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Perché ci piace
Perché ti fa sentire parte di qualcosa di grande e fragile allo stesso tempo. Qui la natura si mostra nel suo volto più vero, senza filtri, e la tradizione rurale si intreccia con paesaggi che sembrano usciti da un quadro. È un invito a rallentare, a riscoprire la bellezza della semplicità e a connetterti con la terra e la sua storia. Un’esperienza che ti cambia, restituendoti un pezzo di armonia e meraviglia. - Tempo di percorrenza: 4 ore
- Difficoltà: Facile
- Lunghezza: 8 km
- Dislivello: 193 m
- Percorribilità: A piedi, in mountain bike o e-bike
- Costo: 0€
- Il nostro consiglio: Prenditi il tempo di camminare senza fretta e di goderti i paesaggi dei Barboj, ascoltando il gorgoglio dei fanghi che ribollono dal terreno.
A pochi chilometri da Lesignano de Bagni, nelle dolci colline a sud di Parma, puoi scoprire un luogo sorprendente: il Parco dei Barboj di Rivalta. Non è solo un’area verde e naturale, ma un vero e proprio scrigno di biodiversità, caratterizzato dalla presenza di vulcanelli dai quali fuoriescono fanghi.
Questo parco, geosito unico nel suo genere, custodisce infatti uno spettacolo raro: le più imponenti bolle di fango salato dell’Emilia occidentale, note anche come le Salse di Rivalta e di Torre. Le loro emissioni gorgoglianti, da cui prende il nome il Rio dei Barboj (dal suono “barbogli” dei gas e fanghi), raccontano storie millenarie del sottosuolo che si intrecciano con paesaggi di argille e sabbie, praterie, ginepri e boschi radi.
Il territorio è un mosaico di ambienti: dalle praterie speciali, dove le piante alofile si sfidano a sopravvivere in condizioni di aridità e salinità, ai boschi di roverella e carpino nero, fino ai canneti ricchi di specie rare.
Qui la natura si mostra nella sua forma più selvaggia e complessa, con una fauna ricca di uccelli rapaci come smerigli e nibbi bruni, e tante altre specie di volatili e mammiferi che vivono in armonia con il territorio.
Il parco è anche un laboratorio vivo di convivenza tra agricoltura e natura. Le emissioni di gas e fanghi interagiscono con i campi coltivati, dando vita a un ciclo mutevole che racconta la resilienza di questo ecosistema.
Sei habitat d’interesse comunitario sono tutelati qui, testimoni di una natura preziosa da scoprire e rispettare!
Itinerario ad anello da Lesignano de’ Bagni al Parco dei Barboj
Partiamo di buon passo dal centro di Lesignano de’ Bagni, con il sole già alto che promette una giornata luminosa e calda. È bene ricordarselo: meglio affrontare questo percorso con il terreno asciutto e fuori dalla stagione estiva, perché lungo quasi tutto il tragitto non c'è un filo d'ombra. Ma oggi è perfetto.
Usciamo dal paese imboccando una stradina secondaria, poco trafficata, che ci accompagna con dolcezza in salita verso Rivalta. Camminiamo immersi nella campagna aperta, con campi coltivati su entrambi i lati e le colline che iniziano a ondularsi tutto intorno. L’asfalto lascia presto spazio a un fondo più rustico, e il silenzio della natura comincia ad avvolgerci.
Arrivati a Rivalta, piccolo borgo affacciato sulla valle, ci fermiamo un momento a prendere fiato e a godere del panorama che già comincia ad aprirsi alle nostre spalle. Da qui seguiamo una carraia terrosa che ci porta dolcemente in discesa verso il cuore dell’itinerario: il Parco dei Barboj.
Il sentiero si snoda tra calanchi chiari e argillosi, fino a che, quasi all’improvviso, ci troviamo davanti ai Barboj, le piccole sorgenti gorgoglianti di fango. Sono come piccoli vulcani, discreti ma affascinanti, che ribollono piano nel silenzio. Sostiamo qualche minuto a osservarli, ipnotizzati da quel movimento lento e continuo.
Riprendiamo il cammino seguendo il percorso ad anello. La salita ora si fa più leggera e il terreno asciutto sotto i piedi ci aiuta a mantenere un buon ritmo. Dopo aver attraversato tratti di sentieri sterrati, raggiungiamo la zona di Casa Cantone, dove il paesaggio torna ad aprirsi e la vista spazia fino alle colline più lontane.
Da qui inizia l’ultimo tratto, il più “avventuroso”. Il sentiero ufficiale è ormai impraticabile, invaso dai rovi, così dobbiamo entrare in una proprietà privata, come da accordi locali taciti, e camminare lungo il bordo dei campi. Lo facciamo con rispetto, tenendoci sul margine e facendo attenzione a non calpestare le colture. È un passaggio un po’ insolito, ma ci permette di chiudere l’anello senza tornare sui nostri passi.
Arriviamo infine a Casa Rabbiosi, e da lì ci ricolleghiamo alla strada che ci riporta a Lesignano de’ Bagni, completando l’anello. Le gambe sono stanche ma soddisfatte, e la luce del pomeriggio comincia ad allungarsi sui campi dorati. Un giro semplice ma pieno di fascino, da ripetere nelle stagioni più fresche, con la terra asciutta sotto i piedi e il cielo limpido sopra la testa.
Dove dormire eco-friendly vicino a Rivalta
Per chi vuole prolungare l’esperienza e vivere a pieno questo angolo di paradiso, ci sono ospitalità eco-sostenibili che sposano il rispetto per l’ambiente con il calore dell’accoglienza familiare.
BB Cancabaia Parma – Santa Maria del Piano
Un’antica corte del 1600, immersa nella campagna parmense a soli 15 minuti da Parma. Qui ti accoglie un ambiente semplice ma confortevole, ideale per chi ama il silenzio e la natura. La colazione è un vero inno al territorio, con marmellate biologiche, torte fatte in casa, salumi e Parmigiano Reggiano. Animali domestici benvenuti, terrazza per momenti di relax e la possibilità di esplorare boschi e campi a piedi o in bici.
Casa Vacanze del Masdone – Lesignano de’ Bagni
Un appartamento ricavato da un edificio rurale ristrutturato, perfetto per chi cerca pace e contatto con la natura. Tra colline e sentieri per trekking e mountain bike, si può vivere l’esperienza agricola partecipando a raccolte e preparazioni di conserve, degustando prodotti locali e visitando castelli e pievi storiche.
B&B Casa dei Cuori – Langhirano
Immerso nel bosco a 570 metri di altitudine, è il rifugio ideale per chi vuole staccare dal caos. Con ingresso indipendente, spazi ampi e arredamento essenziale, qui si ascoltano solo i suoni della natura. La colazione è fatta con prodotti locali e biologici, e il riscaldamento è naturale, a legna e a energia solare. Tra caprioli e volpi, il relax è assicurato, a breve distanza dal castello di Torrechiara e dal Parco Nazionale dell’Appennino.
Immagine di copertina: foto via Canva PRO