In tempi di crisi cambiano completamente i modi di intendere il consumo. E cambia anche la concezione stessa di viaggio, che da consumo turistico diventa sempre più esperienza da condividere, per scoprire i luoghi in modo autentico, socializzare, e perché no, risparmiare. Anche in vacanza, c’è sempre più spazio per esperienze responsabili e condivise.

Un modo per scoprirlo è Adotta un Turista, un premio per incentivare la condivisione di luoghi ed esperienze uniche, e per tornare a riflettere sul concetto di “ospitalità”, radicato nella nostra cultura e tradizione, ma spesso trascurato nella società contemporana.

In più c’è It.a.cà, che in dialetto bolognese significa “Stai a casa!”, il festival del turismo responsabile che (insieme a ViaggiVerdi) promuove “Adotta un Turista”, per riscoprire l’emozione del viaggio in angoli vicini, ma molto spesso sconosciuti, del nostro paese.

Cosa ne dite di conoscere insieme i vincitori della seconda edizione di “Adotta un Turista”?

 

Marianna
Marianna Rocco, durante un viaggio in bicicletta con 5 amiche

Bruxelles marchés tournée, con Marianna

La proposta di ospitalità di Marianna è speciale. Sicuramente perché è a Bruxelles, la capitale dell’Europa, una millefoglie di culture che si stratificano e si mescolano, è un potpourri di origini, radici e provenienze. Ma sopratutto perché vuole andare oltre le apparenze della città nordeuropea per immergersi nella sua anima mediterranea, cosmopolita e sorprendente, da scoprire attraverso i suoi mercati, facendosi guidare dall’olfatto e dagli occhi. Ecco cosa ci ha raccontato Marianna:

Come ha conosciuto Adotta un Turista e cosa ti ha spinto a partecipare?

Ho conosciuto il premio Adotta un Turista tramite il festival del turismo responsabile It.a.cà. che ho seguito quando vivevo a Bologna e ancora seguo tramite la rete. 

Durante i miei viaggi ho sempre cercato di essere adottata. Ho sempre cercato di affezionarmi al luogo e alle persone, di prendere in prestito per un po’ i loro occhi per scoprire i posti, le città, le storie. Ho capito che in questo modo il viaggio, per me, diventava a colori.

L’idea di Adotta un Turista di recuperare l’antica xenìa greca per ridare valore all’ospitalità l’ho percepita molto vicina al mio sentire e quindi, assieme al mio compagno, ho deciso di partecipare al concorso per condividere il nostro tempo con i viaggiatori che vorranno partecipare alla Bruxelles marchés tournée e guidarli attraverso i mercati che amiamo di Bruxelles. Ci piace molto l’idea di scoprire una città partendo dal suo mercato, come se ne fosse l’anima. Bruxelles in questo ci ha sorpresi: i suoi mercati sono molto lontani dal suo aspetto nordeuropeo, sono una sorpresa continua e una millefoglie di odori, voci, lingue, suoni.

Marianna, raccontaci qualcosa di te…

Abito a Bruxelles assieme al mio compagno da inizio Aprile, sono nata a San Benedetto del Tronto e negli ultimi dieci anni ho vissuto a Bologna, ma mi sono stabilita anche per un anno a Santiago de Compostela, per qualche mese a Biella e qualche anno fa ho fatto un lungo viaggio in Messico. Mi sono laureata in Storia dell’Arte, mi sono occupata di teatro, comunicazione, progettazione culturale e mi appassionano tutte le buone pratiche di arte partecipativa, che coinvolga il pubblico nel processo creativo, gli orti e i giardini comunitari – a Bologna faccio parte del progetto z.a.g.o., per la creazione di un giardino comunitario nel sottoponte di via Stalingrado -, i viaggi lunghi con uno zaino leggero da riempire, scrivere -di viaggi e non solo-, viaggiare in bicicletta, andare al cinema, a teatro, nei mercati, nei centri storici e nelle periferie urbane. Assieme al mio compagno curo il blog centocinquantacose.wordpress.com che è un cassetto che contiene tutte le cose che si possono fare nella sacra porzione di tempo dedicata all’intrattenimento.

Quale è la tua idea di viaggio? 

Quando ero bambina la mia famiglia non aveva grandi mezzi, ma abbiamo sempre viaggiato molto, con la tenda e gli zaini infilati in una renault 4 blu. Come insegnano le parole di Machado “caminante, no hay camino se hace camino al andar”, caminante non c’è un sentiero ma il sentiero lo si fa camminando, il viaggio è un percorso di scoperta continua, in cui sorprendersi, perdersi lentamente, valorizzare gli imprevisti e cambiare destinazione, se necessario, dando valore al qui e ora, al tragitto che si fa per arrivare alla meta, se ce n’è una. Non fermarsi ai consigli Lonely Planet, ma comunicare con le persone del posto, scoprire angoli di quotidianità e di bellezza che altrimenti probabilmente si farebbe fatica a trovare.

Quale tra le proposte di Adotta un Turista ti piacerebbe sperimentare?

