Dune di sabbia, borghi bianchi, laghi, parchi e scogliere. 11 esperienze a contatto con la natura incontaminata e le bellezze incontrastate del Salento

Il turismo è l’esempio tangibile di un’industria globale in continua espansione. A causa dell’aumento dei servizi offerti dal settore turistico, si riscontrano conseguenze negative sugli ecosistemi sensibili e sulla qualità dell’aria. Il Salento è un territorio in gran parte ancora incontaminato ed è proprio per questo motivo che ci dirigiamo a tutti i nostri lettori che sono consapevoli di quanto sia importante preservare e tutelare il territorio che visitiamo: non dimentichiamo che il rispetto è il miglior modo per ringraziare, indipendentemente dalla situazione o contesto in cui ci troviamo.

Dato l’aumentare del flusso turistico e i primi fenomeni di turismo di massa nella sub-regione salentina, le varie amministrazioni comunali si sono trovate in una situazione in cui bisognava rispondere al problema con il problema stesso: si è pensato quindi di utilizzare il turismo come alleato per la conservazione degli ecosistemi, promuovendo sempre di più il turismo sostenibile e sensibilizzando sul tema.

Ecco 11 cose da vedere e da fare in Salento. Un ititerario articolato in 11 attività eco-sostenibili, che vi permetteranno di vivere un’intensa esperienza a contatto con la natura incontaminata e con il folklore tradizionale salentino, famoso oramai in tutto il mondo.

1. Visita i Laghi Alimini in canoa

lago Alimini al tramonto
Laghi Alimini, via Flickr

Pochi chilometri prima di entrare nella bellissima città di Otranto avrete l’opportunità di fare una piccola escursione nei paraggi dei laghi Alimini: due laghi naturali denominati Alimini Grande e Alimini Piccolo, una volta collegati tra di loro ma ora non più.

Questi due laghi hanno la caratteristica di essere molto piccoli e quindi facilmente percorribili per intero, utilizzando kayak o canoe che potrete affittare sulle sponde del lungolago.

Lago Alimini Grande con piccolo punto di attracco
Laghi Alimini, via Flickr

I due bacini d’acqua sono circondati da una vegetazione ricchissima, potrete ammirare varie specie di piante (ricordiamo che il Salento è caratterizzato da una particolare macchia mediterranea) ma non solo…nei boschi che circondano i laghi è possibile trovare un’avifauna altrettanto ricca, quindi non dimenticate il binocolo se siete degli appassionati!

2. Rilassati sulla Baia dei Turchi, una delle spiagge più belle d’Italia

Spiaggia bianchissima della Baia dei Turichi, Salento
Spiaggia bianchissima della Baia dei Turichi, Salento. foto di Camille Minouflet on Unsplash

Tornando sulla strada provinciale che collega Alimini a Otranto e dopo aver camminato per circa un chilometro nella pineta otrantina, arriverete a una delle spiagge più belle di tutta l’Italia: Baia dei Turchi, chiamata così perché si pensava fosse il luogo di approdo dei Turchi quando invasero il territorio salentino nel XV secolo. Questa spiaggia incontaminata ha inestimabile valore paesaggistico: sabbia bianca e finissima, acque trasparenti e nessuna forma di inquinamento visibile. Per questi motivi è stata inserita dal Fondo per l’Ambiente Italiano nei 100 posti da salvaguardare in Italia, uno dei tantissimi motivi per il quale su questa baia non troverete neanche uno stabilimento balneare.

La spiaggia è lunga circa 2 km e intorno avrete solo alberi e mare, nient’altro.

3. Cammina tra i borghi bianchi di Otranto e Gallipoli

Se doveste continuare verso la città di Otranto vi consigliamo di spegnere telefoni e dimenticare qualsiasi problema perché qui avrete l’opportunità di distaccarvi dalla realtà e immergervi in un ambiente stimolante e suggestivo.

case bianche tipiche del centro storico della città di Oranto
Centro storico Otranto, foto via unsplash

Otranto è una piccola città portuaria con la caratteristica di avere un centro storico molto caratteristico che si sviluppa all’interno delle mura del vecchio castello aragonese.
Le vie del centro storico sono molto strette e piene di negozi e boutique nelle quali potrete testare i sapori tipici del Salento, tra cui taralli, frise, formaggi accompagnati da vini locali e deliziosi frutti, il tutto mentre ammirerete il blu vivo del mare che vi farà da compagno di viaggio in questa avventura salentina.
Per le visite al castello aragonese, qui troverete ulteriori informazioni per quanto riguarda prezzi orari e mostre in corso.

