La Sardegna da sempre conosciuta per il suo mare e le sue spiagge, nasconde anche un tesoro ricco di storia nell’entroterra: la Barbagia.
Scopriamo insieme curiosità e luoghi simbolo di questa meravigliosa terra, con le sue tradizioni e storie millenarie.
Nuoro: l’Atene Sarda

Ci troviamo nel cuore dell’identità sarda: Nuoro. Questa città affonda le sue radici nel periodo preistorico e durante l’Impero Romano gli abitanti della zona svilupparono una particolare resistenza e disobbedienza nei confronti dell’invasione romana, tanto da portare i romani a definire questa zona come una terra di Barbaria da cui poi prende il nome la Barbagia, la vasta regione montuosa che si sviluppa nella Sardegna centrale.
E’ possibile ammirare la ricchezza storica e culturale di questo luogo visitando i suoi quartieri storici e alcuni luoghi simbolo di questa città come la Cattedrale di Santa Maria della Neve e il Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde.
E per rimanere in contatto con la natura circostante vi consigliamo delle escursioni sul Monte Ortobene, ricco in termini ambientali e di biodiversità.

Orgosolo e i suoi Murales Colorati

Orgosolo è un pittoresco borgo nel cuore della Barbagia famoso per i suoi suggestivi dipinti presenti sulle strade, sui palazzi del centro storico e nelle piazze.
Questo paesino è davvero un museo a cielo aperto, i murales rappresentano le diverse proteste a sfondo politico che gli artisti hanno voluto portare avanti nel tempo. Particolarmente interessante anche la bellissima scalinata dipinta di giallo, blu e verde che vista da lontano sembra un meraviglioso mosaico.

Vale davvero la pena scoprire ed avventurarsi in questo meraviglioso luogo ricco di tradizioni e natura.
Paulilatino: tra Oliveti secolari e magnifici Sughereti
Paulilatino è un paese sardo che offre moltissimi spunti dal punto di vista paesaggistico, ambientale e storico. Infatti sono presenti numerosi siti archeologici risalenti all’età nuragica e il suo ambiente naturale, caratterizzato dalla macchia mediterranea, offre splendidi paesaggi incontaminati.
Una volta giunti in questo incantevole luogo potrete visitare il il meraviglioso pozzo sacro di Santa Cristina e godervi delle escursioni e passeggiate nell’entroterra sardo.
Dove dormire
Ottana: I Boes e Merdules

Ottana, comune nella provincia di Nuoro, è conosciuta per il fascino delle maschere del carnevale tradizionale, ma anche per essere stata protagonista di un importante progetto industriale sostenuto dalla Cassa per il Mezzogiorno tra gli anni ’60 e ’70.
L’obiettivo era quello di rilanciare l’economia sarda e per questa ragione vennero costruiti nel territorio stabilimenti petrolchimici. Purtroppo il progetto non ebbe gli esiti previsti inizialmente e si ritornò quindi ad attività agricole e alla pastorizia. Al MAT (Museo Arti e Tradizioni Ottana) potrete approfondire la storia e le tradizioni di questo comune.

Un appuntamento da non perdere è sicuramente il carnevale di Ottana, che si festeggia la domenica, il lunedì e il martedì prima del Mercoledì delle Ceneri. La particolarità di questo carnevale è rappresentata proprio dalle maschere tipiche realizzare in legno e dipinte a mano.
Queste maschere tradizionali rappresentano figure allegoriche connesse al mondo agricolo come i “Sos Merdùles” contadini che cercano di domare gli animali “Sos Boes“. Poi troviamo un’altra maschera, molto particolare, che rappresenta un uomo travestito da una spaventosa signora anziana vestita di nero “Sa Filonzana“.

Insomma un viaggio verde nell’entroterra sardo alla scoperta di luoghi ed ambienti ricchi di tradizioni, paesaggi e persone che ne costituiscono l’essenza e la bellezza indiscussa.
Foto copertina: Carnevale Ottana, maschere del carnevale, foto di Mario Cossu





