Dai millenari palmenti utilizzati per la produzione del vino, alle cantine scavate nel tufo, dal suggestivo intreccio di stradine del centro storico, fino all’esperienza enogastronomica strepitosa, Pietragalla regala un emozionante viaggio attraverso la tradizione rurale della Basilicata. Ecco 4 motivi per cui vi innamorerete di questo autentico gioiello nel cuore dell’Italia meridionale.

1. Le Antiche ‘Grotte’ del Vino della Basilicata: I Palmenti di Pietragalla

Pietragalla cattura l’essenza della tradizione vinicola lucana attraverso i suoi antichi palmenti. L’antico termine “Palmento” indica un antico atto di pigiatura delle uve. Infatti, queste affascinanti strutture, che sono più di cento, servivano per la pigiatura e la fermentazione dell’uva e rappresentano un importante patrimonio storico culturale della Basilicata.

I palmenti di Pietragalla visti dall'alto
I Palmenti di Pietragalla visti dall’alto, foto di Marianna via mysocialwanderlust.com

Posizionati strategicamente a sud-est per favorire la fermentazione degli acini d’uva, questi palmenti testimoniano la passione e l’importanza della viticoltura nella comunità locale. Ogni famiglia costruiva il proprio palmento, scavando le vasche di fermentazione direttamente nel tufo, per questo ogni palmento è una vera e propria opera d’arte diversa dall’altra.

I palmenti di Pietragalla

Oggi, il comune sta lavorando per preservare questa eredità, acquisendo e restaurando questi gioielli storici. Degli oltre cento palmenti ancora integri, sessanta sono stati restaurati e sono aperti al pubblico. Noi li abbiamo visitati con la guida esperta di Rocchina, di Pietragalla Experience.

Ciascun palmento è composto da 3 vasche dedicate alla pigiatura, alla fermentazione e alla tiratura. Entrando in una dei queste suggestive costruzioni in pietra, Rocchina ci fa’ notare la vasca di fermentazione , che è interamente scavata e levigata nel tufo, e successivamente impermeabilizzata con la malta. Questo racconta storie di abilità artigianale e ingegnosità.

Palmenti di Pietragalla

L’uva raccolta dai vigneti circostanti veniva versata nella vasca di pigiatura per essere schiacciata a piedi nudi. Il mosto scorreva attraverso un’apertura nella cisterna posizionata più in basso, destinata alla fermentazione, e perciò nell’ultima vasca, dedicata alla tiratura. Una volta completato il processo, il vino veniva trasferito in botti di legno e trasportato nelle cantine sotterranee del borgo, scavate nel cuore del centro storico.

Soltanto un palmento è ancora attivo nella sua funzione originale, il palmento di Antonio Nolè, un trentatreenne laureato in scienze agrarie, orgoglioso di produrre qui il suo vino biologico, seguendo le preziose lezioni del nonno.

L’architettura semplice e suggestiva dei palmenti circondati dai vigneti e dalla natura, è sicuramente il primo motivo per innamorarsi di Pietragalla!

2. Un Borgo Scavato nel Tufo: Viaggio nel Passato

Il borgo antico di Pietragalla

Percorrendo l’intricato labirinto di vicoletti e archi del centro storico non potrai non innamorarti di Pietragalla. L’antico e suggestivo borgo è presidiato dal castello, oggi noto come Palazzo Ducale, simbolo del potere politico, e dalla grande chiesa di San Teodosio, protettore della calamità naturali, emblema di quello religioso.

Sul lato esterno delle abitazioni, si trovavano aperture strette e lunghe, paragonabili in lunghezza a una canna di fucile, che funzionavano come antenate delle moderne videocamere, permettendo agli abitanti di osservare i passanti dall'interno delle loro case
Una curiosità: sul lato esterno delle abitazioni, si trovavano aperture strette e lunghe che funzionavano come antenate delle moderne videocamere, permettendo agli abitanti di osservare i passanti dall’interno delle loro case

Le stradine e i vicoli si sviluppano in modo concentrico rispetto alla via principale, via Roma, avvolgendo il nucleo centrale in uno stretto abbraccio difensivo. Grazie alla distribuzione degli edifici lungo tre cerchi concentrici, Pietragalla risulta essere un paese fortificato naturalmente.

Pietragalla: il borgo e le cantine scavate nel tufo

Percorrendo le strade del centro lungo via Mancosa, denominata così per la sua posizione settentrionale e perciò in ombra, scopriamo numerose cantine o “rutte” (nel dialetto locale di Pietragalla).

Sono autentiche cavità sotterranee, scavate nel terreno di tufo, con accesso tramite scale interne in pietra, a una profondità che va dai 4 ai 5 metri. Questi spazi sotterranei sono ideali per la conservazione del vino in grandi botti di quercia, perché mantengono naturalmente una temperatura costante di 7°C.

Questo paese scavato nel tufo, con le sue strade strette e tortuose e le case che sembrano emergere direttamente dalla roccia, offre un’esperienza unica che ti farà viaggiare indietro nel tempo.

3. La Città del Vino: Un’Esperienza Enogastronomica Straordinaria

Pietragalla è conosciuta come Città del Vino e non c’è da meravigliarsi considerando la sua ricca tradizione vinicola. Le antiche vasche di fermentazione scavate nel tufo erano il cuore pulsante di questa produzione, dove la passione e l’attenzione ai dettagli si univano per creare vini di alta qualità.

vino locale a pietragalla
Foto di Jeff Siepman su Unsplash

Oggi, anche se rimane un solo giovane vinificatore che utilizza un palmento tradizionale, il borgo conserva il suo legame con il vino. In autunno, durante la festa del vino, la degustazione di vini locali, arricchiti dai sapori autentici della Basilicata, è un’esperienza imperdibile per gli amanti del buon cibo e del vino.

4. Viaggio nella Basilicata Rurale: Il Museo della Civiltà Contadina

La maggior parte degli strumenti agricoli impiegati dai contadini per la produzione del vino è oggi custodita nella casa museo dedicata alla cultura contadina di Pietragalla. Questo piccolo ma suggestivo museo, realizzato dalla proloco locale, mostra l’arredo di una antica casa contadina, l’abbigliamento d’epoca e gli attrezzi di uso quotidiano.

il museo della civiltà contadina di pietragalla

In sintesi, Pietragalla è un luogo magico che incanta con la sua storia vinicola, le affascinanti strutture scavate nel tufo e l’atmosfera unica del suo centro storico Questo piccolo borgo lucano offre un viaggio nel tempo e un’esperienza enogastronomica indimenticabile che ti faranno innamorare dei suoi tesori nascosti.


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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