Così come Otranto, anche Gallipoli è un borgo antico che si sviluppa su una piccola isoletta, con tanto di porto e castello. Etimologicamente parlando, Gallipoli deriva dal griko antico e significa “città bella”, epiteto che cade a pennello data la bellezza del luogo. Una volta dentro Gallipoli potrete perdervi nelle stradine del centro storico e visitare casualmente qualsiasi angolo della città, perché fidatevi, non rimarrete delusi.

La città è bagnata dal Mar Jonio, qui quindi avrete l’opportunità di assistere a dei tramonti mozzafiato che vedono come protagonista un sole rossissimo che dolcemente entra nel mare fino a trasformare il cielo in un quadro impressionista.

4. Fai snorkeling nell’Adriatico

ragazzi praticando snorkeling
Foto via unsplash

La costa adriatica del Salento è famosa per l’armonioso alternarsi di lunghissime spiagge di sabbia fina e tratti rocciosi, alti diversi metri. Se siete degli appassionati di snorkeling vi consigliamo di dirigervi verso località Santa Cesaria Terme, a pochi km di distanza dalla città di Otranto, e di iniziare ad esplorare un ecosistema marino che vi lascerà senza parole.
Potrete affittare l’attrezzatura necessaria presso qualsiasi stabilimento balneare in zona e contattare professionisti se siete alle prime armi con questo tipo di attività.

5. Percorri a cavallo le sponde del Lago di Bauxite

Un’esperienze che non potrete farvi mancare sarà quella di una fantastica passeggiata a cavallo al tramonto, passando per Baia dei Turchi e il Lago di Bauxite. Quest’ultimo è un lago formatosi in una cava di bauxite, una roccia sedimentaria di colore rosso da cui si estrae l’alluminio. A causa dell’elevata concentrazione di questa roccia, la vegetazione è caratterizzata da terra rossa e bellissimi alberi verdi che contrastano con il blu del cielo.

Lago di Bauxite, Otranto, Salento
Lago di Bauxite, foto di Sailko, via Wikimedia

Questo è lo scenario perfetto per un picnic con vista lago (purtroppo non balneabile) sotto l’ombra di uno dei tanti alberi che lo circondano. Poiché arrivare non è per niente facile, vi lasciamo il link delle mappe con l’itinerario da seguire.

6. Scopri la grotta della Zinzulusa, a Castro Marina

Il piccolo borgo di Castro, cuore della storia salentina, nasconde uno dei gioielli dello scenario salentino: la grotta della Zinzulusa, tra le dieci grotte più importanti al mondo.
La grotta fu stata scoperta più di 150 anni fa e le venne dato questo nome per riemettere al termine dialettale “zinzuli” per far riferimento al numero di stalattiti e stalagmiti che richiamano i brandelli di un abito consumato e logorato. Centosessanta metri per stupirsi e lasciarsi guidare dall’emozione di scoprire una vera e propria opera d’arte della natura.

Interno della grotta della Zinzulusa da cui partono le gite
foto di Pazzo83 via wikimedia

La grotta della Zinzulusa è raggiungibile a piedi dal centro di Castro Marina oppure via mare con un’imbarcazione in partenza dal porticciolo di Castro. La grotta è aperta tutto l’anno e le visite sono guidate seguendo un orario stagionale che troverete qui. Vi consigliamo, inoltre, di effettuare un tour completo delle grotte, per avere l’opportunità di visitare la famosa Grotta Palombara, famosa per la nidificazione dei colombi e Grotta Azzurra, che da come suggerisce il nome, essa riemette ai giochi chiaro oscurali dell’acqua che troverete all’interno di essa.

7. Cammina sui sentieri dei parchi Naturali guardando il mare

Accompagnati da Guide Ambientali ed Escursionistiche potrai scoprire dei sentieri naturali attrezzati dei Parchi Naturali Regionali, come il famoso Parco Naturale di Porto Selvaggio e l’Oasi Naturale delle Cesine, in località Otranto.

Porto Selvaggio

Baia di Porto Selvaggio
Porto Selvaggio, foto via Flickr

Il Parco Naturale di Porto Selvaggio si estende per circa 1100 ettari nel territorio di Nardò. Questo parco è famoso per la vegetazione che offre e per il panorama che dona ai suoi visitatori. Dopo una bella escursione nel Parco e dopo un giro sui percorsi di trekking, vi consigliamo di fare un bel bagno rinfrescante nelle acque limitrofe, caratterizzate da un flusso di acqua dolce e gelida che arriva dall’entroterra e sfocia nel mare aperto.

Oasi Le Cesine

 Secondo alcuni il nome Cesine deriva probabilmente dal verbo latino caedere (tagliare), da cui “bosco ceduo” e ricorda l’antica pratica di tagliare gli alberi e di bruciare i boschi per ottenere terreni coltivabili e fertili.

