tunnel di via Verdi ci troviamo di fronte all’ingresso del Duomo di San Vigilio, famoso per la sua bellissima Cappella del Crocefisso. E, in un batter d’occhio ci troviamo tra i palazzi rinascimentali e le vetrine dell’elegante via Belenzani. Giriamo a sinistra in via Manci e qualche pedalata più in là, ci porta di fronte al Castello del Buonconsiglio, la residenza dei principi-vescovi che ressero la città dal XIII al XVIII secolo.

Dopo un pic-nic nel cuore del centro storico, tra fontane di marmo e palazzi imponenti, raggiungiamo nuovamente il lungo Adige e proseguiamo verso sud, dove la pista ciclabile si sposta ora a destra e ora a sinistra del fiume. Ammiriamo dal basso il Castel Noarna, il Castel Pietra, tra pendii verdi e campi terrazzati, e il profilo suggestivo di Castel Beseno, appollaiato su una collina, fino a raggiungere la bellissima piazza Filzi di Borgo Sacco, a Rovereto.

Abbiamo la sensazione di entrare a Rovereto da una porta secondaria, ma poi scopriamo che non è così. Borgo Sacco era infatti il porto fluviale di Rovereto, e la piccola piazza, scandita da palazzi signorili e da una torre con l’orologio, è ancora oggi il simbolo delle fiorenti attività economiche che si servivano dell’Adige per i loro commerci.

Pedaliamo senza fretta, osservando sulla nostra destra l’acqua dell’Adige che scorre, fino ad incontrare il torrente Leno, che attraversa Rovereto e che storicamente alimentava con le sue acque i filatoi della seta.

Rovereto su 2 ruote: dall’ex Manifattura Tabacchi al MART

Costeggiamo il fiume con la vista che spazia sulle montagne, fino ad arrivare alla gigantesca Manifattura Tabacchi. L’antico edificio produttivo, del 1854, che fino a prima della guerra era uno dei più importanti opifici dell’Austria, oggi è un bellissimo complesso recuperato secondo il progetto dell’architetto giapponese Kengo Kuma. Gli ambienti in cui un tempo si producevano i sigari Virginia sono stati restaurati secondo un’importante progetto di archeologia industriale, e oggi sono un incredibile spazio di produzione di idee legate alla sostenibilità e alla green-tech. Tra le tante start up e aziende innovative insediate ci sono anche progetti di turismo sostenibile.

 

Pochi minuti di percorso su due ruote bastano per arrivare in piazza del Podestà, nel cuore storico di Rovereto. Alziamo lo sguardo per ammirare l’imponente Castello di Rovereto, poi continuiamo lungo la stretta via dei Portici, passando davanti alla Casa d’Arte Futurista Depero, che espone a rotazione circa 3000 oggetti lasciati dall’artista e pioniere del design alla città.

Pedaliamo attraverso piazza Rosmini e lungo il corso Bettini, dove i palazzi neoclassici anticipano la bellezza e le proposte all’avanguardia offerte dal Mart.

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto è un gioiello in vetro e acciaio incastonato in questa via elegante. L’architetto ticinese che lo ha progettato, Mario Botta, ha fatto in modo che i palazzi e gli edifici di corso Bettini facessero da quinta al grande museo.

Visitiamo le bellissime opere d’arte contemporanee e attraversando spazi luminosi e avvolgenti, leggiamo pezzi di poesie incisi sulle pareti bianche del museo, e per un attimo sembra di stare in uno dei musei di Londra o Parigi.

Per ritornare al punto di partenza si può scegliere di viaggiare in treno (più bici) o di ripercorrere al ritroso l’itinerario, per scoprire la Vallagrina da una nuova prospettiva.

Info:  Per chi vuole pernottare a Rovereto, il B&B Manu&Dige è vicinissimo alla pista ciclabile e offre la possibilità di riparare le biciclette nell’amplissimo garage con attrezzi specifici. Ci piace, perché la struttura ecofriendly ha camere calde e accoglienti, e gli ospiti possono utilizzare anche il giardino e la stube.

Lunghezza itinerario: 4 ore circa, 81 chilometri, dislivello salita 546 metri, discesa 628 metri. Per informazioni dettagliate sul percorso ciclabile da Trento a Rovereto. Per vedere tutte le mappe delle piste ciclopedonali in Trentino.

Lungo il percorso ciclabile si può far sosta al bici grill di Nomi, una piccola struttura in legno dove si trovano generi alimentari, informazioni e attrezzi per la manutenzione della due ruote.

Avete pedalato anche voi alla scoperta di altri musei? Raccontateci i vostri itinerari in bici!

 

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