Torna il 31 ottobre la giornata nazionale del Trekking Urbano. Un modo insolito di camminare, tra vicoli, piazze, colline, cattedrali e palazzi, scoprendo la bellezza celata nel cuore dei nostri borghi, da Trieste a Cagliari,  strizzando l’occhio a benessere e fitness.

Non si tratta solo una passeggiata in città ma di un vero sport, un’attività fisica dolce, adatta a tutti. Gli itinerari proposti, infatti, sono differenziati per lunghezza e per difficoltà al fine di poter essere percorsi sia da persone allenate che da persone meno preparate.

Questa esperienza per così dire “motoria”, coinvolge tutti i sensi, rendendo i turisti partecipi dell’humus della città, instaurando un rapporto emotivo coi luoghi visitati. Non solo un’alternativa di viaggio ma anche una concreta possibilità per i residenti. Il trekking per loro può rappresentare uno stile di vita salutare ed un modo per riappropriarsi del luogo in cui si abita, conoscendolo meglio e sfruttandone la conformazione e la storia per tonificare cuore, cervello e muscoli.

Ogni momento dell’anno è adatto per provare l’esperienza del trekking urbano. A differenza del trekking praticato nei campi e nei boschi, infatti, quello in città può essere esercitato, seguendo gli itinerari proposti, con qualsiasi condizione meteoreologica e in qualsiasi momento della giornata.

Il trekking cittadino è un’attività che, oltre a far bene allo spirito e alla mente, permette di mantenersi in forma. Camminare a passo sostenuto per almeno un’ora consente, infatti, di bruciare mediamente circa 400 kilocalorie. Tutto questo allontana i rischi legati all’ipertensione, all’osteoporosi, al diabete e cura le conseguenze della vita sedentaria.

 

Quando il trekking incontra la storia

Sono 48 le città italiane che aderiscono a questa splendida iniziativa, nata per proporre itinerari insoliti nei borghi d’arte durante la giornata celebrativa. I trek possono anche essere intrapresi in autonomia ma vengono celebrati tutti gli anni in occasione delle giornate nazionali. Comune capofila Siena, che da 10 anni insegna all’escursionista a coniugare la pratica del camminare con il potenziamento dell’osservazione per cogliere e interpretare i particolari che ogni luogo porta in sé, per ricostruirne e narrarne la storia in modo partecipato.

Questo mood affonda le sue radici negli USA: un’innovativa interpretazione ambientale, introdotta negli anni Venti del Novecento dal National Park Service, diffuse l’idea di un’esperienza conoscitiva volta anche alla promozione e alla conservazione delle risorse naturali, storiche e culturali.

Da qui il salto in Italia, patria di artisti e letterati, è breve ed immediato. Coniugare cultura e sport diventa un must. Il paesaggio delle periferie italiane è, infatti, complesso e stratificato; per leggerlo e coglierne l’identità bisogna attraversarlo a piedi. Lo sguardo attento del flâneur di Boudelaire, scorge angoli impossibili da vedere dall’auto e da qualsiasi mezzo di percorrenza veloce e disvela quante tracce significative possono aiutare a ricostruirne la storia, una storia locale strettamente connessa con quella dell’intera città.

 

La giornata nazionale del trekking urbano: “tra passato e futuro” per festeggiare insieme 10 anni di attività

Giovedì 31 ottobre gli appassionati di trekking potranno ritrovarsi a scoprire angoli nascosti e segreti delle città italiane con nuovi itinerari. Infatti, in occasione del decennale del trekking saranno rilanciati e riattivati i percorsi che sono stati protagonisti delle passate Giornate Nazionali. Da Padova a Palermo si partirà tutti insieme, gambe in spalla ed itinerario alla mano.

Scopriamo qualche itinerario da vicino!

 

Mantova: luci ed ombre nella notte di ognissanti

Un percorso all’insegna dell’arte e dell’architettura italiana: si comincia dal meravigliso Palazzo Te per poi arrivare alla Villa dei Gonzaga, decorata con maestria da Giulio Romano. I suoi affreschi domineranno i capi increduli dei “walkers” con sfumature e velature ardite, illuminate con cura grazie ad un nuovissimo impianto. Ci si inoltra poi lungo il “Percorso del Principe”, attraversando il Tempio di San Sebastiano e la casa del Mantegna.

