Creme solari in spiaggia? Uno studio recente dimostra che sono responsabili della distruzione barriere coralline. E cosí diversi paesi, dalle Hawaii ai Caraibi, vieteranno le creme solari in spiaggia per proteggere i coralli.
La cosa da fare arrivati in spiaggia? Ovviamente spalmarsi la crema solare. Prima ancora di tuffarsi nell’acqua per rinfrescarsi i dermatologi consigliano infatti di spalmarsi la crema solare per proteggerci dai raggi UV del sole. Ma ahimè proteggendo la nostra pelle dalle scottature, se utilizziamo protezioni solari con filtri chimici esponiamo i coralli ad un terribile rischio. Ecco perché.
Lo sbiancamento delle barriere coralline
Si parla parecchio, ultimamente, del problema che affligge le barriere coralline delle Hawaii o delle isole dei Caraibi: il fenomeno dello sbiancamento che ha visto morire tantissimi dei coralli che popolavano questa meraviglie sottomarine e che sta suscitando parecchia attenzione. Ma da cosa è dovuto il fenomeno?
Vediamo di capire innanzitutto quali sono le caratteristiche di una barriera corallina. Si tratta di una formazione naturale composta da rocce e coralli presente nei mari e oceani tropicali che ospita numerose specie acquatiche e che ricopre un ruolo insostituibile nel nostro ecosistema terrestre. Non sono soltanto una meraviglia naturale da ammirare per chiunque abbia avuto la fortuna di osservarle da vicino e nuotare assieme a pesci di tutti i colori. Ma rappresentano proprio un patrimonio fondamentale per la biodiversità degli oceani, la pesca e sono una difesa naturale per le coste poiché proteggono da tempeste e inondazioni sempre più violente.
Negli ultimi anni però questi fantastici ecosistemi sono sempre più a rischio e stanno piano piano scomparendo dai nostri oceani.
Scomparsa delle barriere coralline. Quali sono le cause?
Al primo posto vi è il cambiamento climatico che con il riscaldamento delle acque e l’acidificazione dei mari e oceani scioglie lo scheletro di carbonato di calcio dei coralli. Ma su scala locale anche altri agenti possono danneggiare i coralli. Uno di questi sono proprio le creme solari. Ebbene si. Lo avevamo già annunciato brevemente nell’articolo 10 regole per essere green anche in spiaggia ma ora vogliamo analizzare più a fondo la faccenda.
Spalmandoci la crema solare per proteggerci dai raggi solari e dalle scottature, come tutti i dermatologi raccomandano, e tuffandoci poi nelle acque vicine alle barriere coralline, esponiamo il nostro prezioso ecosistema a un rischio da non sottovalutare.
Perché? Tra le sostanze chimiche che molte creme solari utilizzano come filtro per i raggi solari, alcune, come l’ossibenzone, danneggiano il DNA dei coralli impedendone il normale sviluppo.
I filtri chimici possono favorire lo sviluppo di virus dei coralli e quindi di stati patologici, e facilitare il fenomeno dello sbiancamento. Questo fenomeno avviene quando i coralli perdono le specifiche alghe microscopiche con le quali vivono in simbiosi e dalle quali ricavano nutrimento.
Ma non finisce qui. Alcuni studi condotti in Italia, Spagna, Israele e in Iran hanno confermato i danni sui coralli causati dall’ossibenzone in concentrazioni infinitesime. Gli scienziati hanno, inoltre, dichiarato che è in corso il terzo sbiancamento dei coralli su scala globale, dopo quelli del 1998 e del 2010.
Hawaii e Caraibi : creme solari vietate
Per preservare le bellezze paradisiache delle sue isole e dei suoi mari, il governo Hawaiano ha deciso che a partire dal 2021 non sarà possibile portare alle Hawaii le creme solari. Le creme solari verranno proprio vietate. I negozi non potranno venderle e vi saranno dei controlli anche sulle spiagge.
Ma a seguire l’esempio delle Hawaii ci sono anche le isole caraibiche che hanno deciso di bandire le creme solari troppo impattanti per salvare l’ambiente. La prima sarà l’isola di Bonaire, famosa per le meravigliose immersioni. La speranza è anche piano piano tutti i paradisi terrestri seguano questa scia.
Come proteggere le barriere coralline ma anche la nostra salute?
Una protezione contro i raggi UV del sole è necessaria quando ci espone al sole per molte ore al mare. I danni ai coralli possono però essere limitati scegliendo creme che abbiano filtri fisici contro i raggi UV, come titano o caolino.
Attualmente vi è anche uno studio sulle creme solari a base di sostanze naturali contenute nel muco protettivo di alghe o coralli.
Prima del prossimo viaggio al mare o ai tropici pensiamo a quale crema solare acquistiamo: la nostra scelta può condizionare il futuro delle barriere coralline.