Entro il 2020 gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno soddisfare il loro fabbisogno energetico utilizzando almeno per il 20% energia ricavata da fonti rinnovabili. E se vi dicessi che in alcune località tale quota è già stata più che superata? In particolare, c’è una piccola isola nel Mediterraneo che già da
quest’estate potrebbe essere alimentata interamente da energia eolica e solare. Si tratta di Tilos, una delle numerose gemme del Dodecaneso, raggiungibile con solo due ore di traghetto dalla rinomata Rodi.
Tilos: la prima isola del Mediterraneo ad energia pulita al 100%
L’isola conta circa 500 abitanti ed è fuori dai tipici itinerari turistici di chi vuole rilassarsi su qualche spiaggia con alle spalle le caratteristiche case bianco azzurre, però è ugualmente in grado di attrare un elevato numero di visitatori: fino a 3000 in alta stagione, per un totale di 13.000 presenze annue.
È proprio questo picco di presenze nei mesi più caldi che ha spesso causato gravi problemi sull’isola. L’energia elettrica giungeva interamente da un oleodotto sottomarino che collegava Tilos con la vicina Kos e in piena stagione la domanda di energia eccedeva spesso la fornitura, generando così blackout prolungati. Inutile dire i disagi per locali e turisti, obbligati a rimanere senza luce e condizionatori o, ancora peggio, per i ristoranti che si sono visti più volte costretti a gettare le proprie riserve di cibo per il mancato funzionamento delle celle frigorifere.
Non è quindi un caso se Tilos sia stata scelta dalla Commissione Europea come vincitrice di un bando per la diffusione dell’energia sostenibile che permetterà di rendere l’isola green a tutti gli effetti. Il progetto pilota, del valore di 13,7 milioni di euro (di cui l’80% a carico dell’UE) trova spazio all’interno del Programma Horizon 2020, a cui partecipano 13 realtà, tra aziende ed istituti, di sette paesi UE: Germania, Francia, Grecia, Regno Unito, Svezia, Italia e Spagna.
C’è da dire però che Tilos non è l’unica rappresentante di questa svolta verso l’energia pulita. Un altro esempio, sempre in ambito europeo, è l’isola danese di Samsø, che si è resa protagonista di un cambiamento graduale ma continuo e rappresenta una sorta di modello ecologico: l’energia elettrica necessaria agli oltre 4000 cittadini è già da una decina di anni integralmente prodotta da fonti pulite. L’ultima sfida che resta da ultimare è la completa eliminazione del combustibile fossile, andando a sostituire tutti i veicoli, privati inclusi, presenti nell’isola.
La grande innovazione del progetto di Tilos, però, non è la semplice realizzazione degli impianti solari ed eolici, ma l’utilizzo di due accumulatori di energia dotati di batterie al sodio-nichel, prodotte dall’italiana Fiamm. Tali batterie hanno la caratteristica di essere insensibili alle temperature esterne, riuscendo ad immagazzinare l’energia prodotta nelle giornate più redditizie e di sfruttarla quando la domanda sarà maggiore. I test già condotti sull’isola hanno dato esiti positivi, ma la vera prova del nove si avrà solo con la stagione che arriverà a breve, quando il numero di presenze sarà massimo.
Molto soddisfatta si dichiara la sindaca Maria Kammas. Il turismo è infatti la prima fonte di sostentamento per l’isola, ma ne è stato incentivato uno particolare: lento. “Stiamo cercando la tipologia di turista che ama l’ambiente e sia naturalmente incline a tutelarlo” ha detto la prima cittadina. Ecco che gli amanti del trekking
e del birdwatching trovano in Tilos la loro destinazione ideale, habitat di 150 specie di uccelli e 650 varietà di piante e adesso anche prima – e per il momento unica – isola 100% pulita del Mediterraneo, nell’attesa che la “rivoluzione verde” si spinga pure verso nuovi lidi.
Autore: Andrea Trevisiol
Foto di copertina: foto di Master Wen on Unsplash