Ancora le Piazze e i giardini esterni di Palazzo Ducale per poi arrivare, tra racconti di marchesi, duchi e cortigiani d’altri tempi, al vecchio ghetto ebraico. Un’occasione per poter respirare e ripercorrere con gli occhi le deplorevoli e terribili vicessitudini che hanno coinvolto la comunità ebraica mantovana. Il tour si conclude nuovamente a palazzo Te, crocevia di artisti e mecenati.

Mantova, Panorama
Mantova, Panorama

 

Bologna: incontro e scontro tra passato e futuro

Ci si propone, tramite un intreccio inconsueto e molto stimolante di documenti storici e trekking urbano, di percorrere le vie di Bologna guidando i partecipanti a riconoscerle come scenari significanti, ricchi di tracce, indizi e memorie attraverso cui ricostruire storia e microstorie urbane.

Si parte dalle Piazze del centro storico: le piazze del commercio, dei giochi, della condivisione, dell’incontro-scontro tra spazio antico e moderno. Si arriva alla nuova sede del comune, prosaica detentrice del rinnovato volto di un istituzione millenaria.

Una fusione di intenti differenti ma di immutata sacralità, in una delle più belle città italiane.

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Bologna, dall’alto

 

Cagliari e le civiltà sotterranee

Il percorso pensato per la città di Cagliari è degno di una riflessione autonoma. Si tratta di un misterioso viaggio tra le gallerie sotterranee, eredità di un patrimonio di inestimabile valore. Le gallerie testimoniano la capacità di ingegno e di adattamento degli uomini nel corso della storia. Si parte dalla cavità di Via Vittorio Veneto, a dare il passo un doppio muro in pietra eretto durante l’ultimo conflitto mondiale. Un’occhiata e si prosegue lungo via Oslavia alla volta di un’altra galleria-rifugio, la galleria di Villa Don Bosco, lunga 180 metri. Si conclude tutto al meraviglioso anfiteatro romano di Cagliari, ricavato a ridosso di una valletta naturale. Dalle memorie belliche alla scoperta delle bellezze consolidate nel cuore di questa meravigliosa cittadina d’oltre tirreno.

Anfiteatro romano, Cagliari, foto di Claudio Nichele, via Flickr
Anfiteatro romano, Cagliari, foto di Claudio Nichele, via Flickr

 

Tutto acquista più spessore quando alle tracce materiali si aggiungono le memorie di chi in un dato posto è nato e cresciuto. Ci vogliamo immaginare queste “passeggiate collettive” come occasioni di incontro, ove i ricordi fluiscono numerosi, carichi di sentimento e riportano in vita fatti e persone, esprimendo un legame forte con i luoghi.

Sarà facile imbattersi negli “autoctoni” del posto, che spiegheranno perché in un certo punto la strada si solleva in un dosso inatteso, perché gli alberi del parco sono ancora oggi disposti in filari e ricorderanno nostalgici che attorno a quella chiesa c’erano solo campi di grano e pochissime  case sparse qua e là.

Un’occasione per conoscere le realtà locali, connetterle tra loro, interpretarle in prospettiva storica scoprendo il volto vero di alcuni dei borghi più suggestivi d’Italia.

 

Info: Trekking Urbano, Itinerari 2013

Tutti i percorsi di Trekking Urbano 2013, da Amelia a Urbino, con orari, tempi di percorrenza, difficoltà e punto di partenza.

I percorsi di Trekking Urbano, da Ancona a Viterbo, che puoi compiere tutto l’anno.


Autore: Angela Sebastianelli

Natali parmigiani, una Laurea in giurisprudenza, un impiego di chief editor presso una Casa Editrice e un MBA appena terminato. Poi, tre passioni quasi compulsive: la scrittura, la pittura e gli animali. Nel 2004 prende corpo un esempio della sua vena narrativa che infonde in un primissimo blog; a seguire, una cascata di collaborazioni con diversi siti e testate (PAIS, Total free Magazine ecc.). Pescare dalla Babele quotidiana e riordinarne i pezzi inventando una loro nuova prima volta: questa la sua vocazione, che insegue e persegue su http://mystreamoffecklessness.wordpress.com/. La natura è la sua bussola; il verde, i tramonti che si incendiano all’orizzonte, tutto filtrato dalle orecchie attente di un cavallo, suo compagno instancabile. Il blog di Viaggi Verdi è ora una finestra sul mondo del bello, del green; per pensare, scrivere e parlare di ecologia, sostenibilità e animalismo. Quello convinto, schietto e sincero. Quello di chi gli animali li vive davvero. Da sempre.
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