La Via della Lana e della Seta è un percorso di trekking lungo 130 chilometri che attraversa tutta la bellezza dell’Appennino Tosco-Emiliano. Noi siamo pronti per incamminarci!

Da una parte c’è Prato, sede dell’industria tessile, dall’altra Bologna, quella che un tempo era la capitale della seta. A unire le due città un percorso suggestivo e interessante, che attraversa paesaggi selvaggi e borghi storici. Camminando ci immergiamo nella natura, scoprendo angoli poco noti caratterizzati da architetture medievali e archeologia industriale.

Chiusa di Casalecchio
MarkPagl, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Inaugurata nel 2017, la Via della Lana e della Seta è divisa in sei tappe, ognuna di poco più di 20 chilometri. L’itinerario collega gli impianti idraulici della Chiusa di Casalecchio (Bologna) con quelli del Cavalciotto (Prato), seguendo le tracce dell’antica via commerciale legata alla lana e alla seta. Fil rouge dell’intero percorso è quindi l’acqua che, proprio grazie alle due strutture, alimentava i tanti laboratori artigianali della zona, come gli opifici e le gualchiere.

Le tappe della Via della Lana e della Seta

  1. Bologna – Sasso Marconi (20 km)
  2. Sasso Marconi – Grizzana Morandi (27 km)
  3. Grizzana Morandi – Castiglione dei Popoli (22 km)
  4. Castiglione dei Popoli – San Quirico di Vernio (20 km)
  5. San Quirico Di Vernio – Vaiano (21 km)
  6. Vaiano – Prato (22 km)

altimetria la via della lana e della seta

La Via della Lana e della Seta inizia con una tappa tutta su asfalto, che parte da Piazza Maggiore, attraversa il Parco della Chiusa fino ad arrivare prima a Palazzo de’ Rossi e infine a Sasso Marconi.
Con la seconda tappa si incomincia a salire, verso le cime di alcune montagne. Passando anche attraverso il Parco Storico di Monte Sole, tristemente famoso per eccidi della seconda guerra mondiale, si arriva a grandi prati dove è possibile incontrare animali selvatici e alla vetta del Monte Salvaro (826 m), il punto più alto della giornata.

Siamo a metà percorso e la terza tappa è quella più impegnativa. Qui infatti affrontiamo i dislivelli maggiori dell’intera Via della Lana e della Seta. Ma vale la pena: camminiamo immersi in un bellissimo bosco di castagni e visitiamo Collina, un grazioso borgo di origine medievale tipico dell’Appennino. Con la quarta tappa passiamo dall’Emilia Romagna alla Toscana, passando nel borgo di Rasora, in quello di Storaia. Si arriva poi a Gorandaccio e alla sua Rocca dei Bardi, da dove parte la discesa per Vernio.

Monti della Calvana e cavalli allo stato brado
Bruno Simili, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

La quinta tappa è tutta dedicata al massiccio dei Monti della Calvana, dove è possibile incontrare i primi branchi di cavalli allo stato brado. Arrivati a Sofignano, si scendo su un sentiero collinare tra terrazzamenti coltivati per arrivare a Vaiano. L’ultima tappa regala bellissimi panorami su tutta la piana dove sorge Prato e sulla valle del fiume Bisenzio. Una volta giunti alla vetta del Monte Maggiore, in uno scenario tipicamente appenninico, si scende verso Prato. Appena giunti sul fondovalle notiamo il Cavalciotto di Santa Lucia: grande opera idraulica che ha permesso alla città di diventare punto di riferimento nell’industria tessile. La Via della Lana e della Seta termina in Piazza Duomo.

Prato, punto di arrivo della Via della Lana e della Seta
Sansa55, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Consigli per affrontare la Via della Lana e della Seta

L’itinerario è agibile tutto l’anno, ma il periodo migliore per affrontare questo viaggio è sicuramente tra la tarda primavera e il primo autunno. Non presenta grosse difficoltà, ma è consigliato a chi è allenato e abituato a camminare in montagna. Nello zaino non possono mancare la borraccia, una giacca a vento, un cappello, gli occhiali, una crema protettiva e un mini kit di pronto soccorso. La segnaletica della Via della Lana e della Seta è davvero ottima, è consigliabile comunque avere una guida cartacea.

I sapori dell’Appennino

I sapori dell'Appennino
Foto via Canva Pro

Percorrere la Via della Lana e della Seta ci permette di scoprire tutto il fascino dell’Appenino, di addentrarci nei suoi boschi e di ammirare i suoi borghi. Ma è anche l’occasione per gustare i sapori tipici di questi territori. Non possono mancare i tortelli: a Bologna ripieni di carne, in Toscana di patate. Durante il tragitto possiamo poi gustare crescentine e zampanelle, nonché deliziosi piatti di carne di selvaggina.

 

Immagine di copertina: La Via della Lana e della Seta a Sasso Marconi, foto via Canva Pro