1. Cosa vedere ad Aosta
Una vera città di montagna, con una funivia da cui si possono raggiungere le vicine piste sciistiche di Pila completata da un centro storico, romano-medievale, dove è si può passeggiare alla scoperta di arte, vicoli e risorse artistiche e culturali.
Il centro storico di Aosta è una vera isola green, con una zona interamente pedonale interna alla cinta muraria.
Si può cominciare a scoprire partendo dall’Arco di Augusto, uno dei simboli della città e proseguendo lungo via Sant’Anselmo per raggiungere Porta Pretoria, con il Parco Archeologico del Teatro Romano.
Non perdete il fascino della Torre dei Balivi, l’Anfiteatro e gli scorci suggestivi, uno su tutti, via Croix de Ville.
Una chicca per tutti è la Fiera di Sant’Orso, che si svolge ogni anno il 30 e 31 gennaio, antichissima, nacque per favorire scambi agricoli e artigiani tra la Valle d’Aosta e le regioni vicine.
Alla Fiera di Sant’Orso troverete i sabot, tipiche scarpe di legno massiccio, sculture in legno e tipicità.
Le vie del centro storico si tingono di artisti e artigiani valdostani: una manifestazione popolare valdostana con tantissimi spettacoli musicali, prodotti tipici, formaggi e vini da degustare.
2. La Pila e i dintorni
Aosta significa sci e ad Aosta significa sciare a Pila, a 1800 m, un paradiso per gli sciatori e per gli amanti dello snow board e non solo: per i fondisti Saint-Barthélemy mette a disposizione una piccola pista accanto al capoluogo Lignan e, a 2000 m. di quota verso l'alta valle di Saint Barthélemy.
Il comprensorio è molto baciato dal sole e immerso nel silenzio, per sciate in totale tranquillità e quiete.
I sentieri diventano durante l'inverno splendidi itinerari per passeggiate rigeneranti armati di racchette da neve, ottima alternativa allo sci che permette di assaporare a pieno la bellezza dell'inverno alpino.
3. Natura, sport e itinerari lenti
In estate godetevi le passeggiate e il trekking che in questa regione sono davvero praticabili ovunque, ci sono tantissimi percorsi a diversi livelli di difficoltà, tutti in direzione di caldissimi rifugi dove trovare ristoro e ottimo cibo; i più esperti non perdano gli intervallivi; come quello che parte da Pont Suaz, nel comune di Charvensod e arriva a Champdepra, immergendosi in boschi verdi, vallate e colli dolci, nonché in parte Parco Regionale del Mont Avic.
Chi ama camminare e non solo, può deliziarsi con parte della antichissima e battuta Via Francigena, la famosa via del Pellegrinaggio da Canterbury a Roma.
Nel tratto valdostano scende dal Colle del Gran San Bernardo e segue “le Chemin des Vignobles” fino a Saint Christophe, si getta in Val D’Aosta fino a Pont-Saint-Martin.
Bellissima anche la strada panoramica Route des Salasses, che collega la zona del Gran San Bernardo a Saint-Nicolas.
Pila è simbolo dello sci ma non solo, costituisce anche meta privilegiata per gli appassionati di mountain bike che hanno a loro disposizione 12 itinerari di cross-country, il bike stadium di downhill e free ride.
E se non bastasse organizzate qualche indimenticabile passeggiata a cavallo o una discesa in gommone lungo le acque della Dora Baltea, esperienza tipicamente alpina e portentosa, da lasciare senza fiato.
La Riserva naturale Côte de Gargantua è poi la spettacolare testimonianza dei depositi di ghiacciai quaternari ed è popolata di rettili, uccelli e piccoli roditori.
4. I sapori e la cucina a km 0
Se la regione valdostana potesse parlare parlerebbe soltanto di allevamenti… la sua cucina infatti vede protagonisti carni, verdure e latticini.
È una tradizione piuttosto grassa che predilige il burro di origine animale e vegetale. Il principe DOP cisalpino è la Fontina.
Arriva direttamente quei pascoli, portando con sé il profumo intenso cullato dalle montagne più imponenti d'Europa, macchiate da mucche autoctone a chiazze nere e rosse.
Tantissimi i patti a base di verdure, spesso preparate a mo' di minestra, con segale e frumento, con pane, fontina e burro, oppure l’ottima Sorsa con pane nero, patate, fagioli, pere e mele. Da non confondere con la Soça in cui tra fagioli, cipolla, spezie e patate, troverete lardo affumicato e saouseusses rosolate.
Veniamo alla carne. Capriolo, camoscio, bue, vitello, manzo. Insaccate o stufate o alla brace, la carni della Valle d'Aosta hanno tutto un altro sapore e sono spesso accompagnate da fontina fusa o polenta.
Da provare assolutamente provare la Carbonada: manzo salato per 12 giorni e cotto pian piano con burro, lardo e cipolla a fettine, condito con sale, pepe, noce moscata e cannella e amalgamato con farina e vino bianco secco.
5. Dove dormire in città e nei dintorni
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Testi di: Angela Sebastianelli
Foto di copertina: Castello di Fenis, foto di Ondablv, via Flickr