I borghi più belli d’Italia sono anche alle pendici del vulcano. Breve itinerario alla scoperta di Castelmola e Savoca, passando per Taormina e Forza d’Agrò. Meraviglie senza tempo, poco conosciute e da valorizzare.
Dal 2003, ogni anno l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, con la collaborazione della trasmissione Rai “Kilimangiaro” e della rivista mensile “Borghi Magazine”, pubblica una guida alla scoperta dei borghi nascosti e meravigliosi del Bel Paese. Il mini-itinerario che vi proponiamo vi porta in Sicilia, alle pendici dell’Etna. Tra la pietra lavica e la flora quasi desertica tipica del territorio, due paesini sulle rocce, affacciati sul mare, si guadagnano da anni un posto in classifica, e capirete il perché. Sono Savoca e Castelmola, in provincia di Messina.
Castelmola, l’Acropoli di Taormina
La via più comoda per raggiungere queste località è l’autostrada A18 Catania-Messina. Viaggiando in direzione della città dello Stretto, prendete l’uscita per Taormina e seguite le indicazioni per Castelmola. Il piccolo borgo dista qualche curva a gomito di troppo da dove siete, ma vale davvero la pena raggiungerlo. Si trova a 500 metri sul livello del mare, e conta circa 1100 abitanti. Lascerete l’auto in uno dei parcheggi all’ingresso del paese e proseguirete a piedi. Cosa vi aspetta? Una passeggiata nei vicoli tra le casette di pietra, botteghe artigiane e negozietti di prelibatezze tipiche locali. La storia del borgo è millenaria e non tutti i periodi sono chiari agli esperti. Di sicuro, era uno dei punti di avvistamento usati dagli abitanti per prevenire eventuali attacchi nemici, chiunque essi fossero, visto che – come tutta la Sicilia – numerose furono le dominazioni lì insediate.
Da non perdere: il Duomo, una piccola chiesa (se comparata alle Cattedrali delle città) in una piazzetta del borgo, con una meravigliosa vista sul Mar Ionio e su Taormina, che vi sembrerà di avere ai vostri piedi. E non perdete una salita alle rovine dell’antico castello, che dà il nome al borgo: lì troverete un breve percorso guidato alla scoperta della – travagliata – storia di Castelmola e dei poteri che vi si sono susseguiti.
Da assaggiare: assolutamente imperdibile il vino alla mandorla, vera tipicità del borgo. E per un pasto non troppo leggero, provate i maccheroni fatti in casa in una delle trattorie.
Dove dormire green: la scelta non è vastissima in paese, quindi vi consigliamo Hotel Villa Schuler, che si trova nel centro di Taormina: una dimora d’epoca per aggiungere un pizzico di lusso green al vostro viaggio indietro nel tempo tra le meraviglie dello Ionio.
Due soste intermedie da non perdere
Castelmola e Savoca distano poco meno di 30 km l’una dall’altra. Vi suggeriamo due soste intermedie lungo il tragitto. La prima è la rinomata Perla dello Ionio, Taormina. Già da Castelmola potete ammirarla dall’alto, e identificare facilmente il caratteristico Teatro Antico di epoca greca e l’Isola Bella, a pochi metri dalla costa. Cogliete l’occasione di fermarvi a fare una passeggiata per il centro storico: sì, è una meta un po’ inflazionata, diciamo pure di massa, ma è davvero una meraviglia senza tempo. Visitare questi luoghi spesso sovraffollati può non andare contro l’ideale di un turismo sostenibile e responsabile: ciò che importa è rispettarli, rispettarne le usanze e gli abitanti, persone come noi ma non lì di passaggio, di casa.
Lasciate Taormina e seguite le indicazioni per un altro borgo della zona, Forza d’Agrò. Il paesino nascosto tra i monti della zona è una delle mete preferite dai Siciliani per gustare piatti a base di pesce fresco. Poco più di 800 abitanti ma decine di ristoranti e trattorie eccellenti e sempre piene, specie tra Aprile e Ottobre, per cui è raccomandata ovunque la prenotazione. Il vostro palato e lo stomaco vi ringrazieranno abbondantemente per questa sosta. E non preoccupatevi, non saranno le vostre tasche a piangere: provare per credere!
Savoca e i sette panorami
Lasciate Forza d’Agrò e proseguite per Savoca, per un tragitto di circa 20 minuti. Il borgo più bello d’Italia si trova a 330 metri sul livello del mare e conta circa 1700 abitanti. Un antico detto del luogo la definiva come la città dalle 7 facce: il significato è che, da qualunque lato si guardi verso l’orizzonte, esso offre 7 panorami diversi e bellissimi. Anche la storia di questo borgo è stata travagliata nei secoli, ma le tradizioni che si sono tramandate sono affascinanti. Una delle più famose e la festa della patrona, Santa Lucia: ad agosto, un evento religioso e folkloristico anima le strade di Savoca e mantiene viva un’usanza e devozione ultra-centenari.
Da non perdere: iniziate la visita dal Bar Vitelli, che vi sembrerà probabilmente familiare: è conosciuto infatti per essere stato il set dei film de “Il padrino”. In realtà, le riprese hanno interessato tutto il borgo, scelto dal regista perché – a differenza di Corleone, il paese di cui si narra – manteneva ancora l’atmosfera dei primi del ‘900, epoca dei fatti. Da lì, troverete delle indicazioni per un percorso che comprende il giro del borgo a 360°, passando per tutte le tappe più significative: moltissime chiesette, affascinanti capolavori d’architettura e affreschi, vie pittoresche e la campagna tutt’intorno, caratterizzata dalle tipiche piante di fichi d’India.
Da assaggiare: solo a Savoca, la granita siciliana al limone viene servita con la “zuccarata“, un biscotto locale. Se vi fermate per un pasto completo, gustate la “tagghiata“, un secondo a base di carni locali tagliate magistralmente dai macellai della Valle d’Agrò.
Dove dormire green: se decideste di fermarvi in zona per la notte, vi consigliamo l’appartamento di Sementi Indipendenti, a Forza d’Agrò. Una casa vacanze autonoma e perfettamente armonizzata con lo stile costruttivo locale, ma con attenzioni alle pratiche di sostenibilità.
In alternativa, potete scegliere di seguire l’itinerario al contrario – magari perché viaggiate da Messina in direzione Catania. Prendete l’uscita autostradale “Furci Siculo”, e il primo borgo che visiterete sarà Savoca per finire a Castelmola.
Conoscevate già queste gemme nascoste ai piedi dell’Etna? Raccontateci della vostra visita nei commenti. E se avete altri suggerimenti di piccoli borghi sconosciuti e meravigliosi che andrebbero valorizzati, parlatecene. O ancora meglio, partecipate al contest dell’estate “Take it Slow: Viaggia lento, Raccontalo e Riparti” per farceli conoscere! Intanto, approfittate della vostra prossima vacanza in Sicilia per scoprire questi “Borghi più belli d’Italia“.
Immagine di copertina: Teatro Antico di Taormina, foto di Andra Schaffer via Flickr.