Normalmente siamo noi adulti a organizzare i nostri brevi o lunghi viaggi, pensando anche a loro, i piccoli marmocchi in cerca di avventura. Ma se per una volta fossero proprio loro, i più piccoli a decidere la nostra vacanza cosa succederebbe?
Forse direbbero no alla meta oltreoceano e preferirebbero il bosco dietro casa, attraversato da un ruscelletto d’acqua ghiacciata nel quale fare il bagno. Probabilmente boccerebbero il resort “baby friendly” che abbiamo scelto dopo ore di ricerca online e lo sostituirebbero con una semplice casetta sull’albero. Sono pronta a scommettere che anche la spiaggia con animazione per i più piccoli passerebbe in secondo piano rispetto ad una passeggiata a dorso d’asino o alla possibilità di sperimentare antiche ricette in cucina in un piccolo borgo di montagna.
Per saperlo, questa volta noi adulti ci sforzeremo di stare zitti, e aspetteremo che siano loro, i più piccoli, a costruire e a raccontarci la loro esperienza di viaggio.
L’idea è davvero intrigante, e a pensarci è stata Milly, la vulcanica blogger di bimbieviaggi, che, insieme all’associazione Sibillini Segreti e Sapori, ha organizzato un blog-tour dedicato ai bambini tra i Monti Sibillini.
Per tre giorni, il viaggio tra la natura, le leggende e le storie dei Monti Sibillini passerà attraverso lo sguardo dei bambini, che lo racconteranno con le loro foto e i loro disegni.
Il piccolo gruppetto di baby-viaggiatori che inizierà questa avventura il prossimo weekend sarà formato da Tommaso (7), Amanda (5), Mario (5), Diego (5), Nicola (4), Matilde (3) e Leo (2).
Entreranno nell’antro della Sibilla, per scoprire le storie di Pimpinella dei Sibillini, di maghi, cavalieri erranti e fate con i piedi caprini, cavalcheranno piccoli pony e due dolci asinelle, giocheranno con i sapori e gli odori delle erbe e dei fiori dei Sibillini, cucineranno piatti speciali per noi “grandi”, che seguiremo con curiosità i loro esperimenti.
Seguiteci per conoscere ogni dettaglio di questa vacanza, raccontata e vissuta dai bambini!
Foto di Copertina: foto di Gabriele Ghinelli, via flickr