Guida verde a Venezia - Veneto

1. Cosa vedere a Venezia

Perché non iniziare la visita con una tappa in uno dei tanti “bacari”?

Non perdete lo spritz detto anche “spriss”, aperitivo veneto per eccellenza a base di vino bianco, aperol o campari e una fettina d'arancia. Se arrivate dalla stazione fermatevi Da Lele, qui l’aperitivo è un rituale imperdibile.

Cominciamo con i must: sul Ponte di Rialto osservate la vita veneziana che letteralmente scorre sotto di voi: nel Canal Grande. Barche di ogni forma e dimensione, gondole e traghetti, con la propria precisa rotta, che si infilano in manovre impossibili tra i flutti. 

E ancora Piazza S. Marco, da vedere di sera magari: con il suo campanile e il leone alato. A pochi passi all'angolo di Palazzo Ducale c'è il Ponte dei Sospiri e il Ponte dell'Accademia.

Campo Santa Margherita è un’ottima alternativa per godere della movida veneziana: ogni locale è caratteristico e “stipato” in mezzo agli altri. Calli e strettoie abbracciate a mo’ di archi che racchiudono la favola di una città da “Boule-de-neige”…

Ultimo consiglio: a Venezia si cammina sempre a destra, in maniera molto british per non scontrarsi quando le calli diventano troppo strette, non dimenticatelo!

2. La Laguna veneta e i dintorni

Troppo spesso Venezia acceca i viaggiatori (e come dargli torto!) e non si passa mai ai dintorni.

In realtà Portogruaro potrebbe farvi cambiare subito idea: serena, fiorente e aggraziata, sospesa tra il medioevo e il rinascimento, con abitazioni eleganti, tra il gotico e il rinascimentale. Non perdete l’Antica Pescheria e il Palazzo Marzotto.

Caorle invece è un borgo marinaro pieno di viuzze affascinanti e abitazioni eccentriche, coloratissime.

Dopo aver esplorato le sue stradine vi troverete uno spettacolo imponente e decisamente particolare: il duomo del 1038 e il campanile cilindrico e sormontato da cuspide conica, in stile romanico, della stessa epoca.

A due passi dal duomo si trova il lungomare ed anch’esso ha molto da raccontare e io l’ho percepito come luogo malinconico, come un primo amore scomparso e mai più dimenticato.

Qui trovate il Santuario della Madonna dell’Angelo e delle opere d’arte a cielo aperto. Ogni anno a Caorle si svolge il concorso “Scogliera viva”, per il quale scultori di diverse nazionalità sono chiamati a decorare gli scogli del lungomare con sculture di gran pregio, ammirabili tutto l’anno.

3. Natura, sport e itinerari lenti

Cosa c’è di meglio che prenotare una gita in barca?

Si può partire da Portogruaro per ridiscendere il fiume passando davanti a Concordia Sagittaria, accompagnando l’esperienza naturalistica ad una visita nei siti archeologici, proseguendo poi verso la laguna di Caorle.

Si tratta degli ambienti lagunari evocati da Hemingway e proprio qui potrete fare 4 chiacchiere con i tipici pescatori di Caorle.

Inoltre cercate di non perdere una visita naturalistica a Vallevecchia, oasi lagunare tra Caorle e Bibione, Concordia Sagittaria, Portogruaro (Venezia) allo sbocco della valle Zignago, tra i fiumi Tagliamento, Lemene e Livenza, che copre circa 150 ettari ricavati da bonifiche avvenute negli anni ’60.

Si tratta di un lembo semi paludoso, oasi per numerosi uccelli, adattissimo per gli amanti del Birdwatching ed attrezzato con un sentiero didattico e una pista ciclabile. Esplorate questa oasi in bicicletta assieme ad una guida…

3. I sapori e la cucina a km 0

Anche Venezia, come tante altre città italiane, ha il suo tipico street food che non ha nulla da invidiare al fish and chips londinese: lo scartosso, ovvero il fritto da passeggio. Da Aqua&Mais, in Campiello dei Meloni, con 3€ o 5€ avrete gamberi, polentine e calamari serviti in un cono di carta pronti per accompagnarvi nella vostra passeggiata. 

Il finger food da provare è tantissimo: dai piccoli assaggi super gustosi di affettati o polpettine fino ai piccoli bocconi di pesce in umido. Da gustare al bancone con un goto de vin.

Non dimenticate le polpette Alla Vedova!

5. Dove dormire in città e nei dintorni

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Immagine di Copertina: Venezia alla mattina dal ponte di Rialto

Testi di Angela Sebastianelli