Ancona, la rara e sfiziosa città in cui il sole sorge e tramonta sempre sul mare: questo spettacolo è unico in tutta Europa e da solo varrebbe una visita. Ma l’anfiteatro naturale del porto, che spazia dalle dolci curve dei colli del Cardeto, a quelle dell’Astagno e del Guasco è una motivazione altrettanto valida. In queste zone l’adriatico si tinge di tinte inaspettate e sconosciute ai più: onde di cristallo accartocciato che solo la Riviera del Conero può offrire.
1. Cosa vedere ad Ancona
Il porto di Ancona è sicuramente il simbolo della città col suo Arco di Traiano. Un’opera realizzata da Apollodoro di Damasco, tra il 110 e il 116 d.C. in onore dell’imperatore: è una delle opere romaniche più importanti presenti nelle Marche. Poco più avanti si trova l’arco Clementino che rappresentava la porta d ingresso in città dal Molo Nuovo del Vanvitelli. Sempre un progetto del Vanvitelli è la Mole Vanvitelliana, più nota come Lazzaretto, una costruzione dalla pentagonale che aveva scopo militare e difensivo, oggi polo culturale della città. Infatti al suo interno vengono ospitate mostre. Fu voluta da Papa Celemente XII. Piazza della Repubblica e il Teatro delle Muse è invece il cuore di Ancona, si apre sul porto e reca al suo interno un bassorilievo che raffigura le nove Muse, opera dello sculture Giacomo De Maria. Perdetevi in una divertente passeggiata in Via della Loggia, suggestiva via anconetana, fiancheggiata da alcuni pregevoli edifici, tra cui il Palazzo Giovannelli Benincasa e la vicina Loggia dei Mercanti. Da qui non dimenticate “il passetto”, un quartiere caratteristico della città che degrada sul mare. Qui troverete stabilimenti e grotte di pescatori; bellissima la pineta del Passetto detta anche Piazza IV Novembre.
2. I dintorni
Nelle immediate vicinanze troverete la riviera del Monte Conero: un luogo magico ove montagna e mare si sposano in un connubio naturale unico. Si tratta di un’area naturale protetta che abbraccia tutto il territorio tra Ancona, Portonovo, Sirolo e Numana con il bel Monte Conero che si tuffa direttamente al mare offrendo colori unici a tutto l'Adriatico. Un mare piatto e di cristallino ideale per tutti gli sport acquatici: dal kite al diving, dalla vela allo snorkeling. A Fabriano non perdete il museo del pianoforte: è tutto fuorché un museo polveroso, eccezionali guide e brani di musica classica suonati esattamente come usciti dalle mani dei compositori.
3. Natura, sport ed itinerari lenti
Tantissimi i sentieri di scoperta all'interno del Parco del Conero, tutti da fare a piedi, in bicicletta o a cavallo per godere della natura e fare sport. Proseguendo verso l'entroterra ci sono molte altre riserve naturali che conservano ancora una flora e una fauna uniche in tutta Europa e tantissimi percorsi ippoturistici per lunghe passeggiate a cavallo tra le colline marchigiane. Non perdete i tre monumenti di Portonovo: la Chiesa di Santa Maria, la Torre de Bosis ed il Fortino napoleonico La Chiesa di Santa Maria di Portonovo di Ancona fu edificata dai Benedettini e restaurata alla fine dell'800. La Torre di guardia invece fu fatta costruire nel 1716 ed è nota anche come “Torre Clementina”. Infine il Fortino realizzato utilizzando anche pietre provenienti dalla rovine del convento benedettino attiguo alla Chiesa di Santa Maria offrirà ai vostri occhi uno spettacolo di magistrale capacità umana.
4. I sapori e la cucina a km 0
La zona è famosa per lo stoccafisso e il brodetto. Una cucina fatta di pesce e verdure, in quel magnifico museo incantevole che è la provincia di Ancona. Vita agricola (cavolfiori e cicerchia) ed echi del litorale marchigiano. Quello che chiamiamo “brodetto marchigiano” è il vanto di Ancona. Nel brodetto il pesce è tagliato a pezzettoni o intero, si aggiunge brodo sciolto e aceto e si aggiungono delle fette di pane strofinate con aglio. Numerose le qualità di pesce (alcune delle quali indispensabili) da utilizzare: lo stoccafisso in primis. Fatto all’anconitana potete accompagnarlo con le patate o con il latte. La polenta non è quella polenta “egoista” della montagna del nord, ma si mangia tutti insieme sulla spianatora, condita con sugo di salsicce e con gustose costarelle di maiale. Altra prelibatezza da provare nel cuore del centro storico sono le pingiarelle fatte con la pasta per il pane, gnocchetti che si condiscono lardo gustosissimo. Chiudiamo con gli spaghetti con i moscioli o con le vongole e le zuppe di verdure o di legumi: ognuna di queste ricette parte da un soffritto di lardo, vero protagonista della tavola.
5. Dove dormire in città e nei dintorni
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Immagine di copertina di castgen via Flickr