Un tempo Le Cesine non si presentavano come oggi. Prima della fine dell’800 questo territorio era considerato tra i più malsani e sporchi, con un’alta concentrazione di zanzare che rovinavano coltivazioni e procuravano problemi di salute. La zona si estendeva dalla provincia di Brindisi sino a Otranto e solo dopo dei lunghi lavori di bonifica della palude e un’attenta coscienza delle problematiche ambientali, si poté assistere al cambiamento completo del luogo e alla trasformazione di un inferno in paradiso terrestre.

Oggi giorno l’Oasi WWF delle Cesine misura circa 380 ettari e ospita dei luoghi unici nel loro genere: vaste spiagge con dune di sabbia e piccoli ruscelli in riva, alberi pluriennali e un vasto numero di specie di animali. L’Oasi, inoltre, fa parte delle ZPS (Zone di Protezione Speciale), luoghi scelti dalla Commissione Europea e considerate zone di protezione poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori.

8. Scopri la cultura della Grècia Salentina

Parlando del bellissimo Salento, non bisogna citare solo la bellezza e la maestosità del mare, ma anche il valore culturale della Grècia Salentina, un’isola linguistica formata da nove paesini: Martignano, Zollino, Castrignano dei Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Martano, Calimera e Corigliano d’Otranto.
In questa area si parla una delle due varianti della lingua greca, la basso-italiana. Questo fenomeno linguistico fu possibile perché nel XIII sec. a.C. cominciò l’espansione greca nel sud della Penisola Italiana, e le sue testimonianze sono tutt’oggi tangibili e concrete visitando questi luoghi e sentendo parlare il griko in mezzo alla strada dai più anziani.

9. Naviga il Salento in barca a vela

Scopri il Salento in barca a vela
Photo by Bobby Burch on Unsplash

Un’esperienza che vale la pena vivere è quella di un’avventura in barca a vela, partendo dal porto di Otranto per visitare la costa adriatica o dal porto di Gallipoli per visitare la costa jonica. Un consiglio sarebbe quello di partire presto al mattino per poter così ammirare un’alba mozzafiato da Otranto, oppure prolungare l’uscita e vedere il tramonto da Gallipoli o, in generale, da qualsiasi località su quel lato del Salento.
Avrete, inoltre, l’opportunità di collaborare con gli skipper delle imbarcazioni e imparare da loro come veleggiare al meglio.
Se interessati, vi lasciamo un link dove potrete avere maggiori informazioni a riguardo.

10. Visita le bellezze barocche di Lecce

Facciata del Duomo di Lecce di sera con vista sul piazzale
Piazza Duomo di Lecce, via Flickr

Lecce, città conosciuta come la Firenze del Sud, dove abbonda l’architettura barocca e il buon gusto per l’arte. Il barocco leccese è una corrente artistica e architettonica che si sviluppo nel sec. XVII in tutto il Salento. Si riconosce facilmente a causa delle sue decorazioni sgargianti che caratterizzano le facciate delle centinaia di chiese presenti in città e dei vari edifici.

Camminando per le stradine di Lecce avrete l’opportunità di vivere una vera esperienza di “bagno folkloristico”, potrete assaporare deliziose specialità locali e ammirare dei monumenti meravigliosi, come la recentemente ristrutturata Basilica di Santa Croce e la bellissima Piazza Duomo.

11. Scopri dove Adriatico e Ionio si uniscono, a Santa Maria di Leuca

Rinomata località turistica, è il paese più a sud di tutto il Salento, raggiungibile tramite una strada Statale o tramite una strada Litoranea, che affianca tutta la costa (consigliata).

Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca, foto di Jacopo Fidacaro via unsplash

Per la sua posizione strategica e luminosa, Leuca fu sede di diverse vicende storiche e le venne attribuito il nome di Leukos, illuminata dal sole. Lungo le coste sono stati ritrovati dei reperti storici che risalgono all’età paleolitica.
La cosa interessantissima di Leuca è il fatto che essa sia l’esatto punto di incontro tra il Mar Adriatico e il Mar Jonio e ci sono testimonianze di persone che affermano che durante determinate epoche dell’anno, la differenza tra i due mari è visibile a occhio nudo, date le correnti opposte che guidano le acque.
Non sarà solo il mare a non deludervi ma anche il bellissimo centro storico, pieno di pietra leccese e architettura barocca.

Immagine di copertina: Faro di Punta Palascia, Otranto, Puglia, Italy, foto di Massimo Virgilio, via unsplash


Autore: Alessandro Gallo

Sono Alessandro Gallo, studente di Intermediazione Linguistica per il Turismo e per l’Impresa presso l’Università degli Studi di Trento. Quella del turismo è una tematica che mi interessa in modo significativo, non solo da un punto di vista accademico ma anche personale. Sono un appassionato di viaggi e soluzioni sostenibili.
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