1. Cosa vedere a Genova
I vicoli, i carruggi, la Via Del Campo di De André con un negozietto di musica che ne racchiude un vecchio strumento a corde. Poco lontano le vie buie, Via Prè, scrigno di antichi palazzi, davanzali e persiane in tipico stile ligure.
Corso Italia 6 dove De André abitava da giovane aspetta in silenzio.
Attraversando il lungomare in direzione centro si raggiunge la Foce, un luogo spesso citato da Fabrizio nelle sue canzoni (Le acciughe fanno il pallone) e, poco distante, si trovava il Roby Bar, all’angolo di via Cecchi , punto di ritrovo di artisti e personaggi particolari.
Arrivati in Piazza de Ferraris ci si trova di fronte al Palazzo Ducale. Proprio di fronte a Palazzo Ducale c'è il Teatro Carlo Felice che racchiuse il memorabile il concerto di De André alla vigilia del Natale 1997.
Da non dimenticare la Cattedrale di San Lorenzo, esempio di sfarzo gotico genovese e il bellissimo acquario.
Una visita ai Musei di strada nuova con le opere di Rubens e Caravaggio è d’obbligo.
E così passeggiando, scorcio dopo scorcio, si giunge ai portici di Sottoripa davanti al marina del Porto Antico e al famoso mercato ittico di Piazza Cavour.
Dopo il centro storico, i Rolli e gli antichi palazzi nobiliari, il traffico metropolitano e il caos di stradine, si erge fiera Boccadasse.
Uno scrigno di suoni e colori. Aria di sale, quartier generale dei pescatori di una volta.
Tutto è caratteristico, tutto è insolitamente turistico: la gelateria più antica di Genova, le file fuori dai ristoranti e dai localini.
Non solo turismo, ma pezzetti di vita celati da un balconcino, da un portone socchiuso. Le barcacce cadenti, i sorrisi sdentati, l'odore acre di pesce e di mare.
2. I sapori e la cucina a km 0
Una cucina tradizionale di prodotti tipici locali: la focaccia e il pesto sono padroni indiscussi. La prima in tutte le sue varianti (olive, cipolle, formaggio, salvia), il secondo nella sua unica e antichissima ricetta (basilico, pinoli e olio di oliva).
La pasta ripiena è un must, incantevoli i pansotti, con uova bietole e ricotta. Il pesce, da comprare a km0 presso il mercato del porto, è la materia prima della cucina. Soprattutto quello azzurro, Sardine e acciughe ma anche calamari e stoccafisso. Da non perdere il cappon magro, con pesce verdure e aglio.
Una vera chicca è il Mercato del Carmine, contenitore di tutto il buono della Liguria: pesce pescato la mattina stessa, carni e salumi liguri, vini della regione e prodotti ortofrutticoli locali.
Sì, al Mercato del Carmine sono presenti solo prodotti a chilometro zero e soprattutto di stagione e freschi. Una piccola curiosità: subito prima della chiusura dei banchi alimentari, è prevista un'asta per i cibi ad alta deperibilità, come il pesce fresco e gli ortofrutticoli.
3. Portofino, Santa Margherita Ligure e i dintorni
La Liguria è terra di mare e monti, si sa. Partendo dagli ultimi vi consigliamo di non perdere Ne, un paesotto a picco sulle montagne immerso nel verde. Nel cuore della Val Graveglia alle spalle del litorale di Chiavari. Qui è d'obbligo una tappa presso l'agriturismo La Marpea, dove tutto è rigorosamente km0. A partire dalle carni, bovine e ovine, allevate e macellate in azienda. Poi i formaggi, le focacce e il pane.
Lungo la costa d'ebano scoglioso, la galante Portofino, Chiavari, la gustosa Recco, patria dell'omonima focaccia, Santa Margherita Ligure con le chiese e i complessi abbaziali e Sestri Levante. Tutte gemme di un litorale fiabesco, da lasciare senza fiato.
Qui gli sport praticabili sono infiniti: dalla canoa al nuoto, dalle passeggiate in spiaggia alla mountain bike.
4. Dove dormire in città e nei dintorni
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Testi di Angela Sebastianelli
Foto di Copertina: Boccadasse, Genova, foto di Andrea Pucci via flickr