Tra le proposte di Adotta un Turista sperimenterei l’escursione con gli asini di “Casentino Asinabile, ma anche la “passeggiata per i sentieri del Monte Rotondo, poiché, essendo marchigiana, posso immaginare tutta la bellezza di camminare con lentezza per i Sibillini e poi guardare da lassù il mare.

 

Casentino Asinabile, con Marta

Casentino Asinabile è il titolo della proposta di Marta, che offre un trekking in Casentino, in compagnia di animali pazienti e dall’indole veramente speciale: gli asini. Ci si muoverà liberamente nella natura, assaporando il valore dello spostamento in un ambiente dalle innumerevoli valenze naturalistiche come quello del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Abbiamo incontrato Marta in Casentino, dove i bambini hanno sperimentato l’esperienza unica di attraversare a dorso d’asino i borghi e le foreste incantate del casentino, e ora gli abbiamo fatto per voi alcune domande:

Come hai conosciuto “Adotta un Turista” e cosa ti ha spinto a partecipare?

Ho saputo dell’iniziativa tramite il post su Fb scritto da una struttura ricettiva del Casentino: mi ha colpito la semplicità e facilità dell’idea, ma al contempo anche la strategica efficacia del messaggio.

Marta, raccontaci qualcosa di te (come è nata la passione per gli asini, come hai intrapreso questa avventura)?

Sono una guida ambientale escursionistica dal 2006, ma ho intrapreso l’avventura con gli asini solo dal 2009 anno in cui, insieme ad altre guide, il progetto dell’associazione Gli Amici dell’Asino ha preso forma e si è ben presto trasformata in un viaggio avvincente ed entusiasmante in cui gli asini si sono dimostrati non degli animali con cui lavorare, ma dei fidati collaboratori nel vero senso del termine.

Nel periodo di 4 anni sono entrati in asineria 7 asini recuperati da situazioni a rischio che si sono dimostrati, per indole, pazienza e mitezza, ottimi facilitatori nei rapporti e nelle attività didattiche studiate e proposte a bambini e ragazzi. I trekking di più giorni per famiglie con bimbi piccoli e ragazzi sono una delle attività che curiamo incentrate su gli asini: a questo proposito Casentino Asinabile è la nostra idea di trekking con l’ausilio di asini da realizzare nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nella valle del Casentino e che abbiamo deciso di offrire anche al pubblico tramite Adotta un Turista.

Quale è la tua idea di viaggio e quale tra le proposte di Adotta un Turista ti piacerebbe sperimentare?

Amo il viaggio non organizzato, ma creato giorno per giorno…..rifuggo letteralmente dalla formula “tutto compreso”: in questo senso sposo la caparbietà asinina al 100%!
Tra le proposte di quest’anno avrei voluto sperimentare il Salento e il suo fascino a confine tra due mari.

 

Gargano, baracca di pescatori sulla spiaggia, foto di fr1zz, via flickr
Gargano, baracca di pescatori sulla spiaggia, foto di fr1zz, via flickr

Un weekend da vivere da Garganico, con Tommaso

Infine, veniamo alla proposta che ha ricevuto più voti in assoluto. E’ quella di Tommaso, con un weekend sul Gargano, una delle più famose mete turistiche della Puglia, da vivere però non come un turista, ma come una tipica “famiglia Garganica”. Come? Semplicemente assaporando i gusti dei prodotti tipici e incontrando i produttori, passando serate e giornate in compagnia dei giovani del posto, passeggiando nei borghi alla scoperta delle tradizioni e delle persone che lo vivono. Ecco quello che ci ha raccontato Tommaso:

Come ha conosciuto Adotta un Turista e cosa ti ha spinto a partecipare?

La filosofia del premio, di quando sia essenziale l’ospitalità per rendere l’esperienza di viaggio unico e irripetibile. Mi ha spinto a partecipare al premio anche la voglia di far conoscere il mo territorio, il Gargano.

Tommaso, raccontaci qualcosa di te…

Sono laureato in economia e sono appassionato nel mio territorio, che conosco abbastanza bene, svolgo varie attività del campo del turismo, dal cameriere all’accompagnatore turistico, e mi piacerebbe aprire un’agenzia di promozione e commercializzazione del prodotto turistico. Sono volontario della croce rossa, catechista e appassionato di politica…

Quale è la tua idea di viaggio? Quale tra le proposte di Adotta un Turista ti piacerebbe sperimentare?

Amo visitare posti mai visti prima, cerco il più possibile di visitare questi posti non come turista ma come abitante del luogo perché voglio immergermi nella cultura con cui mi confronto.

Tra le proposte, quelle che mi piacciono più di altre sono “un’isola di felicità” per il fascino del luogo e “en pleain air sul lago d’Iseo” perché trovo la proposta molto originale e stimolante.

 

Grazie a Tommaso, Marta e Marianna che si viaggeranno ancora con 3 bellissimi weekend eco-friendly sulle Colline di Parma, offerti da Country House Alleluja, La collina del Sole e B&B Cancabaia Parma.

 

Se ancora non lo avete fatto, cliccate sulle offerte di ospitalità di Adotta un Turista e fatevi ospitare.

 

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Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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